Fwd: Fabbriche di armi; no alla produzione bellica!




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Subject: Fabbriche di armi; no alla produzione bellica!
Date: Wed, 12 Mar 2003 05:19:35 +0100

Fabbriche di armi; no alla produzione bellica!
(elaborazione a cura di Curzio Bettio di Soccorso Popolare di Padova,
sulla base di informazioni ricevute dalla rete.)
6 Marzo 2003.

Finalmente, di notte, potremo dormire sonni più tranquilli!
E di giorno, visto che i nostri angeli custodi ci hanno abbandonato in massa
per trasferirsi in Paradiso a gustare il caffè Lavazza, ci penseranno altri
angeli custodi, uccellacci supersonici, i "Predator".
Tranquilli tutti! Non si tratta di mostri sfuggiti da "Jurassic Park",
ma di costosissimi mostri tecnologici.
Questi "Predator", che dovrebbero tutelare dall'alto la nostra
sicurezza, sono bellissimi regali che ci sono stati fatti dai nostri politici
affaristi del centro-sinistra, che hanno fatto il consueto passamano con i 
loro colleghi della Casa delle Libertà: si tratta di "Predator bipartisan"!
E giustamente i Predator garantiranno la nostra libertà.
I "Predator" sono aerei telecomandati con potenzialità anche da
bombardiere 'leggero', oltre che per ricognizione aerea.
Per tutto ciò, questi sistemi d'arma assolutamente non possono essere
spacciati come aerei atti alla difesa del territorio nazionale!!

Ma dove si trova il nido dove si schiudono le uova di questi volatili
telecomandati?
A Ronchi dei Legionari, vicino a Gorizia.
A Ronchi esiste la fabbrica bellica Meteor, che oggi fa parte del
gruppo Finmeccanica, è una società controllata da Galileo Avionica.
Meteor si è sempre occupata, fin dagli anni Sessanta,  della costruzione
degli UAV, Unmanned Air Vehicles, velivoli telecomandati, altrimenti
detti "Drones", aeroplani teleguidati; il modello della Meteor più noto e' il
"Mirach".
La fabbrica produce anche altri sistemi d'arma.

Nel 1999, durante il governo di centro-sinistra, la Meteor ha vinto il
contratto per la fornitura di velivoli telecomandati "Predator" al
governo italiano, e si può trovare l'annuncio della firma del contratto sul
sito di General Atomics, che e' il produttore Statunitense dei Predator.
 http://www.ga.com/news/pr_meteor.html
Quindi Meteor produrrà aerei UAV "Predator" su licenza USA, comprati
dal Governo Italiano come fornitura per l'Esercito, la Marina, l'Aviazione
Italiana.
Meteor si occuperà dell'assemblaggio di 5 dei 6 "Predator"; inoltre
fornirà lo specifico supporto tecnico e logistico per questi velivoli.

Per la Meteor si tratta di un affare di circa 12 milioni di Euro di
guadagno.
Il contratto fra l'Amministrazione della Difesa e la General Atomics è
stato firmato il 3 luglio 2002, e ora governa il centro-destra, e prevede la
consegna del primo velivolo entro il 2003 per un totale di 5 macchine
con un costo pari a 54 milioni di Euro.

Risulta necessario sottolineare questo fatto: l'appalto di contratto
viene messo in attuazione nel 1999, durante il governo di centro-sinistra, e
il contratto sottoscritto dal governo Berlusconi.
E adesso tanti personaggi responsabili della politica guerrafondaia del
governo D'Alema, sicuramente spinti a questa politica da interessi e da
smanie di guadagno, vanno alle marce della pace, alle fiaccolate, ai
digiuni, facendo bella mostra di se stessi come campioni del pacifismo.
Sfruttano per la loro visibilità politica, per ricomporre la loro
fazione politica in vista dei prossimi impegni elettorali, la tragicità della
guerra e il sangue che i popoli versano.
Squallidume partitico! Dei futuri morti Iracheni e dei massacrati
attuali Palestinesi proprio non ne parlano: asetticamente sventolano la
bandiera arcobaleno, e così si lavano la coscienza, asserendo "Non si può fare
di più" ( a meno che non ci siano le televisioni presenti, che allora il
ceto politico, Disobbedienti movimentisti in testa, dà.l'assalto al Palazzo
d'Inverno!).
Molti si dichiarano contro la guerra "senza se e senza ma", ma se l'ONU
avvallasse il macello sentiremo dichiarazioni sulla necessità di
abbattere con la bombe i dittatori del mondo, ed intanto, fatto oggettivo, 
hanno mandato, a spese del popolo Italiano, i nostri mercenari con la penna
sull'elmetto a combattere sulle lande deserte Afgane in supporto di
altri mercenari che dovranno andare a massacrare sulle lande deserte
Irachene.
Paghiamo per l'invio indebito di truppe in tutto il mondo, vengono
spesi 54 milioni di Euro per questi 5 "Predator" e chiudono il Geriatrico a 
Padova, e strutture sanitarie in tante città italiane, le spese sanitarie 
familiari per degenze e cure mediche vanno alle stelle, le scuole fanno pena, 
muoiono i bambini schiacciati da strutture fatiscenti per una scossa di 
terremoto, pesante sì, ma non catastrofica, i servizi pubblici e anche quelli 
privati sono deficitari, le tariffe per la energia elettrica, per il gas, per 
lo smaltimento dei rifiuti, sono insopportabili per molte famiglie, la
povertà comincia ad assumere aspetti preoccupanti, e vengono spesi quattrini
per appoggiare una guerra per la "Libertà Duratura".
Ecco i frutti del .pacifismo bipartisan, di destra e di una certa
cosiddetta sinistra!
Ci dicono che i requisiti di questa società in evoluzione sono la
certezza delle basi materiali e una adeguata sicurezza, per garantire la
stabilità dell'attuale ordine politico.
Si vogliono controllare popoli e paesi mediante l'intimidazione delle
armi e usare il potere militare come strumento di pressione politica
disgregante.
In tanti marciatori per la pace non è presente questo concetto, che la
guerra è originata per la conservazione dell'attuale sistema economico
di sfruttamento di risorse e di umanità; parlano di un altro mondo
possibile, ma solo frutto di mediazioni e compromessi, come i bilanci
partecipativi, lo sviluppo compatibile, la Tobin Tax, ma non parlano mai della 
necessità di licenziare i padroni e di chiudere le fabbriche di armi, di 
esautorare dal potere gli speculatori finanziari mondiali e i consigli di
amministrazione delle società trasversali multi nazionali, e di consegnare il 
potere di autodecisione e di autodeterminazione direttamente ai popoli.

Diamo allora qualche informazione tecnologica per far capire meglio la
questione Meteor, ed avere ulteriori strumenti di analisi.
La Meteor di Ronchi dei Legionari lavora sui programmi relativi agli
UAV, velivoli senza pilota, usati per acquisizione di informazioni, del tipo
aerei spia ( si ricordano gli U2 Statunitensi sui cieli dell'Unione
Sovietica?), e per la produzione di simulatori per velivoli, elicotteri
e sistemi radar.
Il mercato degli UAV viene stimato dai vertici della società giuliana,
nel prossimo futuro, pari a 4 miliardi di Euro, includendo gli UAV tattici,
quelli civili e gli aerobersagli.
Il 40% di questo mercato sarà appannaggio USA, ma la fetta Europea
dovrebbe essere considerevole. Ma quanto pacifisti sono gli Europei!!

Gli UAV compresi nei programmi di realizzazione e di ricerca di Meteor
possono essere divisi in tre categorie: "Predator", "Falco" e "Nibbio".

· Del "Predator" abbiamo discusso in precedenza.

· Il "Falco" è un UAV di categoria MAE (Medium Altitude Endurance, Volo
di Durata ad Altezza Media) con apertura alare di 7,20 m, di cui è
prevista una versione navale. All'interno vi è il payload (una sorta di 
centrale comando) che comprende i visori termici, telecamere a colori e 
designatori laser.

· Il "Nibbio" ha superato il numero di 100 esemplari prodotti; nel 2004
sarà prodotta una versione sperimentale modificata in diverse configurazioni
che comprenderanno un data link, sistema informatico di collegamento di
dati, e sensori elettro-ottici.

Il settore simulatori di volo è quello che maggiormente ha fatto
incrementare il portafoglio ordini della Meteor per il 2001; in
particolare si parla del simulatore per la società EFA, di cui Meteor ha una 
quota azionaria del 25%, con responsabilità di progettazione e produzione
della postazione istruttore, posizione briefing/debriefing,( che impartisce
istruzioni sul volo aereo o le destruttura), generatore di lezioni e 
generatore di scenari e dei programmi informatici del tipo "data base" per il 
Digital Radar Land Mass System, per un valore di circa 130 milioni di euro.
Sonoprevisti 18 Full Mission Simulators.

Anche per la società Agusta, METEOR dovrebbe fornire i database
terrestre e marittimo, oltre al simulatore del radar di bordo per il prossimo
simulatore di missione dell'EH-101.

Sempre in campo radaristico costruisce il Radar Environment Simulator,
proposto quale sistema di simulazione per i radar di difesa aerea RAT
31DL, che Alenia Marconi System sta vendendo in numerose nazioni NATO, ultime
la Turchia e la Grecia.

Su questa materia è in fase organizzativa un prossimo convegno che avrà
luogo a Udine, in occasione della concomitante fiera.

Localmente ha riservato la sua attenzione sull'argomento, qualche mese
fa, il quotidiano di Trieste "Il piccolo".
Nel dicembre 2002, su tutta questa vicenda dei "Predator" alla Meteor
e' uscito un articolo sul settimanale Panorama, nel dicembre 2002

http://www.panorama.it/italia/cronaca/articolo/ix1-A020001016779


Da questo articolo possiamo tutti insieme trarre delle conclusioni oggettive, 
non fare solo ragionamenti basati su supposizioni senza fondamenti 
comprovati.

A che servono questi "Predator"? Dicono per impieghi civili, rilevamento di 
dati geologici dall'alto, pattugliamento del Canale d'Otranto e delle coste 
italiane per impedire l'arrivo di clandestini (su quanto queste operazioni 
contro i disperati del mondo siano di natura "civile" ci sarebbe tanto da 
discutere); sinceramente non si scorge il senso di un apparecchio
assolutamente costoso per questo genere di operazioni.
Gli UAV sono nati per compiere operazioni militari di tipo aeronautico,
senza correre il rischio di perdere i piloti (e qui si potrebbe fare tutto il 
discorso sulle strategie inumane di guerra, sulla necessità di non perdere 
vite dei piloti aggressori, naturalmente .sorvolando sui massacri causati 
sulle popolazioni civili bombardate e aggredite dall'alto di cieli).

Inoltre, dopo le recenti guerre, sono diventati molto "di moda". Lo
stesso Pentagono ne aveva sottovalutato inizialmente l'uso: infatti i
"Predator" erano usati dalla Cia e non dall'Air Force.
Ma ora è proprio opportuno avere questo genere di aerei, armarli e
lanciarli in missioni militari senza correre il rischio di perdere i piloti. 
Lo spazio aereo nemico può essere nudo di difese aeree del paese aggredito, 
ma può sempre capitare che qualche missile terra-aria vada ad incocciare
proprio giusto sul bersaglio di qualche aereo guidato da spavaldi Rambo
statunitensi o alleati ipersicuri della loro immunità. Cocciolone insegna!
Comunque, ad onor del vero, da ricordare che un "aereo fantasma"
Statunitense, con piloti a bordo, era stato abbattuto dalla contraerea
iugoslava!

L'Italia si e' prontamente allineata al gruppo degli alleati già da
qualche anno, in particolare dopo la "figuraccia" durante la guerra nel 
Kosovo, dove USA, Regno Unito, Germania, Francia usarono i loro "Drones", 
aerei telecomandati, e l'Italia non ha potuto farlo perché le stazioni di
base dei Mirach 26, sempre della società friulana Meteor, non si 
interfacciavano con la rete C3I (Command Control Communication Intelligence) 
della Nato.

Quindi il loro utilizzo principale sono le missioni militari, come viene
affermato fra l'altro dalla stessa aeronautica militare, nell'articolo di
Panorama.

Nonostante quel che dicono i produttori e i militari, non e' che questi
UAV siano poi cosi' affidabili; cascano spesso, si rompono, sbagliano mira,
vengono usati male, ecc., e si calcola che circa un terzo dei "Drones"
finora costruiti siano andati persi.
Insomma è lecito sfatare il mito delle armi "intelligenti" e "chirurgiche".

Risulta sicuro che la legislazione Italiana ne vieta l'uso nell'ambito civile, 
e sappiamo che i tempi di promulgazione di una legge che ne permetta
l'uso saranno di necessità lunghi, anche se la lobby dell'industria bellica
ne favorirà una corsia preferenziale. Possiamo allora trarne una chiara
conseguenza che conferma come l'uso dei "Predator" sia previsto non sul
territorio nazionale, (dove potrebbero avere un discutibile, improbabile, e
dispendioso uso civile), ma in missioni all'estero, per scopi militari di 
aggressione bellica, o di spionaggio aereo, tutto questo vietato dalla
Costituzione del nostro Paese.

Viene presentata l'obiezione  che i "Predator" comprati dall'Italia non
sono armati. L'Italia ha acquistato la versione "A" che non può essere
armata, mentre i "Predator" che appartengono alla la versione "B", sono armati 
con una decina di missili Hellfire , con alcune caratteristiche tecnologiche 
ancora segrete, forse con l'apparato di penetrazione costituito da lega ad 
Uranio impoverito, e in futuro anche con bombe "intelligenti".
Però non è detto che qualche governo italiano guerrafondaio non voglia
dotarsi dei "Predator", di tipo "B", e quindi i cittadini sono invitati a
controllare questa situazione, ma lo stesso uso di ricognizione militare su
obiettivi del nemico da parte dei nostri attuali "Predator" è da condannare
e da impedire.
Interverranno a questo proposito le forze politiche del pacifismo iridato
contro la guerra?


Alcuni siti di informazione sul "Predator":

http://www.fas.org/irp/program/collect/predator.htm
http://www.dissidentvoice.org/Articles/Herold_Predator.htm
http://www.cdi.org/terrorism/predator.cfm
http://www.strategypage.com/dls/articles/20021227.asp
http://www.airforce-technology.com/projects/predator/



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francesco iannuzzelli    francesco at peacelink.org
associazione peacelink   http://www.peacelink.it