spese militari, il digiuno di padre Angelo Cavagna



Obiettori in digiuno: “Basta spese militari. Finanziate il servizio civile”

di Barbara Fabiani (b.fabiani at vita.it)

Vita 14/11/2002
Padre Cavagna (Gavci) non mangia da 15 giorni Per dire “No” alle spese militari e denuncia un aumento reale in un anno dell' 1,4% In digiuno per una ''Finanziaria di Pace'' E' la campagna promossa da padre Angelo Cavagna, presidente del Gruppo autonomo di Volontariato Civile in Italia, giunto al quindicesimo giorno di digiuno e intenzionato ad andare avanti. ''Le motivazioni del digiuno si rivelano di giorno in giorno piu' che mai fondate -dichiara padre Cavagna- I soldi del misero rimborso spese per vitto e alloggio degli obiettori sono in ritardo di sei mesi. I soldi per la cooperazione internazionale sono ridotte al minimo, comprese le risorse per il servizio civile internazionale di pace degli obiettori (caschi bianchi) che sono poche o nulle'' Intanto per voce del sottosegretario Filippo Berselli, il governo ribadisce l' obiettivo per il bilancio della Difesa di arrivare entro fine legislatura all' 1,5% del Pil, rispetto all'attuale 1,05%. E per il passaggio dalla leva al servizio professionale si prevede che alcuni servizi, come quello di mensa, dovranno essere esternalizzati. “Tra il 2002 e il 2003 l'aumento delle spese per la difesa è stato del 3,1% in termini monetari, dell'1,4% in piu' in termini reali, ma che dovrebbe salire quasi del 50% entro il 2006, come scritto nel Dpef del governo'', protesta padre Cavagna.