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(Fwd) exa2
- Subject: (Fwd) exa2
- From: "francesco iannuzzelli" <francesco at href.org>
- Date: Thu, 18 Apr 2002 00:29:06 +0100
- Organization: peacelink
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- Date sent: Wed, 17 Apr 2002 19:09:33 +0200 From: lkocci at tiscali.it Subject: exa2 Ancora su Exa, pubblicato da Adista (www.adista.it) Luca Kocci lkocci at tiscali.it CREATIVE, FESTOSE E PACIFICHE LE INIZIATIVE CONTRO LA MOSTRA DI ARMI A BRESCIA 31326. BRESCIA-ADISTA. Accompagnati dallo slogan "Un mondo senza armi è possibile", in 10mila, lo scorso 13 aprile, hanno manifestato a Brescia contro Exa 2002, la megaesposizione di armi sportive e da caccia (in mezzo alle quali però si nascondevano anche equipaggiamenti antisommossa e armi leggere in genere) giunta alla sua XXI edizione (v. Adista n. 29/02). Un corteo assolutamente pacifico (nonostante l'allarmistica campagna di disinformazione allestita dai quotidiani e dalle emittenti locali - abilmente pilotati dalla lobby armiera che vanta numerose partecipazioni finanziarie nei media bresciani - tesa ad evocare un clima di scontri di piazza, peraltro presidiata da un gran numero di forze dell'ordine) che, partito dalla stazione ferroviaria, per quasi due ore ha 'circondato' il Polo fieristico (21mila metri quadrati, 585 espositori dalla Beretta alla Colt alla, 30 mila visitatori previsti) sfilando sulla tangenziale e bloccando di fatto gli accessi alla mostra per chi proveniva da fuori città. Nutrito il gruppo dei partecipanti, la maggior parte provenienti dal nord Italia: il Brescia social forum (promotore delle manifestazioni) e molti altri social forum locali, i missionari saveriani, la rete di Lilliput, Disobbedienti, Attac, le associazioni delle donne e degli immigrati, i sindacati di base, Rifondazione comunista (fra gli altri erano presenti al corteo i parlamentari Giovanni Russo Spena e Gigi Malabarba), i Verdi (con i parlamentari Francesco Martone e Alfonso Pecoraro Scanio) e, con qualche ambiguità di troppo, la Cgil che ha partecipato ufficialmente a tutte le iniziative di "Disarmiamo Exa", si è dissociata dal corteo ma era poi presente in piazza con molti militanti e leader locali (Dino Greco, segretario della Camera del lavoro di Brescia) e nazionali (Giorgio Cremaschi e Maurizio Zipponi della Fiom). Al termine del corteo, ad una delegazione di circa 200 manifestanti è stato concesso di avvicinarsi all'in-gresso di Exa dove, indossate delle maschere bianche, hanno improvvisato una rappresentazione teatrale sugli effetti delle guerre. Fallita invece la trattativa che avrebbe dovuto permettere ad una decina di persone di affiggere uno striscione all'interno della mostra. Nella mattinata del 13, tuttavia, il tentativo era in parte riuscito ad un gruppo di 8-10 manifestanti che, pagando regolarmente il biglietto d'ingresso, sono entrati nel Polo fieristico e, nei pressi dei padiglioni della Beretta, si sono tolti giacche e maglioni scoprendo delle maglie bianche con lo slogan "Un mondo senza armi è possibile". E nei giorni precedenti il corteo del 13, altre iniziative si erano svolte in città: volantinaggi, manifestazioni di fronte alle "banche armate" (militanti del Brescia social forum vestiti da addetti delle pulizie della "cooperativa banche sporche" hanno lavato, con stracci e spazzoloni, i vetri degli istituti di credito), la simulazione della bonifica di un campo minato da parte degli studenti di medicina nella centralissima piazza della Loggia, un cacerolazo di disturbo (con pentole e posate della Val Trompia, in cui si concentra la maggior parte di fabbriche di armi del Paese) di fronte alla Camera di Commercio dove si svolgeva l'annuale convegno ad inviti sulla "Disciplina degli armamenti" dove i produttori di armi, fra l'altro, si informano sulle strategie per eludere legalmente la legislazione vigente sul commercio di armi (una legislazione che, anche per le pressioni delle lobby armiere, è in via di ridefinizione proprio in queste settimane: v. Adista nn. 13 e 21/02). Il 14, poi, si è svolto un forum con la partecipazione, fra gli altri, di Elettra Deiana e del missionario saveriano p. Giorgio Beretta, di cui riferiremo sui prossimi numeri di Adista. LK ------- End of forwarded message -------
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