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(Fwd) Convegno antimperialista - Roma 17-18 novembre
- Subject: (Fwd) Convegno antimperialista - Roma 17-18 novembre
- From: "francesco iannuzzelli" <francesco at href.org>
- Date: Tue, 13 Nov 2001 23:17:51 -0000
- Organization: peacelink
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- Subject: Convegno antimperialista - Roma 17-18 novembre Oggetto: invito a convegno antimperialista LA GUERRA PERMANENTE PER IL DOMINIO GLOBALE - GLI ANTIMPERIALISTI PER UNA PROSPETTIVA DI RESISTENZA Un saluto a tutti. Vi invitiamo a partecipare a questo convegno contro la guerra che, come Assemblea Antimperialista, stiamo organizzando per il 17 e 18 novembre a Roma, e che vedra' la partecipazione di relatori italiani e di alcune realta' politiche internazionali provenienti anche dal mondo arabo. Chi fosse interessato a partecipare puo' comunicarlo all'indirizzo: posta at tuttinlotta.org - tel. 338-9116688 altre informazioni all'indirizzo web: http://www.tuttinlotta.org ---------------------- L'ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA organizza: C O N V E G N O " LA GUERRA PERMANENTE PER IL DOMINIO GLOBALE " " GLI ANTIMPERIALISTI PER UNA PROSPETTIVA DI RESISTENZA " L'Italia e' arruolata in una guerra permanente: quale ruolo per il movimento antimperialista? Convegno di approfondimento degli aspetti della guerra e confronto sulle prospettive nazionali e internazionali della lotta all'imperialismo Per parlare, informare e discutere di embarghi e uranio impoverito, interessi economici celati dietro questa guerra, servi, padroni e ricadute sui lavoratori italiani, lotte antimperialiste nel mondo sabato 17 nov. dalle ore 9.00 RELAZIONI E DISCUSSIONE aula magna IRCCS "L. Spallanzani", via Portuense, 292 - ROMA domenica 18 nov. dalle ore 10.00 ASSEMBLEA DI LOTTA alla sala C.I.P. - ROMA ------------- Per arrivare al luogo del convegno: aula magna IRCCS “L. Spallanzani”, via Portuense, 292 - ROMA - per chi arriva in auto: uscire al casello Roma-Nord della A1, imboccare il Grande Raccordo Anulare in direzione Tiburtina e uscire allo svincolo "EUR-Portuense"; - per chi arriva in treno: dalla stazione termini prendere la metropolitana "B" in direzione EUR, scendere alla fermata "Piramide" presso la Stazione Ostiense e prendere linea bus 719. ------------- PROGRAMMA E INVITO AL CONVEGNO - Sabato 17 novembre, inizio dei lavori ore 9.00 Relazioni, discussione, conclusioni su: a - Geostrategie: contraddizioni interimperialistiche, dinamiche delle alleanze internazionali b - Guerra permanente, leggi nazionali e diritto internazionale c - I soggetti di guerra: la NATO e i complessi militari- industriali d - Gli strumenti del terrore imperialista: Embarghi e genocidi, antrace e AIDS, distruzione ambientale e produzione di morte, Uranio e contaminazione chimica e - Economia e finanza di guerra: crisi economica e soluzione militare f - Stato di guerra e conseguenze sul proletariato; sacrifici e crediti di guerra g - Riflessi repressivi interni dello stato di guerra h - Il razzismo e la costruzione del "mostro" come arma di guerra, il ruolo dell’informazione i - Globalizzazione e Imperialismo: categorie distinte o collegate? j - Le lotte antimperialiste internazionali e la solidarieta' internazionale: 1. La questione Palestinese 2. I Balcani 3. La Turchia 4. L’area asiatica 5. L’Europa imperialista - Domenica 18 novembre, inizio dei lavori ore 10.00 Assemblea delle realta' antimperialiste Confronto sulle prospettive nazionali e internazionali della lotta all'imperialismo, per mettere in pratica percorsi unitari e stabili di lotta contro la guerra. ---- Sono stati invitati in qualita' di relatori: Associazioni di lavoratori immigrati, Padre Benjamin, A. Bernardini, S. Cararo, A. Catone, S. Clementi, la redazione del giornale CRAC, S. Finardi, F. Grimaldi, A. Ludovisi, P. Maestri, A. Martocchia, C. Pona, K. Younis, M. Zucchetti, un rappresentante della comunità Islamica in Italia, delegazioni di lavoratori e di Comitati Territoriali contro la guerra. Interverranno o manderanno interventi scritti le organizzazioni internazionali: Socialist Labour Party (Gran Bretagna) - PTB (Partito del Lavoro del Belgio) - DHKC (Fronte Rivoluzionario di Liberazione del Popolo - Turchia) - CMKP (Partito Comunista Operaio e Contadino del Pakistan) - Fronte di Liberazione del Popolo (Sri Lanka) - Fronte Popolare per la liberazione della Palestina - RYU (Unione della gioventu' rivoluzionaria - Siria) L'Assemblea Antimperialista Per contatti e adesioni: posta at tuttinlotta.org http://www.tuttinlotta.org ------------- MANIFESTO DEL CONVEGNO DALLA CRISI GLOBALE ALLA GLOBALIZZAZIONE DELLA CRISI. La crisi evidente del capitalismo avanzato ha portato sull'orlo della recessione i Paesi occidentali e posto limite alla valorizzazione dei capitali: la globalizzazione imperialista, preteso motore di sviluppo, non e' che uno strumento per trasformare i Paesi della periferia dell'impero in riserve di risorse da saccheggiare e di manodopera a basso costo il cui prodotto fa crollare salari e costi di produzione in Occidente. Proprio il peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori dell' "Ovest" e' l’altra faccia della medaglia delle "riforme strutturali" dettate dai centri economici esecutivi transnazionali, il F.M.I., la B.M., l’O.M.C. e l’O.C.S.E.. DALLA GUERRA DEGLI AFFARI AGLI AFFARI DI GUERRA. Gli interventi del Fondo Monetario Internazionale e le guerre commerciali per la rapina delle risorse petrolifere del Caspio hanno avviato il confronto armato, naturale sbocco di ogni crisi economica: dalla corsa agli appalti per oleodotti e infrastrutture al rilancio delle industrie belliche, dalla guerra economica al capitalismo di guerra. DALLA GUERRA PER IL MONOPOLIO AL MONOPOLIO DELLA GUERRA. Le guerre N.A.T.O. condotte contro Paesi e Popoli per l'esproprio delle risorse hanno contenuto al loro interno la competizione intercapitalista per la conquista di posizioni di monopolio; ora gli U.S.A. impongono il loro monopolio sulla guerra imperialista: armi, presidio militare del territorio, gestione politica delle crisi, tutto gestito dallo Stato mercenario U.S.A. al cui vertice stanno finanzieri, petrolieri e grandi azionisti dell'industria bellica. Da sempre sono gli eserciti ad aprire le vie a nuovi mercati. Vecchi e nuovi alleati saranno solo luogotenenti militari dell'impero, diplomatici- spia, sfruttatori del lavoro, poliziotti internazionali. E' il ruolo riservato agli italiani nei Balcani. DALL'ALLEANZA IMPERIALISTA ALL'IMPERIALISMO DELLE ALLEANZE. All'orientamento dell'Unione Europea a promuovere una politica estera autonoma e una propria vocazione imperialista sostenuta dalla creazione di una forza militare indipendente dalla N.A.T.O., la potenza militare U.S.A. risponde con il riassetto della politica delle alleanze: la "geometria variabile" lascia in panchina gli europei e arruola, per guerre sanguinarie e fratricide, masse diseredate (mujaheddin), e associa, con patti ricattatori, Stati e nazioni dotate di armi nucleari (Pakistan, India, Russia, Cina). Cio' non significa che lo strumento N.A.T.O. venga messo in soffitta, anzi: non e' casuale che per inchiodare tutti gli alleati imperialisti alle proprie responsabilita', gli U.S.A. abbiano invocato e poi fatto scattare il famoso Articolo 5 dello Statuto dell’Alleanza, che prevede la mobilitazione generale di tutti i membri in caso di "attacco" ad uno di essi. Gli stessi prossimi arrivi di nuovi aerei F-16 nella base di Pisignano, dimostrano che la strategia politico-militare dell’imperialismo a guida U.S.A. e' si' elastica, ma alcuni punti fermi (e tra questi l’impianto organizzativo della N.A.T.O.) rimangono intatti. DIRITTO INTERNAZIONALE, DIRITTO IMPERIALISTA. Il "Nuovo Ordine Mondiale" succeduto al crollo dell'Unione Sovietica ha ormai mostrato tutta la sua ferocia. Il Gruppo G-7 (o G-8 nel tentativo di coinvolgere anche la Russia) ne costituisce il momento di coordinamento e centralizzazione delle decisioni politiche, un vero e proprio direttorio imperialista mai investito da alcuna volonta' popolare. L'O.N.U., quell'organismo che in molti vorrebbero dipingere come l'unica assise realmente democratica a livello internazionale, e' ostaggio di poche potenze che mutuano i propri interessi all'interno del Consiglio di Sicurezza: non e' quindi nemmeno in grado di imporre il rispetto di quelle poche risoluzioni che vanno necessariamente a condannare palesi violazioni di diritti elementari quanto basilari (basti pensare alle risoluzioni sulla Palestina o sul Kosovo) e che vengono semplicemente ignorate. GLI ATTENTATI DELL'11 SETTEMBRE hanno fornito il pretesto alla guerra permanente, gia' progettata e preparata, che entra cosi' nella sua fase operativa; l'ideologia razzista, gia' strumento di propaganda della reazione borghese, e' diventata un'arma contro l'unita' di classe dei lavoratori, per corromperne la coscienza, battere la resistenza dei popoli di fronte alla guerra e arruolare i proletari nella campagna di isolamento e repressione dei movimenti anticapitalisti e antimperialisti. Destra neoliberista e Sinistra socialimperialista europea si misurano su questo terreno con intendimenti e metodi sempre piu' affini. E' di pochi giorni fa l'ennesima dichiarazione di D'Alema sull'interventismo, dove afferma che il centrosinistra avrebbe fatto molto di piu' per essere presente nel teatro delle operazioni di guerra: la capacita' reale della sinistra guerrafondaia e imperialista italiana di contenere la protesta e', anzi, piu' pericolosa dell'arroganza della Destra populista fascista. La marcia Perugia-Assisi, presa e valutata come fenomeno politico oggettivo, e' una eloquente dimostrazione della capacita' di queste forze imperialiste di influenzare non solo il ricostituendo "popolo della sinistra" e i vari portavoce dell'antagonismo e del pacifismo compatibili, ma anche alcune aree che si rifanno ad un antimperialismo radicale. UNA PROPOSTA DI LOTTA. L'escalation di violenza impressa dalla campagna "liberta' (imperialista) duratura", ha posto anche il composito movimento contro la globalizzazione, che si era espresso a Genova, di fronte a un bivio: o coltivare l'illusione della riformabilita' "dal basso" delle istituzioni imperialiste, oppure schierarsi apertamente, senza "se" e senza "ma", contro le logiche che producono questa nuova guerra, contro la N.A.T.O. e tutti gli strumenti di morte dell’Occidente capitalistico, contro i sacrifici di guerra imposti ai proletari, contro il razzismo anti-arabo orchestrato dai mass media italiani. Uno schierarsi che non puo' essere solamente di opinione, ma che deve concretizzarsi in movimento attivo contro la guerra e la N.A.T.O., valorizzando le esperienze locali e sviluppandole (a partire dalla costruzione di comitati contro la guerra in tutti i posti di lavoro e nei territori). Rispondiamo al governo Berlusconi, a tutti i suoi alleati e ai rappresentanti in buona e cattiva fede del riformismo guerrafondaio, che nessuna istituzione internazionale, portatrice degli interessi di un pugno di potenze capitaliste, ha alcuna legittimita' a legiferare sul futuro e sui diritti di miliardi di persone. E tanto meno legittimabile e' la guerra di sterminio condotta con le bombe o con la fame. REALTA' ADERENTI ALL'ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA. L'Assemblea e' nata dal coordinamento dei comitati locali contro la guerra alla Jugoslavia che identificavano nella guerra un elemento di latenza permanente nelle contraddizioni internazionali, e si ponevano quindi il problema della prospettiva del movimento antimperialista. Il nostro intervento nelle realta' locali e' diretto a diffondere informazione e promuovere mobilitazioni e azioni politiche di lotta contro le installazioni militari e le strutture per la produzione di morte. L'Assemblea Antimperialista vuole essere uno strumento che contribuisca al necessario collegamento e costruzione di posizioni anticapitaliste ed antimperialiste nel movimento di massa, posizioni che oggi emergono con sempre maggiore evidenza a livello mondiale, tanto nelle lotte dei popoli oppressi quanto nelle lotte anticapitaliste del Nord del pianeta. Cresce un movimento internazionale contro la guerra e la prospettiva di un suo collegamento a livello planetario non e' oggi cosi' utopistica come sembrava solo poco tempo fa. SCOPO DEL CONVEGNO e' contribuire a rendere visibile l'estendersi delle mobilitazioni e delle istanze antimperialiste e allargare il confronto sulle future scadenze di lotta. Riteniamo necessario dare impulso e coordinare iniziative politiche contro le basi N.A.T.O., contro i sacrifici di guerra, a sostegno dell’Intifada e della lotta dei Kurdi, iniziative che potrebbero preludere ad una mobilitazione contro il vertice del capitalismo italiano a Cernobbio. Discutiamone insieme il 17 e 18 novembre a Roma, senza settarismi e con tanta voglia di lottare. ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA: ASSEMBLEA NAZIONALE ANTICAPITALISTA - ASSOCIAZIONE "POPULAR" FIRENZE - CAMPO ANTIMPERIALISTA ASSISI - COLLETTIVO L.U.P.O. ANCONA - COORDINAMENTO ROMAGNOLO CONTRO LA GUERRA E LA NATO - COMITATI CONTRO LA GUERRA MILANO - COMITATO ANTIMPERIALISTA TORINO - COMITATO OPERAIO "BROLLO- MARCEGAGLIA" SESTO SAN GIOVANNI - GRUPPO ZASTAVA TRIESTE - COMPAGNI ANTIMPERIALISTI DI: PORDENONE, BOLOGNA, BRESCIA, MILANO Per contatti e adesioni: posta at tuttinlotta.org http://www.tuttinlotta.org 338-9116688 ------- End of forwarded message -------
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