Uranio impoverito: rapporto dell'universita' di Siena



Rigiro questa Ansa riguardante un nuovo rapporto sugli effetti 
dell'uranio impoverito pubblicato in questi giorni.
Altri dettagli e commenti non appena sara' possibile visionare il 
rapporto.

ciao
francesco


URANIO: RAPPORTO, IN KOSOVO NON C'E' PERICOLO 
RADIOATTIVITA' 
 
 (ANSA) - ROMA, 23 SET - Nelle regioni del Kosovo maggiormente 
colpite dai bombardamenti in occasione dell'operazione 
''Determined force'', condotta nel 1999 dalla Nato contro la 
Jugoslavia i livelli di radioattivita' provocati dall'uso di proiettili 
contenenti uranio impoverito sono quasi insignificanti. E gli esami 
fatti su ben 602 soldati italiani di un intero reggimento e su alcuni 
civili che hanno operato nell'area dei Balcani hanno dato risultati 
negativi. 
Mentre sulla scena mondiale si profila un altro conflitto di 
dimensioni ancora imprevedibili, ma che riportera' probabilmente di 
attualita' l'uso di questo tipo di armi e le conseguenze per i soldati, 
la popolazione ed il territorio, un dettagliato rapporto fornisce una 
serie di importanti elementi che potranno in parte rispondere agli 
interrogativi divenuti di drammatica attualita' dopo la morte di alcuni 
soldati reduci dal Kosovo. 
La sezione senese della Lega per la lotta contro i tumori, il 
Dipartimento di scienze ambientali dell'universita' di Siena ed il 
comando militare regionale hanno promosso una dettagliata 
indagine che ha fornito risultati rassicuranti. 
In Kosovo, nell'area di Mitrovica, in zone colpite da areei della Nato 
con munizioni all'uranio impoverito, sono state controllate, acque 
fluviali e di falda, sedimenti fluviali e alluvionali, suoli, materiali 
provenienti da discariche minerarie ed industriali, piante, funghi e 
animali e sono stati prelevati campioni per il controllo delle dosi di 
mercurio nell'aria. 
In particolare sono state poi controllate una caserma serba alla 
periferia di Djakovica, colpita da 110 proiettili ad uranio impoverito, 
le sponde del lago Radonjick dove carri serbi furono furono 
bombardati da oltre 600 proiettili e la collina di Vranovac dove era 
una contraerea serba centrata da 530 proiettili dello stesso tipo. I 
controlli hanno incluso anche campioni di acqua di pozzo e latte. 
Al termine degli accertamenti i responsabili della missione hanno 
definito ''bassissimi e quasi insignificanti'' i livelli di radioattivita' 
presenti nelle localita' colpite. ''Valori anomali di radioattivita' di 
intensita' medio-bassa'' sono stati rilevati, segnala il rapporto finale, 
solo a ridosso immediato dei punti di impatto dei proiettili. 
Per la prima volta, inoltre, e' stato deciso di esaminare anche i 
componenti di un intero reggimento, i paracadutisti della brigata 
Folgore, i cui componenti hanno operato in Kosovo, Serbia ed 
Albania. I soldati hanno accettato volontariamente di sottoporsi ad 
una serie di complessi controlli clinici i cui risultati hanno escluso 
qualsiasi danno provocato dal contatto con residui da uranio 
impoverito. 
I risultati dettagliati di questa iniziativa, che non ha precedenti in 
Italia, saranno presentati dal professor Franco Nobile, oncologo e 
coordinatore regionale della Lega per la lotta contro i tumori ad 
convegno scientifico internazionale sulla ''Valutazione dei rischi da 
uranio impoverito'' in programma per sabato 29 settembre a Siena. 
(ANSA). 



francesco iannuzzelli   francesco at href.org
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