R: (Fwd) Assemblea "Alleanze di pace contro l'Alleanza Atlantica"



----- Original Message -----
From: Tiziana Boari <tboari at iol.it>
To: <pck-armamenti at peacelink.it>
Sent: Thursday, April 26, 2001 7:53 AM
Subject: R: (Fwd) Assemblea "Alleanze di pace contro l'Alleanza Atlantica"

> Approfitto per comunicarvi che intendo prendere le distanze da un
comunicato
> (quello dell'Assemblea Nazionale Antimperialista) che considero, così
> formulato, quasi delirante. Mi dispiace, cari compagni, ma dopo questo ho
> l'impressione che le nostre strade si dividano qui.
> Grazie
>
> Tiziana Boari
>
> ----- Original Message -----
> From: francesco iannuzzelli <francesco at href.org>
> To: <pck-armamenti at peacelink.it>
> Sent: Monday, April 23, 2001 8:18 PM
> Subject: (Fwd) Assemblea "Alleanze di pace contro l'Alleanza Atlantica"
>
>
> >
> > ------- Forwarded message follows -------
> >
> > dal Comitato Promotore per l'Assemblea Nazionale Antimperialista
> > (CP-ANA http://www.TUTTINLOTTA.org )
> >
> > -------------------------------------
> >
> > Il 22 aprile 2001 si è tenuta a Roma l'assemblea contro la Nato
> > "Alleanze di pace contro l'Alleanza Atlantica"
> > iniziativa promossa da Carta della Pace, Forum delle donne del


 Sarebbe anche utile precisare se il comunicato "quasi delirante" e' quello
riportato in calce alla tua mail, e in caso diverso chiederei se e'
possibile riprodurne il testo. In entrambi i casi, comunque, sarebbe
interessante conoscere quali parti e per quali motivi tale comunicato
sarebbe cosi' gravemente etichettato. Grazie.

                  Giuseppe Ricciardi
                  Capo d'Orlando (Messina)
                  e-mail: velarossa at tiscalinet.it
                                        nickname: cau






> > PRC, Comitato Golfo, Guerre&Pace, Un Ponte Per., Scienziate e
> > Scienziati contro la guerra, Rivista Giano, Rivista Marea, CRED,
> > Assopace, Convenzione permanente di donne contro le guerre,
> > Lega Obiettori di coscienza.
> > All'assemblea era presente il Comitato Promotore per l'Assemblea
> > Nazionale Antimperialista (CP-ANA http://www.TUTTINLOTTA.org
> > ),
> > che vi ha partecipato su invito dei promotori con quattro suoi
> > esponenti.
> >
> > Oltre al CP-ANA all'assemblea hanno partecipato e/o sono
> > intervenuti:
> >
> > Raniero La Valle (magistrato, aderente al Tribunale Clark
> > italiano), Lidia Menapace, Falco Accame, Monica Lanfranco
> > (Rivista Marea), Anthony Simpson (Bertrand Russell Peace
> > Foundation), Maria Grazia Campari (Osservatorio sul lavoro delle
> > donne di Milano), Mauro Cristaldi, Angelo Baracca e Lucio Triolo
> > (Comitato Scienziate e Scienziati contro la guerra ), Annamaria
> > Rivera, Luigi Cortesi (Rivista Giano), Elettra Deiana (Prc),
> > Domenico Gallo, Nella Ginatempo (Carta della Pace), Piero Maestri
> > (Guerre&Pace), Tiziana Boari ("Manifesto", prima a "Limes", ex
> > osservatrice OSCE), Enrico Falqui (Forum Ambientalista), Marcella
> > Delle Donne, Gianfranco Lannutti e  Sandro Curzi ("Liberazione"),
> > Imma Barbarossa (Assopace), Giorgio Cortellessa, Claudio Del
> > Bello (casa editrice Odradek), Giulia Barone, Luisa Morgantini
> > (Prc), Alessandra Mecozzi, Anna Pizzo (Carta).
> >
> > Altre adesioni pervenute:
> >
> > Isidoro Mortellaro, Fabio Marcelli, Vittorio Agnoletto (LILA),
> > Giorgio Cremaschi (CGIL, Tribunale R. Clark, Sergio Ruggeri
> > (Sin.Cobas), Raffaella Cirillo (C:I:S.S.- Napoli), Rossana
> > Montecchiana (Punto Rosso-Jesi), Salaam - Ragazzi dell'Ulivo di
> > Milano, Nadia Cervoni delle Donne in Nero di Roma, AIASP, Pino
> > Tagliazucchi, Lanfranco Binni (Porto Franco - Toscana), ed altri.
> >
> > ----------------
> >
> > INTERVENTO tenuto all'assemblea contro la Nato "Alleanze di pace
> > contro l'Alleanza Atlantica" a nome del Comitato Promotore per
> > l'Assemblea Nazionale Antimperialista, che vi ha partecipato su
> > invito dei promotori
> >
> > ---
> >
> > Il nostro comitato ha una storia breve ma estremamente intensa,
> > essendo stato creato solo la scorsa estate con il nome di
> > Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'". Da allora abbiamo
> > promosso iniziative sia a livello locale che a livello nazionale.
> > Tra queste ultime ricordiamo ad esempio la giornata di lotta
> > contro la NATO e contro l'embargo alla RFJ, tenutasi il 21
> > ottobre scorso nell'anniversario della strage nazista di
> > Kragujevac, e la recente manifestazione di Cesena nel secondo
> > anniversario dall'inizio della aggressione della NATO.
> >
> > In questa breve stagione abbiamo nostro malgrado assistito ad un
> > ulteriore deteriorarsi del panorama politico interno ed
> > internazionale: basti ricordare il riaccendersi del conflitto in
> > Palestina. Ricordiamo anche (ed e' particolarmente importante per
> > noi che come comitato siamo nati attorno alle vicende jugoslave)
> > che in questi mesi abbiamo assistito all'assalto contro il
> > Parlamento di Belgrado e all'affermazione della classe dirigente
> > liberista e filooccidentale nella RFJ.
> >
> > La distruzione pianificata delle strutture istituzionali, sociali
> > e produttive della Repubblica Federativa Socialista di Jugoslavia
> > e' stata attuata in questi dieci anni attraverso l'imposizione di
> > politiche neoliberiste di indebitamento, la strumentalizzazione e
> > l'enfatizzazione delle contraddizioni inter- regionali, lo
> > sfacciato condizionamento della vita politica interna delle
> > repubbliche, nonche' attraverso autentiche aggressioni armate
> > contro ben precise parti in conflitto. In particolare in questi
> > ultimi mesi, sia nelle iniziative pubbliche, sia nell'ambito
> > della nostra attivita' di controinformazione in internet, abbiamo
> > denunciato con dovizia di documentazione il carattere reazionario
> > della nuova classe dirigente belgradese, la D.O.S., gli appoggi -
> > di ogni tipo - a questa forniti da Occidente, le azioni di
> > squadrismo compiute da loro militanti ai danni di esponenti della
> > sinistra politica e sindacale jugoslava. Tra gli aggressori vanno
> > annoverati ad esempio i giovani "gorilla" di Otpor, il tanto
> > strombazzato movimento studentesco, che hanno seguito corsi di
> > formazione organizzati dalla CIA all'estero, ad esempio a Sofia
> > in Bulgaria. E' d'altronde sin dalla fine dei bombardamenti che
> > e' stata scatenata una vera e propria guerra di "bassa intensità"
> > contro la RFJ: embargo, assassinio di esponenti politici,
> > erogazioni di fondi per centinaia di milioni di dollari per
> > corrompere dirigenti, militari, organizzazioni sindacali,
> > sociali, culturali e politiche, o per crearne ex novo, e per
> > assumere il controllo di mezzi d'informazione, il tutto allo
> > scopo di destabilizzare il paese secondo uno schema ben
> > collaudato, e per sostituire la sua classe dirigente con una
> > sufficientemente servile. Il 25 settembre 2000, un giorno dopo le
> > elezioni federali, il Congresso USA stanziava ancora 105 milioni
> > di dollari per l'appoggio simultaneo ai partiti compiacenti ed ai
> > movimenti secessionisti, mentre tre giorni dopo la D.O.S. e il
> > F.M.I. concordavano in Bulgaria il piano economico di
> > liberalizzazioni e di privatizzazioni. Nel clima di intimidazione
> > scandito ed amplificato dall'uso strategico dei media, jugoslavi
> > e stranieri, si e' svolto l'assalto al Parlamento, con l'incendio
> > dell'ufficio della Commissione elettorale, la distruzione delle
> > schede elettorali, le minacce e le violenze. La destra
> > filooccidentale ha potuto appropriarsi di tutti gli organi di
> > informazione ed ha immediatamente ottenuto il riconoscimento
> > internazionale al quale sono subito seguite la richiesta di
> > ammissione al F.M.I. ed alle altre strutture del dominio
> > finanziario globale. La produzione e la ricostruzione del paese
> > sono state subito bloccate, e le condizioni sociali sono
> > immediatamente precipitate; la liberalizzazione dei prezzi ha
> > subito prodotto aumenti fortissimi. La vecchia legge sulle
> > privatizzazioni - che garantiva quantomeno la prelazione da parte
> > dei lavoratori sulle azioni delle imprese oltre ad un sistema di
> > "golden share" statale sui settori strategici - e' stata abrogata
> > in vista di un'ondata di liquidazioni selvagge. C'e' stata una
> > amnistia generalizzata sui renitenti alla leva nel conflitto del
> > 1999 ma anche sui responsabili dei crimini legati
> > all'irredentismo pan-albanese. Infine si e' arrivati all'arresto
> > di Slobodan Milosevic - cioe' il capo dell'attuale opposizione
> > nel paese - nei termini imposti dagli USA: ricordiamo che gli
> > Stati Uniti avevano fissato la data del 31 marzo come termine
> > ultimo per la cattura di Milosevic e la contestuale concessione
> > di un prestito di 50 milioni di dollari; in caso contrario la RFJ
> > sarebbe stata sottoposta a nuove sanzioni. Le aggressioni
> > squadristiche proseguono tuttora, come possono attestare gli
> > esponenti della CGIL recentemente recatisi a Kragujevac
> > nell'ambito dell'iniziativa delle adozioni a distanza dei figli
> > dei lavoratori della Zastava. In un anno e mezzo dopo la fine dei
> > bombardamenti gli stabilimenti della Zastava erano stati in gran
> > parte ristrutturati ed avevano ripreso in qualche modo la
> > produzione, grazie allo sforzo eroico dei suoi operai. Ma non
> > appena la DOS ha preso il potere la produzione ed ogni piano di
> > ricostruzione e' stato bloccato dal nuovo potere in vista della
> > liquidazione ad acquirenti stranieri, mentre si susseguivano
> > minacce ed aggressioni fisiche contro i sindacalisti.
> >
> > Questi episodi, ed il sostanziale silenzio stampa dal quale sono
> > stati accompagnati, gettano un'ombra pesante anche sulla
> > informazione diffusa dalla stampa della nostra sedicente
> > sinistra. In particolare le testate giornalistiche "Il Manifesto"
> > e "Liberazione" hanno plaudito, se non addirittura inneggiato,
> > alla presunta "rivoluzione democratica" di Kostunica, della
> > D.O.S. e dei loro programmatori economici del G17, che sono in
> > realta'
> > organici al F.M.I. Questo e' solo l'ennesimo atto della campagna
> > di disinformazione strategica che ha accompagnato lo squartamento
> > della RFSJ, campagna alla quale ampia parte della nostra
> > "sinistra" si e' accodata ben volentieri. Ma non puo' esistere
> > alcuna reale opposizione alla NATO se la lotta non viene
> > accompagnata dalla corretta informazione e dalla denuncia di cio'
> > che sta realmente accadendo. In questi giorni andiamo incontro
> > alla disgregazione della residua RFJ, attraverso la secessione
> > del Kosovo - accuratamente organizzata dalla NATO; del Montenegro
> > - le cui milizie sono state all'uopo addestrate dai corpi
> > speciali britannici SAS, come svelato dalla stessa stampa
> > inglese; della Vojvodina - dove si susseguono episodi di
> > segregazionismo su base etnica, fomentato da quei partiti pan-
> > ungheresi che sono, guarda caso, parte integrante della
> > coalizione filooccidentale DOS.
> >
> > Rispetto a tutto questo, cosa sa  dire quella "sinistra" che ha
> > agitato in maniera irresponsabile e fuorviante gli slogan sulla
> > "democratizzazione" e sulla "autodeterminazione" proprio mentre
> > venivano strumentalizzati dalle cancellerie occidentali e dalla
> > NATO? Una sola cosa sanno dire, a ripetizione, e cioe' che e'
> > colpa di Milosevic!
> > Noi riteniamo invece che la frammentazione e destabilizzazione
> > dei Balcani siano state e continuino ad essere interesse
> > strategico della NATO, che con queste giustifica la sua crescente
> > presenza militare nella zona e la sua espansione verso Est.
> >
> > Ovviamente, i Balcani sono solamente uno degli scenari della
> > ricolonizzazione che, dopo il crollo dei paesi dell'Est, sta
> > avvenendo su scala planetaria. I conflitti per il controllo e
> > l'esproprio delle risorse, dopo le aggressioni all'Iraq e alla
> > Jugoslavia, sono diventati elemento costante della politica
> > internazionale. Scopo evidente anche se coperto dalla
> > onnipresente falsificazione dei media, è destrutturare gli
> > assetti e gli ordinamenti nazionali esistenti per realizzare una
> > nuova spartizione delle risorse materiali e umane (il "Nuovo
> > ordine mondiale"), e per distruggere ogni forma di rappresentanza
> > collettiva capace di opporsi allo sfruttamento indiscriminato
> > delle classi subalterne. In questa fase storica, nella
> > contrapposizione tra Stati "che disgregano" - cioe' i paesi
> > imperialisti - e Stati che da questi vengono disgregati - cioe' i
> > paesi sotto attacco da parte di nemici interni ed esterni, come
> > per l'appunto la Jugoslavia - è nostro compito identificare e
> > sostenere quegli organismi nazionali che oggettivamente agiscono
> > in opposizione al dominio imperiale.
> >
> > In questo quadro tuttavia i Balcani sono per noi militanti
> > antimperialisti italiani di importanza centrale, non foss'altro
> > che per la loro vicinanza!
> > L'Italia, anche se per ora in posizione subalterna, ha assunto un
> > ruolo tanto politico-economico quanto militare in un'area che
> > l'ha già vista protagonista di avventure coloniali. Novemila
> > militari italiani vi sono stanziati stabilmente - considerando la
> > rotazione, in svariate decine di migliaia hanno gia' prestato
> > servizio in quei luoghi! - con costi enormi che gravano sul
> > nostro bilancio insieme ai costi sostenuti per bombardare e per
> > compiere ogni sorta di azioni pseudo-umanitarie.
> > Ricordiamo poi che l'Italia è stata al comando delle truppe di
> > occupazione della provincia serba del Kosmet oggi cosi' come lo
> > era stata nel periodo 1941-1943, quando al suo fianco aveva i
> > nazisti tedeschi e bulgari, ed i collaborazionisti irredentisti
> > albanesi-kosovari compivano gli stessi crimini di cui si e' oggi
> > reso responsabile l'UCK.
> > Il nostro attuale presidente della Repubblica ha fatto il
> > servizio militare proprio li', in Kosmet... ma da giovane!
> >
> > Anche per questo, in Italia in particolare dobbiamo costruire un
> > movimento di resistenza contro la NATO centrato sul rigetto delle
> > basi straniere sul nostro territorio, sull'opposizione
> > all'esercito europeo, sulla lotta al nuovo modello di difesa che
> > prevede la professionalizzazione delle Forze Armate, ed in
> > generale contro il ruolo sempre più decisivo che lo sviluppo del
> > settore militare- industriale va assumendo nell'assetto politico-
> > economico del nostro Paese.
> > Nell'immediato, cioe' adesso, dobbiamo pero' esigere che le
> > truppe dei paesi NATO vengano immediatamente ritirate dal
> > territorio balcanico, cioè in primo luogo da tutte le aree dove
> > sono state dislocate in seguito allo smembramento della
> > Repubblica Federativa e Socialista di Jugoslavia, smembramento
> > incitato e sancito dagli stessi paesi che pretendono oggi
> > vergognosamente di svolgere il ruolo dei pacificatori.
> >
> > ------------------------------------------
> >
> >
> > Riportiamo schematicamente il contenuto degli interventi
> > effettuati, nei limiti di quello che sono riusciti ad annotare i
> > compagni del CP-ANA presenti
> >
> > ---
> >
> > Apre NELLA GINATEMPO della Carta della Pace, che ha condotto
> > l'iniziativa assieme a Piero Maestri: Spiega il senso
> > dell'iniziativa... parla del nuovo concetto strategico della
> > NATO, promulgato il 22 aprile 1999 durante i bombardamenti... La
> > guerra del '99 e' stata una pazzia da tutti i punti di vista...
> > C'e' il problema della subalternita' di una parte di pacifismo
> > alle logiche dei governi... dunque il pacifismo va orientato
> > politicamente ("pacifismo politico")... c'e' pero' anche il
> > problema del "campismo"... noi ci siamo mobilitate anche sulla
> > Cecenia mentre altri sono stati meno sensibili... non possiamo
> > giustificare le guerre del "nostro campo" ammesso che ne esista
> > uno...
> >
> > PIERO MAESTRI di Guerre&Pace e Comitato Golfo:
> > No alla NATO ma anche no ad un eventuale Esercito Europeo... noi
> > dobbiamo essere una parte del movimento anti-globalizzazione
> > (anche detto "di Seattle")...
> >
> > ANTHONY SIMPSON della Bertrand Russel Peace Foundation:
> > da' lettura del saluto di KEN COATES, leader della sua
> > organizzazione... sottolinea essenzialmente la necessita' di
> > "costruire una rete" di soggetti ecc. ecc...
> >
> > MARIA GRAZIA CAMPARI dell'Osservatorio sul lavoro delle donne di
> > Milano:
> > parla della logica concorrenziale e di mercato di cui soprattutto
> > le donne sono vittima... esempi di quanto succede sui posti di
> > lavoro... Poi lamenta disagio per i toni usati negli interventi
> > precedenti nei quali c'e' una "pervadenza del soggetto
> > maschile"... il soggetto femminile sarebbe negato attraverso la
> > sua "sussunzione" nel linguaggio e nel soggetto maschile... la
> > negazione del femminile e' profondamente bellicista...
> >
> > LUCIO TRIOLO del Comitato Scienziate/i contro la guerra (CSCG):
> > sintetizza il lavoro del CSCG e gli effetti dei bombardamenti,
> > soprattutto sul petrolchimico di Pancevo.
> >
> > IRMA BARBAROSSA dell'Assopace fa un intervento, ma non siamo
> > riusciti ad annotare niente.
> >
> > RANIERO LA VALLE, magistrato, aderente al Tribunale Clark
> > italiano:
> > sottolinea che la vera svolta per la NATO e' avvenuta nel 1984
> > con l'installazione dei missili Cruise in Italia e con
> > l'accettazione di Berlinguer... La Valle sostiene che qualcuno ha
> > gia' deciso che dal 2015 non si potra' piu' tenere sotto
> > controllo la fame nel mondo e dunque alcuni popoli saranno
> > condannati... Questo mondo non e' per tutti... L'Alleanza e' lo
> > strumento militare che decide sulla selezione, su chi deve
> > continuare a vivere, anche se non nel senso dell'Olocausto bensi'
> > attraverso altre forme - economiche, politiche... Questa (lo
> > sterminio) e' la vera scelta che e' stata fatta e di cui non
> > leggeremo  niente sul "Corriere" ne' altrove... La nostra
> > battaglia e' una battaglia della maggioranza perche' non e'
> > possibile che i popoli accettino una simile decisione...
> >
> > LUIGI CORTESI direttore di Giano:
> > propone una campagna, una "tenda per la pace" itinerante, che
> > faccia contro-informazione... Ricorda l'incontro preliminare
> > nazionale a Genova il 4-5 maggio per preparare la scadenza del G8
> > all'inizio di luglio... dove si discutera' anche di una sessione
> > sulla smilitarizzazione nell'ambito del controvertice...
> >
> > TIZIANA BOARI, ora al "Manifesto", prima a "Limes", ex
> > osservatrice OSCE: propone di costruire corpi civili (tipo
> > "caschi bianchi") per la prevenzione dei conflitti... su questo,
> > dice, c'e' la possibilita' di un'ampia convergenza, persino con
> > settori governativi [ma guarda un po', notiamo noi...]
> >
> > ANGELO BARACCA di CSCG e Giano:
> > descrive la situazione globale, cioe' un mondo unipolare in cui
> > il rischio dell'uso dell'arma nucleare e' piu' attuale che mai...
> > ritiene che quella tra USA ed UE sia solamente un'alleanza
> > tattica, cioe' che sia contraria agli interessi europei e che gli
> > USA potrebbero scaricarci e darci addosso da un momento
> > all'altro... gli USA spendono piu' adesso che durante la Guerra
> > Fredda per il militare... descrive dettagliatamente la situazione
> > delle testate nucleari ed i progetti di difesa missilistica, di
> > guerra chimica, nucleare, batteriologica...
> >
> > NADIA CERVONI delle Donne in Nero di Roma:
> > si dice scossa dal linguaggio cosi' diretto di Baracca... rivela
> > contrasti a livello internazionale all'interno del movimento
> > delle Donne in Nero, poiche' in certe situazioni estere alcune
> > non erano sicure di dover ripudiare i bombardamenti NATO...
> > Rivela anche che Solana in una occasione aveva esplicitamente
> > espresso interesse per l'attivita' di talune organizzazioni non
> > governative (ONG) quasi queste fossero "complementari"
> > all'attivita' strettamente militare [anche qui: ma guarda un
> > po'!...]
> >
> > Parla poi uno studente del CANTIERE PER LA PACE della Facolta' di
> > Lingue e Filosofia: accenna alla globalizzazione, a Genova, alla
> > rete Lilliput...
> >
> > GIORGIO CORTELLESSA, che ha avuto in passato importanti incarichi
> > all'Istituto Superiore di Sanita' ed al CNR, oggi dirige una
> > piccola casa editrice, ed attualmente guida la contro-commissione
> > sull'uranio con Falco Accame (a proposito: abbiamo notato Accame
> > in sala, ma non ha parlato): nota divergenze tra quelli che lo
> > hanno preceduto... invita a porsi obiettivi realistici, poiche'
> > oggigiorno ci sono cose che nemmeno i governi nazionali possono
> > piu' fare (prerogative che hanno perso in favore di istituzioni
> > sovranazionali)... richiama all'uso della ragione... la guerra e'
> > innanzitutto un affare, e questo a monte: Bush non decide, ma
> > applica decisioni fatte da chi vede l'affare, e Gore non avrebbe
> > fatto diversamente... c'e' bisogno di una attivita' martellante
> > (nostra) per spiegare in termini semplici le questioni... nega
> > che esista un problema di esaurimento delle risorse energetiche:
> > il problema e' solamente di chi le controlla, aprendo e chiudendo
> > i rubinetti... L'Europa non esiste.
> >
> > ---
> >
> > A questo punto da A. Martocchia è stato letto l'intervento del
> > Comitato Promotore per l'Assemblea Nazionale Antimperialista, cui
> > il relatore ha poi aggiunto alcuni commenti a titolo personale su
> > quanto aveva ascoltato negli interventi precendenti. E' stato
> > espresso disaccordo con ogni proposta del tipo di quella della
> > Boari poiche' prescinde dall'analisi concreta del ruolo della
> > presenza occidentale in quelle terre... D'altronde proprio la
> > Boari in quanto ex osservatrice OSCE in Kosmet nel 1998-99 sa
> > bene che la sua missione "civile" anziche' "prevenire il
> > conflitto" ha aperto la strada ai bombardamenti... Bisognerebbe
> > poi chiarirsi su cosa e' civile e cosa e' militare [certi
> > giornalisti sono civili o militari? E certi osservatori OSCE? E
> > certe ONG?]. E' stato poi sostenuto che il problema del
> > "campismo" affrontato nell'introduzione e' un falso problema,
> > poiche' nessuno ha bisogno di prendere la tessera dell'SPS di
> > Milosevic o del partito di Putin purche' tenga nel debito conto
> > le ragioni strutturali dei conflitti che si accendono; e dunque,
> > ad esempio in Cecenia, non si puo' protestare contro un attacco
> > russo se non si spiega anche chi sostiene l'irredentismo ceceno,
> > cioe' in primis Turchia e USA e i Taliban, che fanno sempre capo
> > agli USA. Ci si è detti infine d'accordo con Cortellessa sulla
> > necessita' di uno sforzo di approfondimento delle questioni e sul
> > richiamo alla "ragione", ma purtroppo sembra che quest'ultima
> > oggi come oggi non va molto di moda.
> >
> > ---
> >
> > ELETTRA DEIANA, del PRC, ha subito esordito dicendosi "molto
> > lontana dalla impostazione cupamente campista [testuale] del
> > documento" letto dall'esponente del CP-ANA. "Un'impostazione di
> > questo genere non smuove nessuno anzi suscita lontananza
> > maggiore"... Si e' detta assolutamente contraria alla pace intesa
> > come "appartenenza di campo". Poi ha parlato del gap enorme ormai
> > esistente tra accumulazione di conoscenze e saperi (sui rischi)
> > ed ignoranza sociale diffusa (sugli stessi rischi). Tuttavia
> > critica le ricostruzioni storiche troppo precise e le analisi a
> > ritroso, compresa (oltre alla nostra, sulla quale non e'
> > minimamente entrata nel merito) quella fatta da Raniero La Valle
> > "che, se e' storiograficamente vera, e' pero' politicamente
> > falsa". Qui ha spiegato qualcosa sulla scelta di Berlinguer
> > rispetto all'"ombrello NATO", ma non si è capito. Operativamente
> > propone una campagna per il taglio delle spese militari, e
> > ricorda la motivazione principale del convegno che e' quella di
> > capire perche' il pacifismo e' assente nelle tematiche del
> > movimento "di Seattle".
> >
> > PASQUALE VILARDO, avvocato, del PRC e del Tribunale Clark:
> > racconta l'iter delle denunce contro il governo ed il loro
> > senso... sono in attesa di una sentenza della Corte di
> > Cassazione... insieme a paesi come Cuba Cina Vietnam ed Iraq
> > bisogna costruire una iniziativa all'ONU per la abolizione del
> > Tribunale dell'Aia che e' "uno scandalo dal punto di vista del
> > diritto internazionale"... spiega il carattere illegale della
> > guerra e dice che bisogna andare fino in fondo perche' ormai si
> > tratta di salvare una civilta' (del diritto)... Invita a
> > raccogliere "l'intervento di Martocchia come interno al coro
> > anche se ha detto cose diverse non foss'altro perche' si e' fatto
> > portatore della voce delle vittime della aggressione NATO"...
> >
> > Una rappresentante del FORUM DELLE DONNE (PRC) di cui non ci
> > siamo segnati il nome parla della campagna di obiezione (fiscale)
> > alle spese militari, ormai ventennale.
> >
> > MAURO CRISTALDI del CSCG:
> > critica fortemente il fare scienza oggi, dice che commissioni
> > come quella di Mandelli non potranno mai fare il loro lavoro
> > perche' "anche se ci entrasse uno come Martocchia o lo ammazzano
> > oppure sarebbe vittima di qualche incidente"... Ricorda che Lenin
> > per studiare l'imperialismo studiava nel dettaglio il capitale
> > monopolistico, cioe' nomi e cognomi delle aziende eccetera...
> > infine critica la posizione di Cortellessa sulle riserve
> > energetiche.
> >
> > PIERO MAESTRI a questo punto propone un OdG. Si insiste sul fatto
> > che il movimento anti-globalizzazione deve contenere anche il
> > ripudio delle guerre... che bisogna andare alla smilitarizzazione
> > ed alla riduzione delle spese militari. Non cogliamo alcun
> > accenno al ritiro delle truppe dai Balcani.
> >
> > Un rappresentante della LEGA PER L'OBIEZIONE DI COSCIENZA parla
> > di "caschi bianchi" ed altri "corpi civili di pace" riconoscendo
> > le contraddizioni interne al sistema delle "missioni umanitarie"
> > civili, ma invitando a "non buttare via il bambino con l'acqua
> > sporca"...
> >
> > CLAUDIO DEL BELLO, della casa editrice Odradek - che pubblica
> > Giano ed i libri del Comitato Scienziate/i Contro la Guerra
> > (CSCG): parla di guerra come evento intermittente/ciclico, che
> > ogni volta sembra un incidente di percorso ed invece e'
> > permanente, strutturale, come la NATO... i movimenti rincorrono
> > gli eventi ma si mostrano afasici ed inadeguati in caso di
> > guerra, non sanno rinnovare la propria analisi... problema del
> > carattere strutturale e permanente della guerra e dello Stato,
> > cioe' di chi decide la guerra... la guerra non e' stata compresa,
> > non c'e' stata crescita teorica... Poi
> > attacca apertamente Toni Negri ("E qui ce l'ho con Toni Negri!"):
> > non ha giovato la moda linguistica dell'"Impero", che molto vuole
> > descrivere ma molto poco spiega, dunque non serve a nulla...
> > bisogna riprendere il cammino faticoso dell'analisi, riscoprire
> > la fatica dello studio... c'e' enorme sproporzione fra la
> > crescente complessita' del modo di produzione e la nostra
> > capacita' di analizzarlo... non sono piu' state considerate le
> > funzioni dello Stato, ma chi se ne deve occupare? I movimenti?
> > No, non puo' essere che un partito! Toni Negri ha parlato tanto
> > dello Stato a suo tempo, poi d'improvviso ha sbaraccato e si e'
> > messo a parlare solo dell'"Impero"... Lo Stato- nazione forse non
> > c'e' piu' ma l'"Impero" non c'e' ancora - se mai ci sara' - e nel
> > frattempo chi comanda? Chi spinge il bottone? Intanto la NATO fa
> > la guerra! L'Italia NON decide sulla guerra (il parlamento e'
> > espropriato), NON ha politica estera, NON batte moneta... Nella
> > NATO vengono battute solamente due monete ormai (l'Euro/DM ed il
> > dollaro - oppure tre, considerando la sterlina) e queste due
> > uniche monete si muovono con fortune rigidamente alterne - se una
> > scende l'altra sale e viceversa... c'e' una chiara frattura tra
> > Euro e dollaro... in questi giorni con l'accordo del Quebec sul
> > NAFTA si verifica l'unificazione monetaria del continente
> > americano... Un giorno dovremo poi fare "alleanze di pace contro
> > l'Esercito europeo"...
> >
> > Chiude la GINATEMPO ricordando gli appuntamenti legati al G8 di
> > Genova e dando un vago appuntamento per un prossimo incontro in
> > autunno sulle stesse tematiche.
> >
> >
> > (dalla relazione dei compagni del CP-ANA www.TUTTINLOTTA.org
> > presenti)
> >
> >
> > ------- End of forwarded message -------
> >
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>