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nucleare in mare: risponde Paolo Guerrini (Partito dei Comunisti Italiani)
- Subject: nucleare in mare: risponde Paolo Guerrini (Partito dei Comunisti Italiani)
- From: Alessandro Marescotti <kfqma at tin.it>
- Date: Fri, 25 Feb 2000 17:11:54 +0100
From: "alfio nicotra" <alfionicotra at virgilio.it> Questa e' la risposta che il sottosegretario alla Difesa Paolo Guerrini (Partito dei Comunisti Italiani) ha dato in merito all'interrogazione presentata dal sen.Giovanni Russo Spena sulla presenza di testate nucleari nel territorio italiano. COMMISSIONE DIFESA DEL SENATO-SEDUTA DEL 1 FEBBRAIO 2000 Il sottosegretario GUERRINI risponde all'interrogazione n. 3-00404 ricordando che sulla materia il Ministro della difesa pro-tempore ha ampiamente riferito presso questo ramo del Parlamento il 21 ottobre 1999. Nel fare, pertanto, rinvio a quanto prospettato in quella occasione, con riferimento alla presente interrogazione ritiene di dover sottolineare che il concetto strategico dell'Alleanza stabilisce che lo scopo fondamentale delle forze nucleari degli Alleati è politico: preserva la pace e previene ogni forma di coercizione o guerra. A tal fine, è necessario per l'Alleanza continuare a mantenere un adeguato bilanciamento di forze nucleari, che, hanno la capacità di rendere incalcolabile ed inaccettabile il rischio di una eventuale aggressione e coercizione contro l'Alleanza, determinando una totale incertezza nella mente del potenziale avversario e convincendolo che una aggressione contro la NATO non è un'opzione percorribile. La deterrenza nucleare ed il dispiegamento di forze nucleari in Europa costituisce, inoltre, un elemento indispensabile di quel vincolo che lega tutti gli Alleati tra loro ed in particolare gli Stati Uniti alla sicurezza europea. Le forze nucleari dell'Alleanza rappresentano, dunque, la garanzia suprema della sicurezza degli Alleati e assicurano l'indispensabile solidarietà e coesione all'interno dell'Alleanza medesima, ma richiedono, al contempo, anche la condivisione e la suddivisione collettiva della responsabilità nucleare. In tal senso, la presenza di armi nucleari in Europa, sul territorio di Paesi alleati non detentori di armi nucleari, è un aspetto essenziale del nuovo concetto strategico della NATO che assicura la copertura, ma anche il coinvolgimento di tutta l'Alleanza nell'ombrello nucleare NATO. L'Alleanza Atlantica - che fermamente sostiene gli sforzi per la riduzione delle armi atomiche in modo graduale e responsabile e che vede nel deterrente nucleare solo l'ultima remotissima risorsa - ha molto diminuito il proprio affidamento sulle forze nucleari mentre ha completamente rinunciato alle armi biologiche e chimiche. Dagli anni '80 ad oggi, infatti, l'Alleanza ha drasticamente ridotto il suo arsenale nucleare, in qualità e quantità, di oltre l'80 per cento. Questa riduzione è stata completata nel 1993. Le uniche armi nucleari dell'Alleanza basate a terra in Europa sono oggi rappresentate da bombe per aerei a doppia capacità, cioè convenzionale o nucleare. E' un quantitativo molto limitato conservato in un numero ridotto di siti in condizioni di massima sicurezza, senza alcuna possibilità che esse possano essere utilizzate accidentalmente o per errore. A conferma di ciò, si osserva come in tutti questi anni nelle dotazioni nucleari alleate basate a terra in Europa non si sia mai verificata una situazione di pericolo né dal punto di vista della sicurezza militare, né da quello del rischio ambientale. E' ovviamente compito dei Governi nazionali garantire la sicurezza e l'incolumità dei propri cittadini. Questi principi hanno guidato il Governo italiano assieme agli altri Paesi alleati nel determinare i criteri di monitoraggio delle condizioni di sicurezza. Conseguentemente, al di là della sicurezza intrinseca di questa tipologia di armamenti, i Governi dell'Alleanza hanno costituito un gruppo collegiale internazionale di esperti di alto livello che tratta e segue esclusivamente i problemi della sicurezza nucleare degli armamenti NATO e ne risponde direttamente ai vertici militari e politici dell'Alleanza. Inoltre, il processo di pianificazione e consultazione nucleare ed i sistemi di comando e controllo di questi armamenti assicurano il pieno coinvolgimento di tutti i Paesi alleati nel processo decisionale riguardante le armi nucleari. Le decisioni politiche sulla gestione di queste armi spettano infatti al Consiglio Atlantico nella sua collegialità, che, come è noto, delibera sulla base del criterio di unanimità. =========================================================== Replica il senatore RUSSO SPENA per dichiararsi insoddisfatto
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