bambini soldato e mercanti di armi



Mercoledi' 16 febbraio 2000 ore 18.30

Sala Biblioteca della Chiesa Valdese di Taranto
via General Messina 71

		---	Bambini soldato e mercanti di armi     ---

seminario di studio condotto da padre Pierluigi Felotti (Missionari
Saveriani di Taranto) e dal prof.Alessandro Marescotti (presidente di
PeaceLink);
interverranno l'avv.Riccado Rossano (Amnesty International di Taranto) e la
prof.ssa Mimma Dragone (Unicef di Taranto);
coordina il pastore valdese Francesco Carri


	Documentazione
Verra' presentato il nuovo dossier di PeaceLink "ARMI & GUERRA" e il
progetto di recupero dei bambini soldato sostenuto a livello nazionale
dalla Campagna Chiama L'Africa e, a livello locale, dalle associazioni
tarantine partecipanti al seminario.

	Perche' questa campagna?
L'Italia, nel periodo 1993-97, ha venduto armi leggere ed esplosivi alla
Sierra Leone per 1.600.000 dollari. Proprio in Sierra Leone, piccolo paese
dell'Africa occidentale colpito da una sanguinosa guerra civile, migliaia
di bambini, tra i 6 e i 15 anni, vengono rapiti, sequestrati e addestrati a
diventare "macchine di morte" con le armi leggere italiane.

	Quali sono gli obiettivi specifici?
L'iniziativa "Bambini soldato e mercanti di armi" di mercoledi' a Taranto
si inquadra in una mobilitazione nazionale che ha come obiettivi:
- l'approvazione della mozione parlamentare per uno STOP al commercio delle
armi leggere verso l'Africa;
- la richiesta al Ministero degli Esteri di destinare un milione e
seicentomila dollari (l'equivalente della vendita di armi ed esplosivi
italiani 1993-7) a progetti di sviluppo in Sierra Leone;
- l'appoggio a progetti di rieducazione di bambini soldato e di
ricollocamento nella vita civile dei 
militari di eserciti irregolari.

	Come raggiungerli?
Per raggiungerli, oltre ad una sensibilizzazione dell'opinione pubblica, i
promotori invitano tutte le associazioni e i cittadini sensibili a:
- far pressione sui parlamentari della zona perché firmino la mozione
presentata alla Camera e al Senato; 
- inviare lettere al Ministro Dini per destinare un milione e seicentomila
dollari (l'equivalente della vendita di armi ed esplosivi italiani 1993-7)
a progetti di sviluppo in Sierra Leone;
- far presentare e approvare ordini del giorno ai consigli comunali per uno
stop al commercio delle armi leggere in Africa.

	E a Taranto?
I partecipanti al seminario raccoglieranno firme e invieranno ai
parlamentari e al ministro Dini le richieste sopra elencate.

		Alessandro Marescotti
		http://www.peacelink.it


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