02/02 Roma: "Chiama l'Africa" per una moratoria di cinque anni sulle esportazioni italiane di armi leggere in Africa



Chiama l'Africa campagna 2000

Nell'ambito della settimana di mobilitazione nazionale del 28 gennaio - 6
febbraio



Conferenza stampa 

Mercoledì 2 febbraio 2000 Roma, Sala della Sacrestia, ore 11.00 
Camera dei Deputati, vicolo Valdina 3/a
Presentazione della mozione parlamentare 
per una moratoria di cinque anni sulle esportazioni italiane 
di armi leggere in Africa



Interverranno i parlamentari firmatari



Per gli uomini: si ricorda che per accedere alla Camera dei Deputati è
obbligatorio indossare la giacca

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Il Senato/Parlamento della Repubblica



Premesso che: l'accumulazione e la diffusione eccessiva e incontrollata di
armi portatili e di armi leggere sono diventate un problema preoccupante
per la comunità internazionale, e che tale fenomeno costituisce una
minaccia per la pace e la sicurezza e riduce le prospettive di sviluppo
sostenibile in numerose regioni del mondo; rientrano nella categoria di
armi portatili e accessori appositamente progettati per impegno militare:
mitragliatrici (comprese le mitragliatrici pesanti), pistole e
mitragliatrici, compresi i moschetti mitragliatori, fucili automatici,
fucili semiautomatici, se sviluppati e/o presentati quali modelli per le
forze armate, silenziatori. Rientrano nelle armi leggere portatili di tipo
individuale o collettivo: cannoni (compresi i cannoni automatici), obici e
mortai di calibro inferiore ai cento millimetri, lanciabombe, armi
anticarro, lanciatori senza rinculo (razzi lanciati con dispositivi da
spalla), missili anticarro e lanciatori, missili contraerei e sistemi di
difesa aerea portatili; il 19 novembre 1998 il Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite ha adottato all'unanimità una risoluzione sulla situazione
dei flussi di armi leggere verso l'Africa e al suo interno, incoraggiando
gli stati africani a legiferare in materia di detenzione e di utilizzazione
delle armi all'interno dei paesi, compresa la costituzione di meccanismi
giuridici e giudiziari per l'applicazione effettiva di questa legislazione,
e a controllare efficacemente le importazioni, le esportazioni e le
re-esportazioni di armi; e incoraggiando gli stati membri, in particolare
gli stati che fabbricano o commercializzano armi a limitare, anche
attraverso moratorie volontarie, i trasferimenti di armi suscettibili di
provocare o di prolungare conflitti armati o di aggravare le tensioni e i
conflitti esistenti in Africa; il 17 dicembre 1998 il Consiglio
dell''Unione Europea, accogliendo con favore l'adozione e la dichiarazione
di una moratoria sull'importazione, l'esportazione e la produzione di armi
leggere da parte della Comunità Economica degli Stati dell'Africa
Occidentale (ECOWAS), sottoscritta dai suoi capi di stato e di governo, ha
fatto propria la risoluzione del Consiglio di Sicurezza, in una azione
comune sul contributo dell'Unione Europea alla lotta contro l'accumulazione
e la diffusione destabilizzanti di armi portatili e di armi leggere;
l'assemblea generale delle Nazioni Unite ha affrontato i problemi derivanti
dall'accumulazione e dalla diffusioni di armi leggere adottando risoluzioni
sulle armi leggere e sul consolidamento della pace mediante provvedimenti
pratici di disarmo; il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite ha
raccomandato che gli stati si adoperino affinché venga individuato uno
strumento internazionale atto a contrastare la fabbricazione illecita e il
traffico di armi da fuoco, di loro parti e componenti e di munizioni nel
contesto di una convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità
organizzata transnazionale; l'Unione Europea, nel 1997, ha approvato un
programma di prevenzione e lotta contro il traffico illecito di armi
convenzionali ed il Consiglio dell'Unione ha adottato un codice di condotta
per l'esportazione di armi mentre l'Unione Europea ha appoggiato azioni di
smobilitazione e reinserimento di ex combattenti e di raccolta di armi nel
quadro della sua politica di aiuto umanitario, ricostruzione e aiuto allo
sviluppo



Impegna il Governo a intraprendere ogni iniziativa presso l'Unione Europea
e nell'ambito delle competenti sedi regionali e internazionali (Nazioni
Unite, OSCE, ecc.) e fra gli stati interessati volta a contrastare
l'accumulazione e la diffusione di armi leggere fino a ridurle a livello
compatibile con le esigenze di autodifesa e sicurezza dei paesi; a
dichiarare unilateralmente una moratoria volontaria di cinque anni
nell'esportazione di armi leggere verso i paesi africani, facendo proprio
l'invito di cui al numero 3 della risoluzione 1209/98 del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite; a sollecitare gli altri stati membri
dell'Unione Europea perché adottino analogo provvedimento di moratoria e
perché a livello internazionale si adotti la massima trasparenza su tale
commercio mediante la creazione di registri nazionali sulle armi leggere e
scambi periodici delle informazioni disponibili; ad appoggiare, anche
economicamente, i programmi di raccolta, neutralizzazione e distruzione di
armi in atto nel continente africano e a sostenere i programmi di
riconversione e di rieducazione nei conflitti delle persone coinvolte.

  
Chiama l'Africa 
campagna nazionale di solidarietà con i popoli africani
http://www.agora.stm.it/chiamalafrica