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Per la giornata internazionale della pace
- Subject: Per la giornata internazionale della pace
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft fuer bedrohte Voelker <info at gfbv.it>
- Date: Tue, 21 Sep 2004 17:20:27 +0200
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Per la giornata internazionale della pace
Rafforzare la società civile nelle zone di crisi
Bolzano, Berna, 21 settembre 2004
Il 21 settembre è la Giornata Internazionale per la Pace. L'ONU chiama
tutti i popoli del mondo a dedicare questa giornata alla non-violenza.
Ciononostante in tutte le zone di guerra continuano a morire civili
innocenti, tra cui molte donne e bambini. In occasione di questa
giornata, l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ricorda la
necessità di sostenere le società civili in tutto il mondo, e in
particolar modo nelle zone di guerra, affinché possano essere la base
per una ricostruzione pacifica.
I conflitti come quelli in Iraq, in Cecenia, in Sudan o in
Israele/Palestina continuano a chiedere un altissimo tributo di sangue.
Le società colpite sono segnate da violenza contro i civili, distruzione
delle infrastrutture civili e messa in fuga di intere comunità. I
diritti umani sono calpestati e le persone vengono derubate delle
condizioni di base per una vita dignitosa. Nel Sudan occidentale o in
Cecenia la violenza contro la popolazione civile ha raggiunto già da
tempo le dimensioni di un genocidio.
Bisogna contrastare questa drammatica tendenza. I gruppi locali che si
impegnano a favore dei diritti umani e della soluzione pacifica dei
conflitti devono essere particolarmente sostenuti. Sono proprio questi
gruppi che possono avere un ruolo chiave nei futuri processi
socio-politici. In questo senso, nel corso del 2004 l'APM ha sostenuto
la nascita del Foro Ceceno della Società Civile. Con lo stesso obiettivo
l'APM ha in programma la realizzazione di progetti di formazione sui
diritti umani in Afghanistan e in Kosovo.
La società civile nelle zone colpite da gravi conflitti hanno un ruolo
fondamentale nel superamento dei conflitti e nella successiva
ricostruzione di un ordine post-bellico stabile. Il rafforzamento di
questo ruolo è uno dei fattori che rendono possibile uno sviluppo
sostenibile. L'APM si appella quindi all'Europa e alla Comunità
internazionale affinché sia rafforzato il sostegno a progetti che mirano
al superamento pacifico dei conflitti da parte della società civile. Si
tratta di un compito di centrale importanza che non deve essere messo in
pericolo da miopi programmi di risparmio a breve termine. Chiediamo in
particolar modo all'Europa di contribuire all'assolvimento di questo
compito, in una prospettiva di pace per le zone in guerra.
Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040615it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030930it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030918it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030708it.html
|www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030703it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030630it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030619it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/01-2/010629it.html |
www.gfbv.it/3dossier/cecenia/020611cecenia.html
* www: www.iccnow.org | www.unhcr.ch | www.chechnya-mfa.info |
www.memo.ru | www.unimondo.org/progettocolomba/Fabcec.htm |
www.peacelink.it/cecenia/viaggio.html | www.warnews.it