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LAVORATORI DELLE MULTINAZIONALI<COORDINAMENTI SINDACALIINESISTENTI O EFFIMERI,PARLAMENTO EUROPEO DORMIENTE.>



Gentile signore Antonio FICO,
     prima cosa Le preciso come si scrive il marchio multinazionale yankee,
EXIDE,si deve pronunciare nel seguente modo, exaid.
Le riporto un significativo nonchè conclusivo passaggio di una lettera
inviata dopo un viaggio in Europa e trasmessa via internet il venerdì 30
maggio 2003 da Craig MUHLHAUSER,amministratore delegato della
multinazionale EXIDE a tutti gl'impiegati Europei e da loro stessi tradotta
in italiano,cito letteralmente:
Consiglio di fabbrica europeo

Craig Muhlhauser ha incontrato il Consiglio di fabbrica europeo al quale ha
presentato la situazione del Capitolo 11 e la l''orientamento strategico
sopra indicato.

Sono stati presentati i programmi dell'Industrial e della Transportation
così come il programma Performance Plus.

Il clima era generalmente positivo e i sindacati disposti a collaborare.

(nota personale):visti i risultati in corso c'é da che rimanere annichiliti!
In effetti dichiara che sono sulla strada per uscire dal concordato
fallimentare Statunitense(Capitolo 11)
con una posizione finanziaria consolidata per settembre 2003. Che avranno
nuovi azionisti e metà dei debiti
verranno consolidati.Un gruppo di banche porteranno denaro fresco all'
Exide.L'ufficio fiscale stà attualmente
riesaminando la futura struttura finaziaria europea.
Per ricostruire la redditività dell'Exide e triplicare il volume in termini
di vendite bisognerà eliminare perdite sulla qualità e per ridurre i costi
: Fare di più con meno .

Ora proprio richiamandomi alle parole di Craig MUHLHAUSER di <triplicare il
volume in termini di vendite e di fare di più con meno> si può iniziare a
comprendere anche lo scenario europeo nella prospettiva a breve e medio
termine.
Hanno già riassestato alcuni stabilimenti Europei per la produzione di
accumulatori STAZIONARI sostitutivi a quelli già prodotti da Casalnuovo,con
una capacità produttiva sufficiente ad aggredire i concorrenti;infatti in
Italia prevalentemente acquistiamo e vendiamo questi ultimi non più
prodotti a Casalnuovo.
Nel settore definito TRAZIONE(ad alto valore aggiunto) ovvero la produzione
di elementi accumulatori per carrelli elettrici,il programma di
riassestamento non mi risulta sia già iniziato,ed é proprio questo ultimo
settore quello al quale oramai di fatto é votato lo stabilimento di
Casalnuovo.
I capannoni affittati a Verona é vero che sottraggono lavoro a Casalnuovo
ma servono solo a montare gli elementi prodotti in fabbrica all'interno dei
cassoni di ferro dove essi devono necessariamente alloggiare in modo
specifico secondo una enorme moltitudine di tipologie che prescrivono la
grande vastità dei carrelli in circolazione particolarmente in Italia.
La funzione di Verona é quella di essere più prossima all'area geografica
Italiana che deve servire la prevalenza della clientela e perchè no anche
più equidistante dagli altri posti in Europa ove si producono gli elementi
trazione essenziali al montaggio all'interno dei cassoni di ferro.
Infatti con un programma scientemente attuato per fare entrare in crisi
Casalnuovo ed approfittando del momento di flessione sul mercato in tutta
Europa,la EXIDE ITALIA s.r.l. stà acquistando prevalentemente elementi
prodotti presso altri stabilimenti del gruppo multinazionale EXIDE e
spediti direttamente a Verona,ovvero dalla CLORIDE MOTIVE POWER abbreviato
CMP sito in Inghilterra in località denominata OVER HULTON,ed ancora in
Germania presso lo stabilimento DETA sito in località denominata BAD
LAUTERBERG.
I siti produttivi di elementi trazione in Europa della EXIDE,escluso
Casalnuovo,sono i seguenti:

Spagna in località La Cartuja,mi risulta da notizie informali che é già
oltre il 70% della sua capacità produttiva pur lavorando su ben tre turni
lavorativi,quindi non é in grado di effettuare forniture extra;

Francia in località Lille,mi risulta da notizie informali(motore di ricerca
in internet) essere stato sanzionato dalle autorità locali per inquinamento
e contingentato nella produzione,tanto che alcuni semilavorati quali le
piastre che si introducono negli elementi sono costretti ad acquistarle
altrove proprio per non superare la contingentazione al tonnellaggio
prodotto,personalmente ritengo probabile possa essere chiuso perchè si
ritrova ubicato in una posizione rispetto alla cittadina non dissimile da
quella di Casalnuovo;

Germania in località Bad Lauterberg,con un ciclo produttivo ad elevato
standard qualitativo e con un costo della mano d'opera superiore a quello
Italiano di oltre il 100%;

Inghilterra in località Over Hulton,mi risulta da notizie informali che
quasi tutti i macchinari non sono adatti per una produzione con la misura
Europea ovvero quella necessitata in Italia.

Infatti ribadisco,queste forniture a Verona vengono effettuate scientemente
ed approfittando del momento di flessione sul mercato europa,il tentativo é
quello di ridurre le maestranze di Casalnuovo all'osso a spese
dell'INPS(perchè l'età media é ben superiore ai 40 anni) e di tentare il
colpo grosso per ottenere poi un finaziamento a fondo perduto per costruire
nell'ambito del comprensorio un nuovo stabilimento con nuovi macchinari ad
alta tecnologia e produttività;le premesse legislative ci sono,ovvero
Pacchetto TREU e legge 30 già decreto BIAGI,eventuali contratti d'area
perchè in questa zona l'indice di disoccupazione é tra i più elevati
d'Italia;
i suoli pregiati ove é attualmente lo stabilimento posso essere la chiave
di volta per chiudere la partita.

Inoltre la società FENICE s.p.a.(già denominata FISIA) con sede in
provincia di Torino(di fatto controllata dal gruppo FIAT) attualmente é
locataria del 2° e 3° piano della palazzina uffici,pare sia addirittura
aspirante all'acquisto del 1° piano da noi liberato a giugno scorso,il
perchè si può evincere dal turbinio di denari che sono legati a quanto si
dovrà costruire ad Acerra,ovvero l'inceneritore;alcuni flash:
ha un nesso lo sviluppo della FENICE s.p.a. in Casalnuovo sull'area Exide?
Intrecci SOGIN S.p.A. > IMPREGILO S.p.A. ed ex FISIA PARTECIPAZIONI S.p.A.
 La stampa ha ricordato che la Sogin, investita di poteri straordinari dalla
Regione Campania, ha predisposto il piano di gestione rifiuti per l'area
napoletana e l'appalto è andato alla "Impregilo S.p.A.", un affare di 320
milioni di euro d'investimenti.
l'Assemblea Straordinaria di Impregilo S.p.A. ha deliberato la fusione per
incorporazione di Fisia Partecipazioni S.p.A. (controllata al 99,893% da
Impregilo S.p.A.) in Impregilo S.p.A in
modo che la fusione ha comportato l'assegnazione agli azionisti di Fisia
Partecipazioni S.p.A. di 4 azioni ordinarie di Impregilo S.p.A. per ogni
azione ordinaria di Fisia Partecipazioni S.p.A.

Pare che dopo le manifestazioni del vescovo e del sindaco di Acerra con
relativi assessori,si sia concesso un contentino alla costruzione
dell'inceneritore aggiungendo allo stesso dei particolari filtri ai
camini,per cui é desumibile che gli iniziali 320 milioni di ¤ saranno ben
più corposi.
Il progetto é denominato FENICE (sempre del gruppo FIAT),come l'araba che
che risorge dalle sue ceneri,devono incenerire tutti i rifiuti solidi
urbani di Napoli e provincia,é probabile che abbiano bisogno di spazio
logistico e rappresentativo non lontano da dove decideranno di costruire
l'inceneritore,e si perchè nella gara d'appalto vinta hanno anche la
facoltà di decidere in quale zona del territorio di Acerra allocarlo.
Attenzione la SOGIN é la stessa che aveva studiato che il sito per le
scorie nucleari Italiane dovesse essere Scanzano Ionico
Come vede Le ho messo molta più carne al fuoco di quanto si
aspettasse,proprio per questo motivo
sarebbe auspicabile convincere le maestranze,visto che MUHLHAUSER usa in
modo strumentale il coordinamento europeo dei lavoratori
EXIDE,l'organizzare pulman sia ad Over Hulton che a Bad Lauterberg.
Come si dice,una desiderata di miracolo materialistico,antitetico a quello
di Fatima e Lourdes dove vanno persino le vecchiette ottantenni,non a caso
il vecchio adagio recita:<aiutati che Dio ti aiuta>.
Ma l'eroina della mobilità lunga imperversa atomizzando le forze in mille
rivoli,ho la certezza tratta da storie già viste che anche molti compagni
di merende così ci vogliono,divide et impera.

Altrettanto deprecabile che non esista presso il parlamento Europeo una
commissione che controlli l'uso strumentale da parte delle multinazionali
delle singole dichiarazioni di stato di crisi lasciando spazio alla
speculazione sulla della disomogeinità legislativa e contrattuale,chi
controlla chi?
Forse che qualche gruppo presente presso il parlamento Europeo voglia
tentare di fare iscrivere all'ordine del giorno una
interrogazione,macchè,ad oggi tutto é circoscritto al foro boario
Italiota,visioni miopi?
Credo malafede,oramai troppi anni sono trascorsi da quando le
multinazionali imperversano,mai sentito parlare di gruppi di pressione che
bivaccano in forma perpetua presso il parlamento Europeo,persino PRODI una
volta é stato placcato sullo scottante argomento da un redattore della
trasmissione televisiva della RAI "REPORTER".
Ora ritengo di averLa edotta sufficientemente sia in senso specifico come
EXIDE che comprensoriale
con il neo inceneritore Acerrano e di avere connesso a queste due cose che
parrebbero piccole anche la problematica della globalizzazione con l'Europa.
C'é tanto,da richiederLe anche il suo impegno di tenermi informato sulle
tempeste che spero non siano in un bicchiera d'acqua.

Camillo COPPOLA
                          militante dello SLAI COBAS per
l'AUTORGANIZZAZIONE di Pomigliano d'Arco(Napoli)
                          dipendente impiegato metalmeccanico dello
stabilimento EXIDE di Casalnuovo di Napoli