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Intervista a Anna La Cognata, responsabile organizzativa dellarete femminista Parigi_Diverse



Con preghiera di pubblicazione,
    Valeria Savoca - Gruppo comunicazione Parigi_Diverse
Per informazioni e contatti:

Valeria Savoca , Gruppo comunicazione, cell. +39 338 1295611

Anna La Cognata, Gruppo organizzativo, cell. +39 348 0823040



Parigi, 16 novembre 2003
 Intervista a Anna La Cognata, responsabile organizzativa della rete
femminista Parigi_Diverse
A partire dalla politica di genere di cui nel Forum delle Donne del Prc è
partecipe, Anna ha sviluppato un percorso personale e politico che l'ha
portata ad assumere sempre più alte responsabilità nel movimento delle
donne. Infatti la rete femminista Parigi_Diverse è un evento che l'ha vista
protagonista nell'organizzazione così come nell'elaborazione, alla ricerca
di soluzioni pratiche (il viaggio e la permanenza a Parigi per tutte le
donne della rete che lo hanno chiesto), ma anche di proposte politiche ( ha
partecipato al gruppo di lavoro sulla precarietà e, cosa particolarmente
preziosa, al lavoro di coordinamento).
A lei dunque chiediamo un giudizio sull'esperienza della costruzione di una
rete italiana capace di spostare un centinaio circa di donne per la
giornata di Bobigny e per il Fse di Parigi.
Risposta: Con Parigi_Diverse la presenza del movimento femminista italiano
ha compiuto un salto di qualità perché per la prima volta si è presentato
sulla scena politica in modo omogeneo, senza negare le differenze che
distinguono i vari percorsi politici.
Porre la questione di genere ai Forum sociali, nelle loro varie istanze, è
molto importante, infatti dall'esperienza del Forum europeo di Firenze è
nata tra le donne del movimento l'esigenza di continuare una pratica di
genere.
Dapprima, quando si trattò di decidere  se fare o no iniziative di genere,
tutti i gruppi fiorentini nei movimenti misti preferirono restarvi, ma al
loro interno le donne non avevano alcuna visibilità.
Un salto di qualità si ebbe per l'8 marzo 2003, quando i Forum Sociali
decisero la manifestazione nazionale contro la guerra a Camp Darby, senza
tener conto delle lotte e dei progetti che come donne ci spetta di
organizzare per quella data, che ci appartiene per storia e  tradizione del
movimento operaio.
Fu un momento di grande consapevolezza per tutte noi, di fronte al mancato
riconoscimento da parte dei compagni. Si pose allora l'esigenza di aprire
un percorso di confronto col movimento come donne. Da qui è nata la rete
fiorentina. Nei mesi successivi l'esigenza di una politica di genere è
stata crescente, fino a creare i presupposti di un momento specifico delle
donne.
Domanda: Dalla rete fiorentina alla rete nazionaleŠ
Risposta: Le donne delle reti forentine avevano già proclamato l'8 marzo
giornata di pace, contro la guerra ed anche nella giornata del 16 febbraio
a Roma, nell'incontro tra reti proposto dalla Marcia Mondiale delle Donne
era emersa l'idea di un 8 marzo per la pace. Da questa convergenza tra le
proposte dei movimenti femministi nel 16 febbraio e le esigenze delle
fiorentine è nata Parigi_Diverse, rete delle reti alla quale si sono andate
aggregando altre reti, associazioni e gruppi.
D: Come avete gestito le diversità interne? Come vi siete poste nel
confronto con i movimenti misti?
R: Più facile rispondere alla seconda domanda che alla prima. Uno dei
problemi più importanti delle donne nei movimenti misti è la visibilità ed
anche a Parigi le donne hanno avuto visibilità, ma non peso.
D: Non hanno avuto peso le donne a Parigi?
R: Non è così semplice. In Parigi_Diverse la presenza qualificata deriva da
altri percorsi. Personalità e studiose hanno costruito in altre militanze,
in altre esperienze un sapere autorevole. Nei dibattiti a livello europeo
donne autorevoli sono state presenti, anche nei seminari molte donne sono
state presenti, non le italiane, penalizzate dal "patriarcato di sinistra".
Avere peso però non è la stessa cosa che avere visibilità, se per peso si
intende essere parte dei processi decisionali.
Parigi_Diverse ha pensato di costruirsi privilegiando le relazioni tra le
varie realtà.  I nostri seminari e i convegni sono momenti di elaborazione
collettiva ma anche di costruzione di pratiche di relazione, questa è la
novità che spiega il successo della rete nel confronto serrato tra
femminismi diversi.
Tra le prospettive di approfondimento, interessanti sono l'idea del
"patriarcato di sinistra" e il confronto tra femminismi.