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Proposta del Forum del teatro sul 1° maggio 2003 ( 22 )



Gran Teatro Dei Burattini
INTERNATIONAL PUPPETS GROUP

 Via Gorghetto 36   41030 Bomporto (Mo) Italy
Tel. & Fax: (+39) 059 90 99 45
http://www.lamelanet.com - lamelanet@tin.it

Art Director: prof. Pignatti Luciano

Bomporto 02 03 03
    Dal "Forum Europeo del Teatro" (Firenze 11_2002) a oggi un gruppo di
teatranti ha lavorato (in lista e "de visu") alla analisi sociale e
artistica riguardante il 1° maggio.
    Anche noi vi abbiamo partecipato attivamente.
    Il confronto collettivo ha prodotto il sottostante documento che vi
inoltriamo immaginando sia cosa gradita.
luciano



Proposta del forum del teatro sul 1° maggio 2003

    Il forum del teatro (fdt) nasce in Italia come gruppo di artisti,
intellettuali e attivisti impegnati nella realizzazione del primo Forum
Europeo del Teatro FSE-ESF2002 di Firenze.

    L'obiettivo è quello di contribuire alla costruzione e alla diffusione
di una cultura finalmente "sociale," di un patrimonio collettivo
disponibile per tutti e in grado di confrontarsi sia con le sue radici
popolari che con i problemi aperti dalla contemporaneità. Con l'intento di
realizzare una nuova lettura della realtà, attenta i bisogni e alle
speranze dell'umanità, il forum si propone di abitare tutti gli spazi e i
territori possibili, da quelli creati dai movimenti sociali a quelli di
ambito più istituzionale e formale.

    Convinto che una cultura radicata nel proprio tempo porti naturalmente
a uno scambio attivo tra le diverse forme culturali e comunicative, il
forum promuove e genera pratiche che partano dalla natura, dai bisogni, e
dalle potenzialità delle persone e delle comunità, per portarle nel teatro
e restituirle poi alle comunità rielaborate, arricchite o criticate, nella
consapevolezza che solo sviluppando la propria autonomia espressiva il
teatro potrà dialogare e confrontarsi con i paradigmi delle società che
attraversa.

    Il teatro viene qui inteso come forma di espressione viva e diretta del
corpo nel suo insieme: un corpo "sociale" che può abbattere, con un
linguaggio e una prassi condivisa, le barriere comunicative e facilitare un
cammino di apertura, un corpo che divenga strumento per l'interazione tra
le differenze in una "cultura dei popoli".

    Il forum del teatro si fa promotore di un appello e di un percorso di
lavoro a tutti rivolto e aperto per realizzare, il 1° Maggio 2003,
un'iniziativa che in tutta Europa produca, in contemporanea, azioni
teatrali e artistiche (culturali e sociali) sui territori. Una giornata di
manifestazione della "natura artistica contemporanea e in movimento", a
partire dalla riaffermazione della centralità dell'esperienza umana
(individuale e collettiva) nei processi sociali in corso e futuri. Un
progetto in rete, che coniughi prassi artistica, politica e sociale per
contribuire allo sviluppo di una cultura delle differenze e di una proposta
artistica aperta e capace di comunicare.

Una proposta per il 1° maggio

    Il maggio epico è una delle più antiche forme di teatro popolare
esistenti, e deriva dagli antichi riti primaverili di fertilità della terra.
Esso veniva celebrato in tutta Europa con varie manifestazioni, tra le
quali danze e rappresentazioni teatrali (dette "maggi," "maggiaioli" o
"cantamaggio"): i contadini e i braccianti percorrevano il paese con
esecuzioni popolaresche sacre e profane, in cui convivevano canto, musica,
danza e teatro. Spesso veniva piantato un albero nella piazza del paese
come simbolo di fertilità.

    Da questa tradizione popolare e dallo sciopero di 400.000 operai, che
negli Stati Uniti d'America, il 1° maggio 1886, chiesero a gran voce le 8
ore, derivò la scelta, deliberata dal congresso socialista del 1889, di
celebrare il 1° maggio come festa dei lavoratori.
     Il forum del teatro a partire dall'incontro con queste tradizioni e
fatti storici

invita

    tutte le individualità e i gruppi teatrali, artistici e culturali, a
generare e creare "segni" sui territori, come ponte ideale per una
relazione concreta fra le tradizioni di ieri e le pratiche di oggi, a
cavallo tra le esperienze sociali del passato e le contraddizioni aperte
nella realtà contemporanea anche dall'attivismo dei movimenti. Queste
"azioni" potranno avere luogo sia all'interno di manifestazioni collettive
nelle piazze, che nelle fabbriche con operai in lotta o abbandonate, in
spazi urbani non convenzionali o in quelli deputati all'espressione
artistica, parchi, terreni agricoli, fiumi, o in ogni altra situazione e
con ogni altra modalità che la creatività degli artisti e i bisogni dei
territori possano esprimere.
    Tutto ciò nell'ottica di una nuova costruzione del mondo che abolisca i
conflitti e la guerra come strumenti di soluzione delle controversie
sociali e tra gli stati; che permetta ovunque la libera circolazione di
tutte le persone; che dia la possibilità a ogni popolo e minoranza di avere
una terra; che rispetti i cicli biologici della natura; che valorizzi
l'acqua e tutti gli altri elementi fondanti la vita come beni essenziali
dell'esistenza.

UN ALTRO MONDO E' POSSIBILE ED E' IN COSTRUZIONE
UN ALTRO TEATRO E' POSSIBILE ED E' IN COSTRUZIONE