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appello alla tolleranza, sarebbe bello diffonderlo...



Da: "Giocondo Busico" <giocbusi@tin.it>


L'APPELLO              Una norma razzista


Noi, che amiamo l'Italia per la sua cultura, la sua bellezza e le sue
tradizioni, e che siamo legati a questo Paese anche da frequenti rapporti di
lavoro, siamo indignati dalla decisione di richiedere le impronte digitali
solo agli extracomunitari. È una norma che calpesta un fondamentale diritto
umano, quello dell'uguaglianza, e cede al vento xenofobo che attraversa
l'Occidente, facendo di ogni immigrato un potenziale criminale. Anche noi
saremo obbligati a fornire le nostre impronte: ma è a nome di tutti quelli
che non hanno voce, delle migliaia di uomini e donne che sono costretti a
fuggire dai loro Paesi, ed emigrano nella speranza di una vita più
dignitosa, che chiediamo al Parlamento e al governo italiano di fermarsi e
di cancellare una norma così odiosa. Il problema dell'immigrazione è
cruciale in tutta l'Europa. Ma non si affronta con misure emotive e
discriminatorie.

Gore Vidal scrittore Tahar Ben Jelloun scrittore Bob Wilson regista e
coreografo Zubin Mehta direttore d'orchestra Susan Sontag scrittrice Tobey
Maguire attore Luis Sepulveda scrittore Richard Lowenstein regista Luis
Bacalov compositore Myung-Whun Chung direttore d'orchestra Cherif regista
teatrale Younis Tawfik scrittore Martha Argerich pianista Joseph Kosuth
artista Mrinal Sen regista Peter Scarlet direttore di Cinemateque Francaise
Toni Thorimbert fotografo Igli Tare giocatore del Brescia Kewullay Contè
giocatore del Venezia Erjon Bogdani giocatore della Reggina Akeem Omolade
giocatore del Torino Idris Sanneh commentatore sportivo Fouad Allam docente
all'Università di Trieste, saggista Karl Potter musicista Victoria Munsey
traduttrice e membro della Chiesa Valdese Amik Kasoruho scrittore e
intellettuale Nabil Ben Salameh cantante dei Radiodervish Bintu Lo
operatrice commerciale

(31 maggio 2002)