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Re: A proposito del tuo intervento su "Torna la pena di morte in Italia?"
Per Giorgio Nobili e per tutti gli utenti della lista DIRITTIGLOBALI di
PeaceLink.
Riporto l'opinione di Giorgio Nobili e la sua documentata replica ad un
messaggio che mi era stato inviato da LAURA MALUCELLI
<injoke@infinito.it> e che io avevo solo riportato in questa lista.
Un cordiale saluto a tutti e... mi auguro che questo non sia motivo di
polemica ma per approfondimento storico.
Alessandro Marescotti
At 11.42 12/03/2002 +0100, you wrote:
>Ho ricevuto e letto il tuo intervento a proposito del tema "Torna la pena di
>morte in Italia?" che ho trovato interessante. Purtroppo, pero', nel testo
>viene ancora ripetuta una frase falsa e orribile per la quale io avevo
>inviato una precisazione che, evidentemente, o non e' stata letta, oppure e'
>stata considerata poco interessante. Infatti, ad un certo punto si legge:
>"Alcuni amici hanno suggerito che il parallelo più prossimo a quanto
>starebbe per accadere si trovi nelle leggi razziali che colpirono poche
>migliaia di ebrei in Italia, ma violarono il concetto fondamentale
>dell'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. Altri però
>notano una differenza non da poco: le leggi razziali almeno non fecero
>morti."
>Allora o siete in malafede, o NON conoscete la storia, e questo e' veramente
>gravissimo. Le leggi razziali promulgate in Italia nel 1938, NON colpirono
>pochi ebrei, bensi' TUTTI quelli che vennero scovati dai fascisti in tutta
>Italia: uomini, donne, bambini, vecchi vennero avviati verso i campi di
>concentramento e, la', la stragrande maggioranza venne UCCISA. Affermare che
>le leggi razziali non fecero morti e' una grossolana e orribile menzogna!!!
>E, se non credete a me, andatevi a leggere un libretto, recentemente
>ripubblicato da Einaudi, dal titolo "16 ottobre 1943" di Giacomo
>Debenedetti. Compratelo (costa 7,23 Euro), leggetelo e SMETTETELA DI DIRE
>BUGIE OFFENSIVE SIA DELLA STORIA, SIA DI TUTTI QUEI POVERI DISGRAZIATI CHE
>VENNERO UCCISI!!!
>Giorgio Nobili
>Da: LAURA MALUCELLI <injoke@infinito.it>
>Data: Ven Mar 08, 2002 12:51:01 AM Europe/Rome
>A: injoke@infinito.it
>Oggetto:
>
>L'ambasciatore degli USA presso l'Unione Europea ordina a tutti i
>paesi europei - Italia compresa - di cambiare le loro costituzioni in
>modo da permettere agli Stati Uniti di prelevare cittadini nostri o
>ospiti nel nostro paese, anche per semplici reati di opinione, per
>portarli davanti a tribunali militari che li metteranno a morte in
>processi segreti e senza bisogno di prove. È esagerato parlare della
>fine sia dell'indipendenza nazionale, sia dello Stato di diritto?
>
>Miguel Martinez
>26 novembre 2001
>
>La stampa italiana è spesso accusata di prestare attenzione solo ai
>fatti che riguardano direttamente il nostro paese.
>
>Falso. Il 23 novembre, ad esempio, i nostri telegiornali ci hanno
>dato una notizia clamorosa: su una brulla collina vicino a Kabul, in
>quel paese infinitamente lontano che è l'Afghanistan, un bambino
>aveva fatto volare un aquilone.
>
>Tanto era importante questa notizia che, per farle posto, ne è stata
>omessa un'altra: pare che dovremo cambiare costituzione, abolendo lo
>Stato di diritto e la sovranità nazionale e reintroducendo per
>giunta, e in maniera nemmeno troppo indiretta, la pena di morte.
>
>Certo, per gli italiani sarà più importante conoscere lo stato
>attuale di una splendida e antica arte dell'Asia Centrale, ma almeno
>un piccolo riferimento al destino che ci attende lo potevano fare i
>telegiornali.
>
>E invece no. La notizia bisogna andarla a scovare in un articolo di
>Lucio Manisco sul Manifesto (1).
>
>Prima che qualcuno dica, "ah, i soliti comunisti", ricordo ai lettori
>la regola d'oro: quando si tratta di notizie, la domanda fondamentale
>non è se sono comuniste o fasciste, ma se sono vere o false.
>
>Come abbiamo visto, gli Stati Uniti hanno emanato una "direttiva"
><<http://www.kelebekler.com/occ/liber.htm>http://www.kelebekler.com/occ/liber.htm>
>
>che permette loro di prelevare cittadini di altri paesi, anche solo
>accusati di sostegno ideologico ("associativo" e non attivo)
>al "terrorismo", di processarli in segreto davanti a un tribunale
>militare senza difesa, senza prove e senza diritto di appello e
>condannarli a morte.
>
>Se non lo sapevate, chiedete ai telegiornali italiani perché non ne
>hanno parlato: sulla stampa USA è in corso un dibattito acceso su
>questa direttiva, che affossa l'intera cultura americana della
>libertà.
>
>Quando si tratta di un paese del Terzo Mondo, gli Stati Uniti
>o "preleveranno" direttamente i giustiziandi, oppure se li faranno
>consegnare previo bombardamento. Nel caso dell'Europa, intendono
>invece farseli consegnare direttamente dai governi.
>
>Però c'è un problema: nei paesi dell'Unione Europea non esiste la
>pena di morte, per cui diventa impossibile l'estradizione. Inoltre, i
>paesi europei non ammettono l'esistenza di reati politici o di idee.
>Non parliamo poi del fatto che gli eventuali estradati subiranno
>processi che non hanno nulla a che fare con la nozione europea di
>diritto.
>
>La costituzione italiana, ad esempio, vieta la pena di morte
>all'articolo 27, mentre gli articoli 10 e 26 vietano l'estradizione
>di cittadini stranieri e italiani per reati politici.
>
>Come risolvere la faccenda? Lo spiega il banchiere Rockwell Schnabel,
><<http://www.useu.be/about%20the%20embassy/ambassador/index.html>http://www.useu.be/about%20the%20embassy/ambassador/index.html>
>
>già presidente della Trident Capital, appena nominato ambasciatore
>degli Stati Uniti presso l'Unione Europea.
>
>Ecco le istruzioni che Schnabel - in un'intervista concessa al
>settimanale European Voice(2) - dà all'Europa:
>"Diversi paesi hanno leggi diverse, alcuni di questi paesi dovranno
>cambiare le cose, comprese le loro costituzioni. Ma c'è già un
>accordo di massima sulla necessità di procedere in questa direzione".
>
>Cambiare la costituzione?
>Cambiare la costituzione in modo da permettere a uno Stato straniero
>di portar via cittadini nostri o ospiti nel nostro paese, anche in
>base semplicemente alle loro idee, consegnarli a tribunali militari
>che li metteranno a morte in processi segreti e senza bisogno di
>prove?
>
>Non è in ballo solo la modifica di alcuni articoli, comunque
>preziosi, della nostra costituzione. Stiamo parlano dell'abolizione
>della sovranità nazionale e dello Stato di diritto. Che poi la cosa
>possa riguardare - al momento - solo "pochi arabi" o "sovversivi" non
>ha importanza. Alcuni amici hanno suggerito che il parallelo più
>prossimo a quanto starebbe per accadere sia trovi nelle leggi
>razziali che colpirono poche migliaia di ebrei in Italia, ma
>violarono il concetto fondamentale dell'uguaglianza di tutti i
>cittadini di fronte alla legge. Altri però notano una differenza non
>da poco: le leggi razziali almeno non fecero morti. Per cui
>suggeriscono un parallelo con le deportazioni degli ebrei verso
>uno "Stato straniero amico" nel 1943. Purtroppo non so se tali
>deportazioni siano avvenute nel contesto di qualche norma giuridica -
>e in tal caso il parallelo sarebbe molto indovinato - oppure per
>semplice arbitrio delle forze occupanti.
>
>Schnabel ha ordinato di modificare le stesse costituzioni: non si
>tratterà quindi semplicemente di un'operazione sporca dei servizi
>segreti, né di una losca escamotage giuridica, ma di nuove regole che
>si potranno applicare in qualunque situazione futura.
>
>Per questo motivo, non è un'esagerazione prevedere che la modifica
>costituzionale - qualunque forma assumi - dovrà significare
>l'abolizione della Repubblica Italiana, intesa sia come repubblica,
>sia come Italia.
>
>Forse mi sbaglio, ma ho l'impressione che questa notizia sia
>importante per i telespettatori italiani almeno quanto gli aquiloni
>sopra Kabul.
>
>Chissà se la vorrà commentare il presidente che ci ha invitati a
>mettere un "tricolore in ogni casa".
>
>La faccenda supera - o dovrebbe superare - le divisioni tra destra e
>sinistra: un fatto di questa portata dovrebbe suscitare lo sdegno di
>un partito che si chiama Forza Italia o di un altro che si chiama
>Alleanza Nazionale. Dovrebbe poi far insorgere i Democratici di
>Sinistra, gli eredi di una sinistra che ha da sempre esaltato la
>Costituzione "democratica e nata dalla Resistenza".
>Potrebbe quantomeno incuriosire i giuristi o le molte associazioni
>che si occupano di diritti umani a vario titolo, o i movimenti che in
>passato hanno sostenuto meritorie campagne contro la pena di morte.
>
>Oppure è possibile che abbia ragione Schnabel quando dice che " c'è
>già un accordo di massima sulla necessità di procedere in questa
>direzione"?
>
>Note
>(1) Lucio Manisco: "Condanna a morte per delega: gli USA chiedono
>all'Europa di reintrodurre la pena capitale per i sospetti di
>terrorismo", Il Manifesto 23.11.01.
>(2) La fonte dell'intervista di Schnabel, erroneamente identificata
>da Il Manifesto come European News, è European Voice del 15-21
>novembre 2001 (European Voice, rue Montoyerstraat 17-19, 1000
>Bruxelles; telefono 0032-2-5409090).
>
>Fonte:
><<http://www.kelebekler.com/occ/costituz.htm#1>http://www.kelebekler.com/occ/costituz.htm#1>
>