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Chiesa Bolognese e Migranti



Salve a tutt*,
invio e segnalo i seguenti testi:

  1. Comunicato di p. Angelo Cavagna, presidente GAVCI,
     (http://www.peacelink.it/users/gavci) sulla Nota del Card. Biffi
  2. Iniziativa Caritas Bolognese "Immigrazione oggi: le ragioni degli
     interventi del Card. Giacomo Biffi" del 24/10 con Don Giovanni Nicolini
  3. Lettera aperta di Domenico Manaresi a Don Giovanni Nicolini
  4. Comunicato della Comunità San Paolo di Roma
     http://www.peacelink.it/webgate/pace/msg00820.html

con una considerazione ed una proposta.
Finalmente anche nel mondo cattolico bolognese si sentono chiare alcuni
voci di dissenso nel dibattito suscitato dalla nota pastorale del Card
Biffi. Ritengo ciò importante per due motivi:

  1. E' rappresentativo un quadro più complesso di posizioni e punti di vista
     in una città come Bologna, che viceversa, sembrava schiacciata sulle
     posizioni del suo cardinale o come tale, e probabilmente non a caso,
     è stata rappresentata in un momento politico importante del nostro paese
  2. E' una risposta nel merito, dal punto di teologico e quindi per certi
     versi riportandolo nel giusto ambito, ad una presa di posizione però
     pubblica che ha oggettivamente travalicato i confini della
     semplice nota pastorale (lo dimostrano i toni differenti tra quel
     testo e le considerazioni rilasciate a mezzo stampa) per diventare
     proposta politica e come tale è stata avvallata e discussa oltre
     i confini locali in pezzi importanti della mondo sociale e politico.

Tutto questo ha, però, anche un possibile limite. Rischia di polarizzare il
tema "immigrati" come contrapposizione tra due confessioni, tra
identitarismi religiosi, tra le altre cose con toni e considerazioni che di
ecumenico hanno ben poco. Ed invece si tratta di cogliere una complessità
più profonda, che necessità anche un punto di vista laico, per inquadrare
sostanzialmente il fenomeno "migrante" come un prodotto dell'attuale
modello di sviluppo occidentale, con il quale si sta imponendo una
globalizzazione dei mercati e delle dinamiche competitive su tutto il
pianeta e che, in questo senso, ha ben poco di arginabile o incanalabile in
scelte politiche così evidentemente esclusive ed ideologiche (prima ancora
che moralmente lecite) di controllo e selezione alle nostre frontiere

Posto quindi il problema dell'effettiva validità di una simile proposta la
domanda seguente diventa "a vantaggio di chi?". In un momento nel quale,
sotto le spinte più diverse e con preoccupanti segnali di intolleranza
sociale di stampo razzista, è evidente un arretramento anche della società
giuridica come argine ultimo alle spinte più antidemocratiche (vedi Centri
di Detenzione Temporanea o CPT), è più che legittimo porre il dubbio che,
al di là della volontà di sollevare un problema che anche inevaso diventa
pericoloso, simili dibattiti, così impostati, diventino un muro
invalicabile all'intergrazione nella cultura del rispetto e della
tolleranza laddove, invece, rischiano di ingenerare un dibattito di
semplice contrapposizione identitaria, argomentazione demagogica per certi
amministratori locali che hanno dimostrato di voler intendere il problema
"immigrati" solo come questione di ordine pubblico, humus ideologico di
atti ben più gravi di intimidazioni e violenze.

Per scongiurare tutto questo e dimostrare con una proposta concreta e di
estrema dignità umana che accogliere si può e si deve, non come semplice
atto di solidarietà, ma come contributo reale ai principi di libertà,
democrazia e rispetto delle differenze, domani, 25 Ottobre, farà tappa a
Bologna la "Carovana dei diritti" per chiedere:
- permessi di soggiorno per tutti
- diritti sociali e di cittadinanza per gli immigrati
- la chiusura dei centri di detenzione per immigrati

ad accoglierli in piazza maggiore:

  http://www.contropiani2000.org/informazione/volantini/carovana_immigrati.htm

vi saranno persone diverse provenienti da esperienze importanti nell'ambito
della vita pubblica sociale e politica della città e non solo (è prevista
anche la presenza di Don Vitaliano della Sala), per discutere con loro e
affrontare insieme alla città le questioni importanti che porteranno
all'attenzione di tutt*.

Io spero che, nella discussione di questa sera organizzato dalla Caritas,
ci sia spazio anche per questi punti di vista, come volontà di affrontare
un questione importante che riguarda la vita di milioni di persone in tutta
Europa e che necessità dello sforzo di tutt* per trasformarsi in un
opportunità di progresso civile piuttosto che in una scelta di chiusura a
suo modo anacronistica.

Cordialmente. Marco Trotta.



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From: "G.A.V.C.I. - Segreteria Nazionale" <gavci@iperbole.bologna.it>
Subject: Comunicato Stampa
Date: Tue, 24 Oct 2000 10:51:03 +0200

CHIESA, STATO E MUSULMANI
NELLA NOTA DEL VESCOVO CARD. BIFFI

 Sollecitato da vari a intervenire, mi sono sempre rifiutato. Ora
che ho trovato il tempo di leggere la nota integralmente fino alla
virgola, dico modestamente cosa penso.
La trovo ottima nel complesso. Non condivido nella sostanza il
capitolo III sulla immigrazione. Mi sembra inammissibile ridurre
l'Islam alla sua componente fondamentalista e mi sembra ingiusto
chiedere allo Stato di discriminare l'accoglienza ai musulmani
rispetto ai cristiani.
I pericoli che il card. Biffi paventa sono reali, non immaginari;
ma il rimedio è un altro. Come i barbari erano un pericolo per i
romani, ma il rimedio sarebbe stato che i romani la smettessero
di gozzovigliare e rapinare il mondo intero a proprio vantaggio,
così il rimedio oggi è che i paesi cristiani si convertano dal
paganesimo dilagante, si rafforzino nella fede e nelle virtù
evangeliche.
 Chiedere reciprocità ai paesi musulmani è giusto. Ma non
possiamo negare la libertà religiosa a loro perchè alcuni di essi
la negano a noi. Il Vangelo dice di porgere l'altra guancia, non di
restituire lo schiaffo. Ciò non è detto espressamente dal card.
Biffi, ma il senso sembra essere tale; così si rischia di fomentare
il fondamentalisno e il razzismo, anzichè spegnerlo, come pare
stia già avvenendo.

p. Angelo Cavagna
Bologna 24 ottobre 2000
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From: "Caritas Diocesana di Bologna" <cdbosegr@iperbole.bologna.it>
Subject: CS Nicolini interviene su Immigrazione
Date: Mon, 23 Oct 2000 14:36:43 +0200

-  COMUNICATO STAMPA -



IMMIGRAZIONE: INCONTRO CON DON NICOLINI

Martedì 24 ottobre presso l'Oratorio San Filippo Neri, Via Manzoni, 5 -
Bologna, alle ore 20,30 conferenza di don Nicolini sul tema "Immigrazione
oggi: le ragioni degli interventi del Card. Giacomo Biffi.

L'immigrazione che interessa il nostro paese sta ponendo domande nuove cui
siamo impegnati a rispondere.
L'importanza del tema ed il bisogno di approfondirlo e di affrontarlo
adeguatamente risultano ancor più evidenti dopo le recenti riflessioni in
materia del Card. Biffi
Caritas diocesana ed Azione Cattolica di Bologna hanno chiesto a don
Giovanni Nicolini, Vicario Episcopale per la carità e direttore della
Caritas diocesana, un approfondimento sul tema a partire dal suo
osservatorio privilegiato.

Bologna, 23 ottobre 2000




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 Caritas di Bologna - via Fossalta, 4 - 40125 Bologna (It)
     tel  +39.051.267972          fax +39.051.238834
     http://www.comune.bologna.it/iperbole/cdbosegr
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From: Domenico Manaresi <bon4084@iperbole.bologna.it>
Subject: A DON GIOVANNI NICOLINI - LETTERA APERTA
Date: Tue, 24 Oct 2000 12:15:05 +0200

INVIO PER CONOSCENZA QUI DI SEGUITO E IN ATTACHMENT
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Dott. Domenico Manaresi

LETTERA APERTA
Bologna, martedì 24 ottobre 2000

PER DON GIOVANNI NICOLINI

Caro don Giovanni,
   questa sera all'Oratorio San Filippo Neri, via Manzoni, 5 svolgerai
(come ci informa "Avvenire - Bologna sette") la "riflessione" sul tema
"Immigrazione oggi: le ragioni degli interventi del cardinale Giacomo
Biffi".
Come ti hanno chiesto Azione cattolica e Caritas diocesana, tu ci
aiuterai ad approfondire questo tema partendo dal tuo osservatorio
privilegiato di vicario episcopale per la Carità e di Direttore della
Caritas diocesana.
Ti confesso che ho qualche difficoltà a recepire appieno le "ragioni"
del tema in oggetto.
Sono comunque certo che questa sera tu potrai aiutarmi a comprendere le
parole del nostro Vescovo Giacomo Biffi anche alla luce di questi due
versetti del Vecchio Testamento:

"Quando un forestiero dimorerà presso di voi nel vostro paese, non gli
farete torto.
Il forestiero dimorante fra di voi lo tratterete come colui che è nato
fra di voi; tu l'amerai come te stesso perché anche voi siete stati
forestieri nel paese d'Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio."
(Levitico 19, 33 - 34)

Ti sarò poi molto grato se potrai darmi chiarimenti circa il cosiddetto
"PRINCIPIO DI RECIPROCITÀ", "principio" che il nostro Episcopo Giacomo
ha più volte citato (e la TV lo ha ripetutamente riportato).
Mi piacerebbe molto sapere se tale principio si evince dalle Scritture,
e - in caso affermativo - gradirei conoscere in quali brani del Nuovo
Testamento.
Ti ringrazio per le spiegazioni che vorrai dare non solo a me ma ai
tanti che si pongono questi interrogativi, forse banali, dovuti forse a
scarsa frequentazione delle Scritture.
Ancora molte grazie in anticipo, a presto e ... buon lavoro!
Domenico Manaresi

Mittente. Domenico Manaresi - via Gubellini, 6 - 40141 Bologna
Tel&Fax: 051-6233923 - e-mail <bon4084@iperbole.bologna.it>


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Mi scuso con coloro che  gia' conoscono  questo testo, e con tutti
per l'arbitrio che mi prendo nel mandarvi questo tipo di documenti.
Domenico Manaresi
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Con la solita nota: chi desidera essere depennato da questa
mailing list me ne dia un cenno, possibilmente  con gentilezza.
Domenico Manaresi
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Mittente:
Domenico Manaresi
Via P.Gubellini, 6
40141 Bologna BO
Italy
Tel&fax (+39)051/6233923
e-mail: bon4084@iperbole.bologna.it


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