[Diritti] Record storico di 120 milioni di rifugiati. Oggi Giornata Mondiale del Rifugiato, iniziative a Roma e a Padova



Il numero delle persone in fuga nel mondo sono quest’anno 120 milioni, nuova cifra record.

È la conseguenza del mancato mantenimento della pace e dell’assenza di sicurezza in tantissimi Paesi. È quanto emerge dal nuovo rapporto Global Trends dell’Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, diffuso alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato. In un comunicato, l’Unhcr sottolinea che “nonostante una narrativa dai toni spesso emergenziali e che tende a sovrastimare la portata reale dei flussi verso l’Italia e l’Europa, il 75% dei rifugiati viene accolto nei Paesi a basso e medio reddito. Lo scorso anno, sono state poco meno di 160mila le persone sbarcate sulle coste italiane”.

Le celebrazioni della Giornata si aprono oggi con un evento in programma alle 16.30 presso il Campus Luiss di viale Pola 12 a Roma. Parteciperanno persone rifugiate, rappresentanti delle istituzioni, esponenti del settore privato e della società civile. Al discorso di apertura del card. Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei.

(Fonte: Sir)


Per avvicinare la cittadinanza al tema del diritto d’asilo e dell’accoglienza delle persone rifugiate, ma soprattutto per favorire opportunità di scambio, incontro e riflessione, il Sistema Accoglienza e Integrazione del Comune di Padova, in collaborazione con Popoli Insieme, invita la cittadinanza a celebrare la "Giornata Mondiale del Rifugiato" giovedì 20 giugno 2024 a partire dalle 18,30, presso il Parco della Musica, in via del Pescarotto, 9.


Chi è un rifugiato?

A definire questo status è l’articolo 1A della Convenzione di Ginevra del 1951. Qui leggiamo che il rifugiato è colui “che temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non avendo cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di tali avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra”.


Giornata Mondiale del Rifugiato 2024: le crescenti crisi umanitarie

20 giugno 2024 - La Giornata Mondiale del Rifugiati di quest'anno si celebra in un momento di crescente crisi umanitaria, con 120 milioni di persone sfollate a causa di guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani. Questo numero rappresenta un record storico e sottolinea l'urgente necessità di un'azione collettiva per sostenere i rifugiati e le comunità che li accolgono.

La xenofobia

Oltre alle enormi sfide legate agli spostamenti forzati, i rifugiati si trovano ad affrontare numerose difficoltà nei paesi di accoglienza. Tra le principali problematiche figurano l'accesso a servizi essenziali come istruzione, assistenza sanitaria e alloggio, la discriminazione e la xenofobia, e le difficoltà nel trovare un lavoro dignitoso.

Un appello alla solidarietà e alla responsabilità condivisa

Nel contesto di questa crisi globale, la Giornata Mondiale del Rifugiati 2024 richiama l'attenzione sulla necessità di una risposta internazionale più solida e concertata. La Giornata di oggi sottolinea l'importanza di riconoscere il diritto fondamentale dei rifugiati alla protezione e all'assistenza, e la responsabilità condivisa di tutti gli Stati e di tutti gli individui nel sostenerli.

Cosa possiamo fare per aiutare?

Esistono numerosi modi per contribuire a migliorare la vita dei rifugiati e delle loro comunità. Innanzitutto, è fondamentale sensibilizzare l'opinione pubblica sulle sfide che i rifugiati affrontano quotidianamente. Questo può essere fatto attraverso la partecipazione a eventi di sensibilizzazione, la diffusione di informazioni sui social media o il sostegno a organizzazioni umanitarie che operano sul campo.

È possibile offrire supporto concreto ai rifugiati attraverso donazioni a organizzazioni umanitarie, il volontariato in progetti di accoglienza e integrazione, o anche semplicemente offrendo amicizia e supporto morale. Ma, oltre all'impegno degli individui, occorre quello degli Stati che dovrebbero ridurre le spese militari, ridurre i conflitti e investire nella pace, nella cooperazione internazionale e nell'accoglienza.

È importante fare pressione sui governi affinché adottino politiche più accoglienti e inclusive nei confronti dei rifugiati, promuovendo il rispetto dei loro diritti e garantendo loro l'accesso a servizi essenziali e opportunità di integrazione.

Insieme, possiamo fare la differenza

La Giornata Mondiale del Rifugiati è un'occasione per ricordare che ogni rifugiato è un individuo con una storia, dei sogni e delle speranze. Condividendo la responsabilità di proteggerli e supportarli, possiamo costruire un mondo più giusto e solidale per tutti.

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Articolo generato con l'assistenza di Perplexity e di Gemini su prompt e revisione finale di Alessandro Marescotti