[Diritti] Il Ministero degli Esteri cinese: "Il caso Assange è uno specchio dell'ipocrisia degli Stati Uniti e del Regno Unito in materia di 'libertà di stampa'"



Conferenza stampa del portavoce del Ministro degli Esteri cinese, Wang Wenbin, a Pechino IERI, il 20 giugno 2022, ore 20:50.

Domanda di un giornalista della TV cinese: "È stato reso noto che il 17 giugno la ministra degli Interni del Regno Unito ha approvato l'estradizione negli Stati Uniti di Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks. Wikileaks ha dichiarato in un comunicato che Assange è un 'giornalista ed editore' che 'viene punito per aver fatto il suo lavoro'. Ha qualche commento in merito?"


Wang Wenbin: "Abbiamo preso nota della notizia. Wikileaks, fondata da Julian Assange, ha pubblicato un gran numero di documenti sulle guerre lanciate dagli Stati Uniti in Afghanistan e in Iraq e ha rivelato fatti sulle operazioni di cyber hacking della CIA. Negli ultimi dieci anni, il governo statunitense ha risposto a queste pubblicazioni:

-- INVENTANDO accuse contro Assange, tra cui la violenza sessuale, lo spionaggio e l'uso improprio di mezzi informatici, e

-- PERSEGUITANDOLO attraverso la sorveglianza segreta, la caccia planetaria, gli intrallazzi occulti, ecc., con l'unico scopo di metterlo dietro le sbarre. 

Il Regno Unito non ha risparmiato gli sforzi per assistere gli Stati Uniti nell'arrestare e nel condannare all'estradizione Julian Assange e ha trattato il caso con la massima velocità.

Tutto ciò mette in piena luce la fedeltà del Regno Unito alla sua relazione speciale con gli Stati Uniti e sottolinea il fatto che Stati Uniti e Regno Unito hanno lavorato fianco a fianco per portare avanti una repressione transnazionale contro un determinato individuo. 

Il caso di Julian Assange è uno specchio. Riflette l'ipocrisia degli Stati Uniti e del Regno Unito in materia di "libertà di stampa": le persone sono libere di denunciare altri Paesi, ma sono soggette a pene severe se denunciano gli Stati Uniti, il Regno Unito e i loro alleati; le persone sono trattate come eroi se denunciano altri Paesi ma come criminali se denunciano gli Stati Uniti, il Regno Unito e i loro partner. Se altri Paesi chiedono responsabilità agli esponenti dei mass media, ciò equivale a "persecuzione politica", mentre se gli Stati Uniti e il Regno Unito reprimono un esponente dei mass media, ciò significa semplicemente "agire in conformità con la legge". 

Tutti gli occhi sono puntati sulle condizioni dei diritti umani di Assange e su ciò che gli potrebbe accadere.

Speriamo e crediamo che alla fine prevarranno l'equità e la giustizia. L'egemonia e l'abuso di potere non dureranno di certo per sempre."

Fonte: http://us.china-embassy.gov.cn/eng/lcbt/wjbfyrbt/202206/t20220620_10706597.htm


La presa di posizione della Federazione Nazionale Stampa Italiana

Per il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, «la decisione del governo di Londra di consentire l'estradizione di Julian Assange negli Usa è un attacco alla libertà di informare. Assange, che negli Stati Uniti rischia fino a 175 anni di carcere, ha semplicemente divulgato documenti relativi a questioni di grande interesse pubblico. È grave che la ministra dell'Interno britannica Priti Patel non ne abbia tenuto conto. La sua decisione - conclude Lorusso - rappresenta un precedente pericoloso e poco edificante per qualsiasi Paese che si professi democratico». https://www.fnsi.it/assange-londra-ordina-lestradizione-negli-usa

Per maggiori informazioni sulla vicenda di Julian Assange https://europa.today.it/attualita/wikileaks-assange-usa-storia.html


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