[Diritti] Un parto doloroso lungo più di mille anni







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 Un parto doloroso lungo più di mille anni
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Le prime assise, che affiancavano il sovrano nella gestione dello Stato un migliaio di anni fa, erano composte da notabili delle varie caste. L'entrata in carica dei membri era dovuto agli eventi, alle situazioni contingenti, mancando sia un preciso metodo selettivo sia una scadenza del mandato che di tanto in tanto permettesse un ricambio. L'evoluzione culturale, politica e sociale, ci ha condotto lentamente alle moderne sedi del POTERE LEGISLATIVO, in cui, trascorso un certo tempo, i membri, qualsiasi cosa stiano facendo, s'alzano in piedi e se ne tornano alle loro case, venendo sostituiti da altri in base ad elezioni popolari. Oggi, se ad uno o più membri in carica nel POTERE LEGISLATIVO, venisse in mente di rimanervi interrompendo la successione, può darsi pure che molti (palesemente rimasti sudditi) lascerebbero correre, non rendendosi conto di cosa ciò significherebbe, ma i più (divenuti cittadini) non rimarrebbero in silenzio, esigendo le immediate dimissioni di quei prepot
enti.

Tanto per interrogarci la coscienza, voi come vi porreste? Pensateci.

E dopo che ci avete pensato almeno un tanto, gradite prendere in considerazione il fatto che tanto il POTERE ESECUTIVO quanto il POTERE GIUDIZIARIO sono ancora quasi del tutto al di fuori della civile, democratica e pacifica regola del mandato temporaneo. Chi vi entra vi rimane come un sovrano e come un sovrano regna per l'intera sua vita, come un sovrano dispone dei suoi sudditi, come un sovrano la passa liscia qualsiasi atrocità faccia e pur quando arriva alla pensione non torna ad essere una persona comune, pari ad ogni altra, bensì diviene un sovrano a riposo, con emolumenti e riconoscimenti da sovrano ben diversi da ciò di cui godono i sudditi. E' indegno dei nostri tempi, di tempi in cui per altro tutti paiono adorare la democrazia ed abbiamo finalmente tutto quanto abbisogna per informarci e riflettere autonomamente.

I pubblici impieghi non sono semplici posti di lavoro. I pubblici impieghi costituiscono niente meno che il POTERE ESECUTIVO ed il POTERE GIUDIZIARIO. Non possono essere assegnati a vita. Il potere non può rimanere in mano sempre alle stesse persone. Se in tutti questi secoli il POTERE LEGISLATIVO ci ha deluso ed ancor più ci ha affranto negli ultimi decenni, nei quali l'intenzione democratica è stata affermata fino alla nausea, lo si deve esattamente al fatto che tanto il POTERE ESECUTIVO quanto il POTERE GIUDIZIARIO sono rimasti come mille anni fa erano le prime assise agli albori della civiltà: in mano a sempre gli stessi per l'intera loro vita ed a volte dinastia.

Il mio è certo un pensiero espresso con scarsa capacità, la mia ricostruzione è totalmente approssimativa, ma com'è che a nessuno emerito esperto, professionista, scienziato e specialista (strapagato appunto per ricercare, capire, spiegare, divulgare e far evolvere) è mai venuto in mente di effettuare un adeguato studio storico, politico, filosofico sul legame esistente e fondamentale tra il MANDATO TEMPORANEO e ciò che, trattata oggi con così tanta superficialità, viene chiamata DEMOCRAZIA?


Danilo D'Antonio
339 5014947

civilmente, legalmente, pacificamente,
avviamo una armonica rotazione sociale:

http://hyperlinker.com/ars/

prima d'ogni altro passo, d'ogni altra perorazione,
si renda democratico l'intero pubblico apparato