Re: [Diritti] R: R: Non ho mai visto un vigile urbano romano passare dalla cassa del bar in cui ha fatto colazione/pranzo. Per la cena non so, non entro nei bar.



Scagliarsi così contro una intera categoria ha un sapore fascista, oltre che essere manifestazione di idiozia. Potresti fare lo stesso discorso per tutte le categorie e per il popolo italiano in generale, corrotto, rozzo, ignorante, truffatore dal portantino, al bidello, all'idraulico, all'avvocato, al medico, al commerciante...I politici manco a parlarne. Quello che succede a Roma con i vigili e più in generale con i dipendenti comunali è un preciso disegno politico che punta alla distruzione del ruolo dello Stato. Dobbiamo decidere che tipo di Italia vogliamo, non beccarci tra noi come i capponi di Renzo mentre li portano a scannare

Il 07/Gen/2015 17:00 "cristina veronesi" <chveronesi at yahoo.it> ha scritto:

Non desidero ricevere farneticazioni simili.
Stop sending.--------------------------------------------
Mer 7/1/15, m.fabbro at libero.it <m.fabbro at libero.it> ha scritto:

 Oggetto: [Diritti] R: Non ho mai visto un vigile urbano romano passare dalla cassa del bar in cui ha fatto colazione/pranzo. Per la cena non so, non entro nei bar.
 A: dirittiglobali at peacelink.it
 Data: Mercoledì 7 gennaio 2015, 16:42

 per cortesia non desidero
 ricevere più le sue mail

 grazie
 mv

 ----Messaggio originale----
 Da: eles515 at live.com
 Data: 05/01/2015 11.10
 A:
 Ogg: [Diritti] Non ho mai visto un vigile urbano romano
 passare dalla cassa del bar in cui ha fatto
 colazione/pranzo. Per la cena non so, non entro nei bar.

 -->
 http://comune-info.net/2015/01/veleno-ovvero-cio-penso-dei-vigili-urbani-romani/

 Veleno.
 Ciò che penso dei vigili urbani
 Rotafixa
 | 4 gennaio 2015
 |di  Rotafixa


 [Mi rendo conto che è
 come sparare su un morto. Ma se potessi, riporterei questo
 morto in vita per strangolarlo con le mie mani. E mi
 sono cresciuto come pacifista: perché sono romano di
 adolescenza sicula, quindi con la coscienza di cosa è
 veder o saper cos’è morire ammazzati, che fossero
 trovati i cadaveri o no]
 – Non ho mai visto un vigile urbano romano passare
 dalla cassa del bar in cui ha fatto colazione/pranzo. Per la
 cena non so, non entro nei bar.
 – Le rare volte che mi rivolgo, per disperazione stradale,
 a una pattuglia di vigili urbani romani, non esiste
 alternativa: mi prendono per il culo. La mia prima voglia è
 di prenderli a cazzotti. Non si fa e non mi dovrebbe andare,
 ma l’istinto è quello.
 – Il periodo sopra si ripete con una regolarità
 imbarazzante. Pluridecennale.
 – Pare che la categoria sia sana. Dalle mie osservazioni
 romane non appare. A ogni azione in cui vengono
 coinvolti al di là delle cose di strada, risponde
 un’eguale reazione mazzettesca. A questa regola ho visto,
 in 51 (meno, diciamo, 13) anni nessuna eccezione. Nessuna,
 mai. per capire che dico cercate la voce “stecca” sulla
 pagina romanesca di Wikipedia.
 – Uno degli ultimi esempi di mafiosità: a ottobre un
 corriere in bici fu fatto cadere, volontariamente e con una
 macchina di servizio, su via Labicana da un ufficiale (non
 un soldatino) dei vigili, che lo strinse sul cordolo
 facendolo cadere. 4 punti alla mano sinistra. Le pattuglie
 dei carabinieri sopraggiunte fecero di tutto per convincere
 lui, e tutti i sopraggiunti tra cui me, a non sporgere
 denuncia. La paura di rappresaglia ha avuto il suo peso.
 L’ufficiale, un circa 60enne, non ha problemi. Il corriere
 sì.
 – Lasciamo per il momento perdere il caso di Capodanno:
 sta nelle cose. Si ritengono i signori di Roma, e si
 comportano di conseguenza. Spero che vengano bastonati
 duramente, ma solo per tutto il pregresso.
 – Però vorrei parlare ai miei amici di parte politica e
 di penna come per esempio Alessandro Gilioli, che (per amore
 di santità?) difendono quest’immondizia che infesta Roma.
 Vorrei dire loro che sbagliano a non voler dar fuoco
 all’idea stessa di vigile urbano romano. Ogni romano,
 anche i peggiori, sa benissimo che i pizzardoni attuali non
 hanno alcuna cittadinanza in una civiltà urbana.
 – Ora, vorrei specificare meglio: è chiaro che il romano
 standard (ha la macchina e parcheggia in tripla fila,
 incazzandosi se qualche volta gli fanno la multarella) ce
 l’ha col vigile.
 Perché io, che non ho alcun mezzo a motore, sono ugualmente
 infuriato con costoro? La mia risposta è: nella mia
 esperienza a Roma costoro sono dei parassiti, dei
 grassatori, dei ricattatori, dei criminali in divisa. Non
 hanno alcuna parte nel contrasto alle criminalità stradali
 quotidiane. Pochi si
 salvano, e nessuno di questi denuncia la
 massima parte dei comportamenti criminali dei colleghi:
 secondo un principio generale del diritto penale, essi
 partecipano al reato. Se ne sono a conoscenza e non
 reagiscono, sono complici.
 Per questo considero il corpo dei vigili urbani romani un
 organismo da sradicare completamente, o in alternativa da
 rieducare con metodi anche bruschi.
  
 ps: durante il black out del 27 settembre 2003 (coinvolse
 l’Italia intera), a Roma non si verificò alcun problema e
 non vennero registrati non dico morti, ma neanche feriti.
 Questo perché, improvvisamente, tutti fecero attenzione
 alle loro mosse.  Si chiama
 autocontrollo. Non c’è bisogno di
 guardie, se si sta
 attenti.




 -----Segue allegato-----


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