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[Resistenza] Lettera agli attivisti e agli eletti del M5S: Salvare il Parlamento o salvare il Paese! Da che parte state?
- Subject: [Resistenza] Lettera agli attivisti e agli eletti del M5S: Salvare il Parlamento o salvare il Paese! Da che parte state?
- From: Resistenza Pcarc <resistenza.pcarc at rocketmail.com>
- Date: Fri, 21 Jun 2013 13:23:07 -0700 (PDT)
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e-mail: resistenza at carc.it – sito: www.carc.it
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Comunicato della DN n.
14/2013 - 21.06.2013
Avviare
da subito la ricostruzione materiale e morale del paese per salvarlo dal
disastro!
E’ la questione centrale non solo per
il M5S e gli altri oppositori al governo illegale e illegittimo del golpe
bianco, il governo Letta/Napolitano/Bersluconi, ma è la questione centrale per le
masse popolari tutte. Quanto più questo governo del clero, della borghesia
imperialista italiana e internazionale rimane in carica e ha mano libera di
fare e disfare, tanto più il disastro è destinato a peggiorare e tanto più alto
il prezzo che pagheranno le masse popolari.
Per salvare il paese e mettere fine al corso rovinoso delle cose il fattore decisivo è nelle mani delle
masse popolari. Perché solo le masse popolari organizzate
possono cambiare le loro condizioni e quelle dell’intero paese e possono
innescare il processo per la sua ricostruzione e rinascita. La borghesia e il
clero stanno distruggendo il paese (apparato produttivo, territorio e ambiente,
scuole e cultura, sanità e servizi, ecc.) e disseminando dappertutto macerie e
morte: è in atto una vera e propria guerra, anche se mai formalmente dichiarata.
Sono le migliaia di organizzazioni
operaie e popolari (dai comitati di operai alle RSU, dai comitati popolari alle
associazioni, dai GAS ai meet-up, ecc.) che possono dare vita a mille
iniziative pratiche che combinano la necessità di fare fronte ai bisogni
contingenti di ogni settore delle masse popolari con l’affermazione dei loro
interessi generali (cioè la costruzione dell’alternativa politica al sistema
che genera la crisi).
L’ambito principale in cui il
protagonismo delle masse popolari organizzate è più che mai necessario e
determinante è quello del lavoro: difendere i posti di lavoro esistenti e
crearne di nuovi, difendere le aziende esistenti da chiusure e delocalizzazioni
e promuovere la nascita di nuove aziende, secondo i principi “a ogni adulto un
lavoro utile e dignitoso” e “a ogni azienda quanto serve per funzionare”.
In
termini pratici si tratta di
alimentare e sviluppare la mobilitazione delle masse popolari organizzate per
riaprire le aziende, tenere aperte quelle a rischio chiusura o
ridimensionamento e aprirne di nuove (allargare le attività delle aziende
capitaliste e delle aziende pubbliche per difendere e creare posti di lavoro),
cioè prendere in mano la produzione di
beni e servizi. Questa e solo questa è la via per fare fronte agli effetti
economici, ecologici, sanitari, morali e intellettuali
più devastanti della crisi generale del capitalismo.
Quindi per salvare il
paese e ricostruirlo, Beppe Grillo e il M5S e gli altri oppositori (SEL,
sinistra PD) del governo del golpe bianco devono usare tutti i mezzi e le
risorse che la loro nuova posizione dà loro per contribuire in grande alla
mobilitazione e all’organizzazione delle masse popolari (organizzazioni
operaie e organizzazioni popolari) per
prendere in mano il loro destino e rendere ingovernabile il paese da parte
dei governi tecnici o non tecnici dei vertici della Repubblica Pontificia e per far ingoiare a questi un governo
d’emergenza delle masse popolari organizzate,
il Governo di Blocco
Popolare.
Il primo passo è dar vita al
più presto ad un Governo ombra, un Governo di Salvezza Nazionale
antagonista senza riserve, inconciliabile, refrattario a ogni combinazione o
compromesso possibili, al governo illegittimo e illegale costituito in aprile
dai vertici della Repubblica Pontificia.
Grillo e il M5S sono in condizioni di mettersi
da subito alla testa di questo processo e di coinvolgere e trascinarsi dietro
la parte più sana degli altri oppositori al governo Letta/Napolitano/Berlusconi;
possono farlo da subito, se ne concepiscono la necessità e se hanno la volontà
e il coraggio di farlo.
Allo stesso modo sono in perfetta
condizione di operare immediatamente per far diventare Parma e altre città che
amministrano delle Amministrazioni che rompono con vincoli e vessazioni imposte
dal governo centrale e dal sistema finanziario (cioè Amministrazioni Locali di
Emergenza: il processo si combina direttamente con quello per la creazione di
un governo ombra).
E’ un’illusione o un imbroglio
credere e far credere che un individuo o un gruppo di individui o un
partito abbia la forza per far fronte da solo ai vertici della Repubblica
Pontificia e alla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei,
americani e sionisti senza il sostegno, la mobilitazione e la partecipazione
delle masse popolare organizzate.
Solo la marea montante delle organizzazioni
operaie e popolari può far ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia un
governo che poggia sugli interessi delle masse popolari italiane (a partire
dall’applicazione della Costituzione: diritto al lavoro, all’istruzione, alla
salute pubblica, a vivere in un ambiente sano e dignitoso, ecc.) e che può
intessere relazioni e rapporti con le masse popolari e i governi di altri paesi
su basi di sostegno e reciproca solidarietà.
Ecco:
questi sono i passi concreti da fare. Altro
che “fare opposizione per bloccare questo o quel provvedimento” che
inevitabilmente passerà con le buone o con le cattive finché le redini del
governo del paese sono in mano ai vertici della Repubblica Pontificia. Quindi suona
come ingenuo piagnisteo le dichiarazioni dei parlamentari del M5S che sul blog
di Beppe Grillo scrivevano il 20 giugno: "Stiamo facendo opposizione per salvare
il Parlamento, ormai privo di qualsiasi ruolo e
significato. Il decreto legge cosiddetto “emergenze”, un’accozzaglia di
norme e provvedimenti senza coerenza e connessione alcuna tra loro, è stato
portato alla Camera 24 ore prima della votazione, senza dare a nessuno la
possibilità di vagliarlo. Tutte le proposte di modifica portate dal M5S (oltre
cento emendamenti sono stati dichiarati inammissibili oppure bocciati in
commissione, tra questi spostare gli stanziamenti per la Tav alla ricostruzione
dell'Abruzzo e destinare i fondi per un F35 al microcredito per le imprese)
sono state bocciate perchè tutto “va approvato entro pochi giorni”. Il M5S fa opposizione
per bloccare i lavori di questo decreto che sancisce lo svuotamento della
sovranità parlamentare garantita dalla Costituzione. Il M5S fa opposizione
durissima perchè il
Parlamento non legifera più, ma ratifica il volere
del governo. Il M5S fa opposizione durissima e ostinata perchè i partiti dicono sempre no
a qualsiasi proposta dei cittadini, le uniche che contano sono quelle imposte
dal governo. L’Italia non è più una repubblica parlamentare, l’Italia è una dittatura governativa.
Da che parte state?”
Se la questione è salvare il Paese è un ingenuità colpevole chiedere ad un
governo illegale e illegittimo (costituito in palese violazione della
Costituzione), ad un Parlamento che il giorno primo era stato definito da
Grillo una “tomba maleodorante”, il rispetto delle regole e delle leggi, il non
ricorrere alla prassi illegale del voto di fiducia, già ampiamente praticata dai
precedenti governi della Repubblica Pontificia (da Prodi a Berlusconi a Monti).
Cercare di fare i buoni parlamentari (rispettosi delle norme e delle leggi che
la borghesia si è data) è una
linea di impasse e di impotenza che rafforza tutte le manovre per dividere gli
eletti del M5S, ridurli ad una marionetta nelle mani dei vertici della
Repubblica Pontificia e far diventare Beppe Grillo e i suoi la loro foglia di
fico del governo e delle istituzioni della Repubblica Pontificia.
La strada è usare i meet-up, usare il ruolo
di parlamentari e il Parlamento per dare forza e sviluppare le mille iniziative
dal basso che le masse popolari stanno già portando avanti (contro la chiusura
di aziende, esperienze di autorganizzazione della produzione di beni e servizi,
iniziative di recupero del territorio e di salvaguardia dell’ambiente,
iniziative culturali e sportive autogestite, occupazione di case ed edifici
vuoti, ecc.). Iniziative condotte nell’ottica e nella prospettiva di sviluppare
il processo concreto per la costruzione di un governo alternativo per il paese
e per le nostre città. Questa è la strada che sviluppa le condizioni per instaurare un governo di emergenza popolare e
farla finita con le manovre dei vertici della Repubblica Pontificia.
Gli
attivisti dei meet-up e gli eletti del M5S hanno un ruolo determinante per far
avanzare questa linea per la ricostruzione del Paese e non finire infognati tra
la lunga lista dei cortigiani della Repubblica Pontificia e diventare di fatto
complici degli sciagurati che hanno rovinato il Paese!
La
ricostruzione e la rinascita del paese dipende da noi, da ognuno di noi!
A norma di legge potete essere esclusi da questa lista di distribuzione, RISPONDENDO A QUESTO MESSAGGIO con la richiesta di CANCELLAZIONE Cordiali saluti dalla redazione di: RESISTENZA Dir. resp. G. Maj - Redazione c/o Centro Nazionale del P.CARC: via Tanaro 7 - 20128 Milano; tel./fax 02.26.30.64.54 Reg. Trib.MI n. 484/19.9.94 - stamp. in proprio il 31/05/11. Per abbonamenti nazionali ed esteri e sottoscrizioni: CCP 60973856 intestato a M. Maj Sito: www.carc.it
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