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[Resistenza] La sollevazione delle masse popolari in Turchia
- Subject: [Resistenza] La sollevazione delle masse popolari in Turchia
- From: Resistenza Pcarc <resistenza.pcarc at rocketmail.com>
- Date: Fri, 7 Jun 2013 07:13:07 -0700 (PDT)
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Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC)
Via Tanaro, 7 - 20128 Milano - Tel/Fax 02.26306454
e-mail: resistenza at carc.it – sito: www.carc.it
Milano, 6 giugno 2013
Riceviamo
questo documento dal Partito Comunista Marxista Leninista di Turchia e Nord Kurdistan (MLKP),
una delle punte avanzate del movimento comunista turco, e ne diamo diffusione.
Auguriamo alle masse popolari della Turchia e alle
forze rivoluzionarie e comuniste turche di avanzare nella lotta e nella guerra
che le oppone al regime fino alla vittoria. Portiamo loro, oltre che la nostra
solidarietà, come contributo migliore, la costruzione della rivoluzione
socialista nel nostro paese, sicuri che questo darà loro la massima spinta
verso la liberazione e il consolidamento delle loro vittorie.
Partecipiamo alle manifestazioni di solidarietà di
tutte le forze politiche e sociali che si mobilitano nel nostro paese per
manifestare contro la repressione in Turchia e invitiamo tutti a incrementare
con le loro energie e la loro intelligenza questa mobilitazione.
Partito dei CARC
Settore delle Relazioni Internazionali
·
Leggi il comunicato del (n)PCI: Turchia,
viva la sollevazione delle masse popolari turche e kurde!
Comunicato
del Partito Comunista Marxista Leninista di Turchia e Nord Kurdistan (MLCP) –
Dipartimento Internazionale / Comunicato n. 60
4 giugno 2013
La scintilla del 28 maggio nella piazza Taksim a
Istanbul è divampata illuminando tutta la Turchia. A partire da piazza Taksim i
lavoratori, i giovani e le donne si sono risvegliati, si sono ribellati, hanno
reagito contro la polizia fascista che li attaccava e li teneva sotto assedio.
Ora l’onda della rivolta si estende su sessanta province della Turchia, a
partire dalla piazza Taksim di Istanbul, dalla piazza Kizilay ad Ankara, dalla
piazza Gundogdu a Smirne. Trecentomila poliziotti hanno caricato violentemente
i manifestanti con bombe a gas, proiettili di gomma, cannoni ad acqua e manganelli
e nell’arco di una settimana ne hanno ucciso due, ne hanno feriti centinaia,
decine dei quali gravemente, e continuano ad arrestarne migliaia.
Questa rivolta è l’esplosione della rabbia contro
la tirannia fascista che gli operai, i giovani e le donne hanno covato negli
anni! Ieri era il popolo curdo a fare crescere la Ribellione [Serhildan, N. d.
T] gridando “ora basta” [“Edi Bese”, N. d. T.], e oggi questo loro slogan fa
breccia e si diffonde anche ad ovest del paese. La resistenza unita e la rivolta
dei nostri popoli contro il capitale monopolistico collaborazionista e contro
il governo dell’AKP [Partito per la Giustizia e lo Sviluppo, di matrice
islamica, al governo con il premier Erdogan, N. d. T.] sta fermentando e
continua a crescere!
Il governo fascista dell’AKP ha vietato la
manifestazione del Primo Maggio 2013 a piazza Taksim con il pretesto che l’area
doveva essere trasformata in zona pedonale. Hanno dichiarato uno stato di
emergenza vero e proprio. Hanno chiuso al traffico ponti e strade. Decine di
migliaia di poliziotti e forze di sicurezza hanno messo Istanbul sotto assedio.
Le forze rivoluzionarie e comuniste, i partiti progressisti, i sindacati e le
organizzazioni di massa hanno opposto resistenza, affermando la legittimità della
lotta contro il blocco e gli attacchi della polizia fascista. Hanno dimostrato
la volontà e la determinazione di riconquistare Taksim. Hanno dato il chiaro
messaggio che a Taksim festeggeranno il Primo Maggio 2014.
Il governo dell’AKP parla di “soluzione” del
problema curdo e intanto scatena attacchi fascisti, mette la gente in prigione
e vieta le manifestazioni a Taksim. Il Primo Maggio del 2013 abbiamo avuto la
dimostrazione che si finge di portare avanti un “processo di pace”, mentre l’intenzione
vera è quella di vanificare la lotta rivoluzionaria dei nostri popoli che
cresce. L’attacco a Taksim del Primo Maggio è parte dell’attacco politico,
ideologico e organizzativo teso a liquidare la lotta crescente per la
rivoluzione e il socialismo.
Comunque, il fatto che oggi il “processo di negoziato”
della questione curda sia stato posto all’ordine del giorno ha creato l’opportunità
e le condizioni perché le masse lavoratrici, stordite, manipolate e bloccate
per anni con il veleno dello sciovinismo che ha fatto loro dimenticare i loro
interessi e le loro rivendicazioni di classe, si orientassero verso la lotta
contro il capitale e il governo, Sono scese in strada, si sono mobilitate, sono
andate a Taksim, perché Taksim è la piazza del Primo Maggio, il simbolo storico
della lotta di classe, della sua accumulazione, tradizione ed esperienza.
Taksim è la piazza del lavoro e della classe operaia. È la piazza di chi non ha
niente, di quelli che il governo dell’AKP chiama “saccheggiatori, ubriaconi e
immorali”.
Contemporaneamente, il governo dell’AKP e il
capitale monopolistico collaborazionista attaccano l’ambiente dove i lavoratori
vivono. I valori storici e culturali dei lavoratori sono presi di mira e
attaccati. Il pretesto è quello di creare aree verdi. Vogliono espellere i
lavoratori dai centri urbani, dalla politica, da ogni attività e dalla vita,
infine. Lavoratori e giovani sono quindi spinti nelle strade dal fatto che la
barbarie capitalista toglie loro il futuro. L’esempio dei popoli di Tunisia ed
Egitto, che hanno seppellito le dittature con la volontà e la mobilitazione sta
animando la classe operaia e gli oppressi e li mette in movimento.
I nostri popoli stanno vedendo e sperimentando
sulla propria pelle i tentativi di stabilire un nuovo sultanato ottomano nel
paese e in Medio Oriente con un “sistema presidenziale adatto alla Turchia”. Si
stanno ribellando contro questo governo e questa politica. Stanno dicendo basta
al governo, che adotta leggi reazionarie - fasciste e crea istituzioni per
applicarle. Esprimono una aspirazione urgente alla democrazia. Vogliono
togliere di mezzo la dittatura fascista e si mobilitano per farlo.
Il filo conduttore di tutti gli strati
sociali che partecipano alla rivolta è la rivendicazione di libertà politica.
In Turchia la classe operaia e i lavoratori stanno resistendo contro gli
attacchi che mirano a disorganizzarli e a distruggere i sindacati. Rivendicano
la libertà e i diritti sindacali, la liberta di sciopero, la libertà di
riunione e di organizzazione, che già erano limitate prima e che ora vengono
loro strappate apertamente. Lo sciopero della Turkish Airlines sta continuando,
nonostante tutte le difficoltà.
I sindacati DISK e KESK stanno partecipando
alla resistenza generale scendendo in sciopero. Le donne dicono no alla
violenza contro di loro, al divieto di aborto e alla politica del governo di “dare
alla luce tre bambini”. Gli aleviti [gruppo religioso, N. d. T] vogliono la
libertà di credo, l’abolizione delle classi obbligatorie di religione a scuola
e della Presidenza degli Affari Religiosi, che cerca di assimilarli e farli
diventare musulmani sunniti. Il popolo curdo rivendica diritti democratici
nazionali e il diritto di istruzione in lingua madre. Gli studenti rivendicano
una istruzione gratuita, autonoma e scientifica.
Il CHP [Partito Popolare Repubblicano, N. d.
T. ] sciovinista che fa parte della cricca della classe dirigente e altre forze
nazionaliste-fasciste puntano ad appropriarsi di un movimento, che si sta
sviluppando come lotta comune di popolo dove convivono slogan e simboli
diversi, con lo scopo di mantenerlo entro i confini del sistema. Manovrano per
fare del movimento uno strumento per la resa dei conti con il governo. I
partiti rivoluzionari e progressisti non permetteranno ai nemici dei popolo e
della libertà di ricacciare indietro il movimento, di minarlo alle radici e di buttarlo
fuori rotta.
Il MLCP sa che la vera democrazia e la
libertà politica potranno essere realizzate solo abolendo le leggi che
salvaguardano il regime fascista, distruggendo
le istituzioni fasciste, rovesciando la dittatura fascista. Per questo
motivo il nostro partito chiama al rafforzamento della lotta rivoluzionaria
contro il capitale e il regime fascista.
Per trent’anni il popolo curdo ha
sperimentato sulla propria pelle la violenza fascista e le bombe a gas che la
polizia usa oggi contro le masse che lottano e resistono qui a ovest del paese;
è la dimostrazione che un popolo che opprime un altro popolo non può liberare
se stesso. Il MLCP fa appello al nostro popolo turco e ai lavoratori perché di
questo prendano atto, perché sviluppino una lotta unitaria con il popolo curdo
e la incrementino. Il nostro partito partecipa con le proprie forze, in prima
linea nelle azioni militanti e persegue l’obiettivo di far sì che il processo
in corso sia una svolta storica nella lotta per la rivoluzione e il socialismo.
Uno dei compiti più importanti del nostro
partito e dei partiti rivoluzionari di oggi è quello di rafforzare e sviluppare
ulteriormente la “coscienza democratica” delle masse lavoratrici, che nelle
strade e nelle azioni inizia a sorgere. Per questo dobbiamo procedere insieme: i
movimenti nazionali, etnici e religiosi che lottano per la libertà devono
marciare uniti ai movimenti rivoluzionari e progressisti.
Il MLCP invita le forze rivoluzionarie e
comuniste internazionali e regionali, a sostenere la resistenza e la rivolta che
cresce a Taksim e in Turchia. Con spirito internazionalista diciamo che “Taksim
è ovunque, la resistenza è ovunque”, e chiamiamo ad incrementare le azioni di
protesta di fronte alle ambasciate dello Stato turco borghese e a fare
pressione sui rappresentanti del governo dell’AKP con telefonate, fax ed
e-mail.
Viva la
rivolta di Taksim!
Viva la
rivoluzione e il socialismo!
Viva l’ internazionalismo proletario!
A norma di legge potete essere esclusi da questa lista di distribuzione, RISPONDENDO A QUESTO MESSAGGIO con la richiesta di CANCELLAZIONE Cordiali saluti dalla redazione di: RESISTENZA Dir. resp. G. Maj - Redazione c/o Centro Nazionale del P.CARC: via Tanaro 7 - 20128 Milano; tel./fax 02.26.30.64.54 Reg. Trib.MI n. 484/19.9.94 - stamp. in proprio il 31/05/11. Per abbonamenti nazionali ed esteri e sottoscrizioni: CCP 60973856 intestato a M. Maj Sito: www.carc.it
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