Anarres info. Guerra, lavoro, profughi, muos, nucleare, no tav
- Subject: Anarres info. Guerra, lavoro, profughi, muos, nucleare, no tav
- From: "Federazione Anarchica Torinese" <fat at inrete.it>
- Date: Mon, 28 Jan 2013 00:16:21 +0100 (CET)
- Importance: Normal
Anarres info. Guerra, lavoro, profughi, muos, nucleare, no tav
La guerra per il Mali e l’uranio
La maggiore fonte energetica per la Francia sono le sue 58 centrali
nucleari. Il combustibile per le centrali è l’uranio, un minerale raro,
che probabilmente si esaurirà nel giro di pochi decenni.
Significativamente una delle prime mosse della guerra della Francia in
Mali è stato schierare le truppe lungo il confine con il Niger per
sigillarlo. Continua…
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Fabbrica leggera e lavoro pesante. Dieci anni dopo la morte del
padrone
Dieci anni dopo la sua morte, Gianni Agnelli, che
pure ha segnato la transizione al post capitalismo, è oggi l’emblema di un
modello ormai scomparso. Il modello della fabbrica pesante, della fabbrica
che si fa città e modella intorno a se lo sviluppo urbano: basta guardare
la pianta di Torino per rendersene conto. Continua…
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Niscemi. Blocchi e fogli di via
25
gennaio. La lotta contro il Muos continua con quotidiani
blocchi degli accessi alla base militare statunitense. Questi blocchi
stanno considerevolmente rallentando i lavori, ed hanno sinora impedito il
passaggio di alcuni componenti essenziali per il montaggio del mega
sistema di collegamento satellitare. Nonostante lo sgombero violento
dei blocchi della notte del 10 gennaio, che ha
consentito il passaggio di una grossa gru, i No Muos non si
arrendono.
Questa mattina la digos, accompagnata da un folto
nugolo di celerini, ha tentato di consegnare alcuni fogli di via,
ma la determinazione delle “mamme” del presidio ha impedito che le
notifiche venissero effettuate.
L’intera cronaca della giornata e
l’approfondimento sul Muos con l’ingegner Massimo Coraddu, tecnico dei
comitati lo trovi qui
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Primavere arabe. Due anni dopo
Egitto in rivolta
25 gennaio 2013. Sono trascorsi due
anni da quando un giovane tunisino si diede fuoco in piazza innescando la
rivolta che ha portato alla caduta di Ben Alì e poi, a cascata, di
Hosni Mubarak in Egitto. I giochi parevano fatti con l’ascesa al potere di
partiti islamici sia in Tunisia che in Egitto, ma le piazze di questi
giorni ci raccontano una storia diversa. Continua…
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Francia. Due incidenti
nucleari in tre giorni
Un treno contenente bidoni di uranio
impoverito, proveniente dalla centrale di Trecastel e diretto in Olanda, è
deragliato in un piccolo paese nei pressi di Grenoble, meno di 200
chilometri da Torino.
Il 23 gennaio una delle pompe per il
raffreddamento della centrale di Belleville sur Loire è andata in avaria
in seguito ad un principio di incendio, mentre l’altra pompa era in
manutenzione dal 10 gennaio.
Pare che
l’emergenza sia rientrata ma, come il rischio corso è stato gravissimo,
perché il mancato raffreddamento del nocciolo, può portare ad una reazione
a catena e alla fusione del nocciolo, come è accaduto a Fukushima, dopo lo
tsunami.
Ovviamente di queste bombe nucleari a due passi da casa
nostra i media evitano con cura di parlare. Continua…
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L’Italia respinge in Grecia i
profughi bambini
Dopo aver intervistato 29 bimbi e adulti
respinti dai porti nostrani, Human rights watch ha stilato un rapporto in
cui denuncia il comportamento delle autorità italiane che imbarcano in
massa verso la Grecia profughi provenienti da paesi in guerra.
Continua…
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Mineo. Una discarica per
richiedenti asilo
Era la primavera del 2011. Migliaia di
tunisini presero la via del mare per cercarsi un'altra vita in Europa. La
rivolta che aveva scosso il paese, contagiando quelli vicini, aveva reso
meno chiuse le frontiere.(…)
In questo caos in cui la criminalità del
governo era pari solo alla sua cialtroneria i CIE si riempirono
all’inverosimile di gente più che disponibile ad animare rivolte su
rivolte. L’intero sistema concentrazionario italiano andò in crisi. In
questo clima maturò l’affare Mineo. Continua…
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No Tav nell’aula
bunker delle Vallette
Lunedì 21 gennaio. È ripreso oggi il
processo ai No Tav accusati della resistenza allo
sgombero della Libera Repubblica della Maddalena del 27 giugno e
della giornata di lotta del 3 febbraio 2011.
La novità della procura
è la decisione di trasferire il processo nell’aula bunker del carcere
delle Vallette.
Una scelta che ha una valenza simbolica
molto forte. Inaugurata per i grandi processi contro le formazioni
armate, divenuta poi teatro di importanti processi contro mafia e
‘ndrangheta, l’aula bunker era rimasta chiusa per anni.
Dal
primo febbraio ospiterà i ribelli della Libera Repubblica.
È
l’ultimo tassello di una strategia comunicativa in cui i No Tav hanno il
ruolo di pericolosi estremisti, una minoranza di violenti da isolare nel
deserto militarizzato delle Vallette.
Continua…
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Incontri, iniziative,
appuntamenti
28 gennaio, lunedì
L’antirazzismo non
si arresta
Il prossimo 27 febbraio prende il via il primo dei
due processoni agli antirazzisti (il secondo inizierà il 13
giugno), che riguardano decine di compagni/e imputati per l'intenso
ciclo di lotte contro i CIE e i pacchetti sicurezza del periodo
2008-2009.
Alcuni compagni coinvolti invitano imputati e solidali
a una riunione di confronto per definire in vista del processo
iniziative di sostegno alle nostre ragioni, da tenersi tanto dentro
il tribunale quanto in città, per ribadire nella pratica la necessità
dell'azione diretta contro le varie forme di oppressione verso gli
immigrati oggi in atto (affare CIE/emergenza Nord Africa, sfruttamento
nelle campagne, nelle fabbriche, nelle cooperative, controlli nelle strade
etc.)
Lunedì 28 gennaio ore 21
corso Palermo 46
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1°
febbraio, venerdì
Seconda udienza del processo ai No Tav accusati
di resistenza allo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena ore 9
all’aula bunker del carcere delle Vallette.
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2 febbraio, sabato
Punto info
antirazzista in corso Vercelli angolo via Elvo. Ore 10/13
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4 febbraio, lunedì
Prima udienza del
processo contro 28 No Tav accusati di resistenza alla campagna di
trivellazioni del 2010 e, in particolare, di aver rallentato il sondaggio
di via Amati a Venaria.
Ore 9 in aula tre del tribunale di
Torino.
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5 febbraio, martedì
Riunione del collettivo antipsichiatrico “Francesco
Mastrogiovanni” ore 21 in corso Palermo 46.
Per info antipsichiatriatorino at inventati.org
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15 febbraio, venerdì
Venerdì 15
febbraio ore 20 aperibenefit per il telefono antipsichiatrico, video e
presentazione del collettivo “Francesco Mastrogiovanni”.
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27 febbraio, mercoledì
Prima udienza del processo contro gli antirazzisti torinesi.
http://anarresinfo.noblogs.org
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