Treno di scorie. Notte antinucleare ad Avigliana
- Subject: Treno di scorie. Notte antinucleare ad Avigliana
- From: "Federazione Anarchica Torinese" <fat at inrete.it>
- Date: Sat, 12 Jan 2013 02:37:39 +0100 (CET)
- Importance: Normal
Treno di scorie. Notte antinucleare ad Avigliana
Lo sai che in Piemonte di notte passano treni pieni
di scorie nucleari?
Una bomba tra le nostre case
Il tam tam degli
antinuclearisti ha
fatto filtrare la notizia che nella notte tra domenica 13 e lunedì 14
gennaio passerà per il Piemonte un treno pieno di scorie nucleari.
Secondo altre fonti la fuga di notizie potrebbe far slittare il passaggio
forse già alla notte tra martedì 15 e mercoledì 16
gennaio.
Domenica 13 ci sarà un appuntamento di informazione
e lotta alla stazione di Avigliana dalle 20 in poi per una lunga notte
antinucleare con musica, volantini, cibo condiviso.
Se il trasporto
verrà rimandato diamo sin da ora appuntamento a martedì alle 20.
Restate comunque in ascolto di Radio Blackout –
105.250 FM - per gli aggiornamenti.
Questi “viaggi”
sono tenuti nascosti alla popolazione. Non ci dicono quando passano, da
dove passano, non ci informano sui rischi in caso di incidente. Temono
che, se sapessimo, ci ribelleremmo.
Il prossimo sarà il quarto
trasporto di scorie dal deposito “provvisorio” di Saluggia all’impianto di
riprocessamento di La Hague.
Nell’ultimo anno, pur avendolo appreso
pochi giorni o persino poche ore prima, gli attivisti contro il nucleare
si sono dati da fare per far sapere a tutti che una bomba atomica
viaggiava a pochi passi dalle loro case.
La prima volta, nel marzo
2011 alla stazione di Condove, la polizia picchiò e arrestò due No Nuke
Nell’aprile dello scorso anno, qualche centinaio di attivisti si sedette
sui binari della stazione di Avigliana per rallentare il treno. La polizia
portò via uno ad uno gli antinuclearisti ma il muro del silenzio venne
abbattuto. I trasporti sono stati interrotti sino al luglio di quest’anno,
quando per far passare il Castor, arrivarono a sequestrare per ore un
treno pieno di antinuclearisti alla stazione di Bussoleno.
La
Regione Piemonte ha una legge che prescrive che venga fatto un piano di
emergenza in caso di incidente a uno di questi treni. Lo sapevi?
Tutti quelli che abitano nel raggio di tre chilometri per lato dalla
ferrovia dovrebbero fare le esercitazioni nel caso uno di questi treni
deragliasse o saltasse per aria.
Probabilmente nessuno te lo ha
detto. I responsabili delle ferrovie, il sindaco, la prefettura, la
questura tengono la bocca chiusa.
A Viareggio l’incidente ad un treno
di materiali chimici ha fatto morti e feriti. Immaginate se toccasse ad un
treno pieno di scorie altamente radioattive.
L’unica misura
consigliata dalle Prefetture a chi abita a 300 metri dalla linea
ferroviaria è chiudersi in casa.
Tutti noi sappiamo che non basta
chiudersi in casa per sfuggire alle conseguenze di un incidente nucleare.
L’85% delle scorie radioattive prodotte in Italia sono
concentrate a Saluggia, Trino vercellese e Bosco Marengo. Dopo venticinque
anni dalla chiusura delle centrali nucleari italiane la questione delle
scorie non è stata risolta. E non lo sarà mai, perché le scorie restano
pericolosissime per la salute umana e per l’ambiente per decine di
migliaia di anni.
Lo scorso mese il governo ha deciso di smantellare
l'ex centrale di Trino vercellese: al suo posto faranno un secondo
deposito «provvisorio».
In nessun paese al mondo c’è un sito
definitivo per lo stoccaggio. Costi altissimi e l’opposizione delle
popolazioni coinvolte hanno fatto sì che le scorie rimanessero nei pressi
delle centrali.
I trasporti che stanno facendo a nostra insaputa
sono diretti in Francia. Nell’impianto di La Hague, le scorie vengono
“riprocessate” e poi rimandate in Piemonte. Radioattive e pericolose come
prima, perché a La Hague si limitano estrarre il Mox, un combustibile per
le centrali, e il plutonio. Il plutonio serve ad una sola cosa: fare le
bombe atomiche.
Il sito di Saluggia non è sicuro: nell’ultima
alluvione le falde sono state contaminate.
Se uno dei treni diretti
in Francia deragliasse, se qualcuno lo scegliesse come obiettivo e lo
facesse saltare, se ci fosse una scossa di terremoto – anche lieve –
mentre attraversa il basso Piemonte, da Vercelli, attraverso Asti,
Alessandria, la provincia di Torino e la Val Susa migliaia di persone
rischierebbero la vita.
Vale la pena? Vale la pena di
arricchire affaristi senz’altro scrupolo che il lucro? Siamo nella città
della Thyssen, nella regione della strage dell’Eternit: credete che ai
padroni interessi la nostra salute?
Noi pensiamo di no. E siamo
decisi a metterci in mezzo. Per il futuro dei nostri figli, per un mondo
senza sfruttati né sfruttatori, per farla finita con la devastazione del
territorio, per essere liberi di decidere.
Tu cosa ne pensi? Andrai
a dormire sperando che il treno passi senza danni o lotterai contro questi
trasporti inutili e pericolosi?
Per info e contatti:
338
6594361
http://anarresinfo.noblogs.org
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