Sono sempre stato a favore della Cina, che riconosco essere una grande nazione, faro di luce per cultura, scienza e filosofia e matrice di grande saggezza umana. Ed è in questa visione che chiedo al Governo Cinese, in previsione dell'imminente cambio di guardia alla guida del Paese, di modificare l'atteggiamento nei confronti del Tibet.
Il Tibet, come la stessa Cina, è una terra che ha contribuito alla elevazione dello spirito umano. E pur ammettendo che essa faccia parte integrante del territorio cinese potranno trovarsi forme di compensazione e di aggiustamento amministrativo per salvaguardarne la peculiare cultura. In fondo persino in Italia che è un piccolo stato sono state create delle enclavi semi-indipendenti, per rispettare la tradizione locale ancestrale, come ad esempio l'Alto Adige e la Val D'Aosta.
Da lungo tempo prosegue l'auto-immolazione di persone tibetane che con il loro sacrificio vogliono sottolineare e dichiarare al mondo, ed al Governo Cinese, la loro autonomia di pensiero e di spirito. Queste persone non sono dinamitardi che hanno scelto di portare la guerra in casa, uccidendo altri e distruggendo i beni comuni, Queste persone -perlopiù religiosi e religiose- si lasciano morire bruciati con il sorriso sulle labbra sapendo che il loro sacrificio ha un nobile scopo. La Cina dovrebbe rispettare chi è in grado di sacrificare la propria vita senza offendere gli altri.
La Cina ha conosciuto e combattuto l'oppressione straniera. Non erano forse i ribelli della guerra dell'oppio anch'essi patrioti che combattevano contro la prevaricazione e la malevola politica britannica? E quelli che si lasciavano andare al vizio sono stati un cattivo esempio per la comunità cinese. Gente priva di nerbo e di dignità umana. I tibetani che ardono cosparsi di benzina sono invero valenti stoici che compiono quel gesto per glorificare la loro cultura, quello è un gesto apparentemente violento, in realtà pacifico, poiché non comporta offesa contro le istituzioni ed i concittadini cinesi.
L'intelligenza va riconosciuta e spero che il nuovo Politburo cinese sappia riconoscerla e metterla in pratica con consone azioni.
Paolo D'Arpini
Circolo Vegetariano VV.TT.