Il Kirchensteuer tedesco e la sospensione dai sacramenti. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Subject: Il Kirchensteuer tedesco e la sospensione dai sacramenti. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Mon, 1 Oct 2012 16:38:24 +0200
Movimento per la società di
giustizia e per la speranza Cari amici il Movimento ha preparato questo documento sulle tasse ecclesiastiche; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e nella diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio o anche modificato. Gli indirizzi: Romano Pontefice Benedetto
XVI, benedictxvi at vatican.va
Card. Tarcisio Bertone, segreteria at sds.va , info at ordinariat-freiburg.de
Card. Angelo Bagnasco, sicei at chiesacattolica.it Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Movimento per la Società di Giustizia e per la Speranza Lecce Al Romano Pontefice Benedetto
XVI al Card. Tarcisio Bertone al Pres. della Confer. episcopale tedesca Arciv. Robert
Zollitsch al Card. Angelo Bagnasco Il Kirchensteuer tedesco e la sospensione dai
sacramenti Si apprende dalla stampa che l’episcopato tedesco ha deciso un
intervento forte per coloro che non
si dichiarano cattolici per evitare il Kirchensteuer, cioè la tassa a beneficio della chiesa cattolica (o
protestante) che pesa per l’8-9% del
reddito; e che per tradizione si paga allo stato dichiarandosi cattolico o
protestante. Ha deciso cioè di sospenderli dai sacramenti, quindi
anche dal matrimonio come dal funerale religioso; e questa decisione sarebbe appoggiata dal Vaticano.
Non sembra che questa decisione corrisponda allo spirito cristiano ed evangelico, che
contempla una chiesa povera, la
quale vive del contributo volontario dei
fedeli; di un dono, più che di una tassa. Forse il
Kirchensteuer dovrebb’essere modificato, sì da non esigere nessuna dichiarazione di appartenenza ad
una chiesa o all’altra. Dovrebbe forse seguire il metodo adottato in Italia,
dove anzitutto la tassazione è molto
minore, l’8 per mille; e viene pagata da tutti indistintamente a
prescindere da una dichiarazione di religiosità, da una destinazione
precisa, che pure nella maggioranza dei casi c’è. Ma può anche non esserci, o
può essere lo Stato, per chiunque lo voglia. La parte, poi, che non ha destinazione precisa, viene
ridistribuita proporzionalmente. Restano due importanti
riflessioni: La linea
corrispondente all’annunzio evangelico non è la tassa pagata attraverso lo
Stato, ma il contributo
volontario; da parte di un credente coscio dei bisogni della chiesa, e
generoso. Come avviene, ad esempio, nell'Inghilterra
cattolica. E però sempre per una chiesa povera, che ormai non esiste (forse nel Terzo Mondo), o
forse non è mai esistita, dopo l’età
apostolica, quando la chiesa si è gerarchizzata. Lecce, il 30 settembre 2012
Per il Movimento, il Responsabile
Prof.
Arrigo Colombo Arrigo
Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di
Lecce Via
Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax
0832-314160
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