[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
[Resistenza] Il processo contro la carovana del (n)PC Iè una patata bollente che il Tribunale di Bologna ha difficoltà a gestire!
- Subject: [Resistenza] Il processo contro la carovana del (n)PC Iè una patata bollente che il Tribunale di Bologna ha difficoltà a gestire!
- From: Resistenza Pcarc <resistenza.pcarc at rocketmail.com>
- Date: Thu, 9 Feb 2012 07:18:08 -0800 (PST)
- Delivered-to: resistenza at lists.riseup.net
- List-archive: <https://lists.riseup.net/www/arc/resistenza>
- List-help: <mailto:sympa@lists.riseup.net?subject=help>
- List-id: <resistenza.lists.riseup.net>
- List-owner: <mailto:resistenza-request@lists.riseup.net>
- List-post: <mailto:resistenza@lists.riseup.net>
- List-subscribe: <mailto:sympa@lists.riseup.net?subject=subscribe%20resistenza>
- List-unsubscribe: <mailto:sympa@lists.riseup.net?subject=unsubscribe%20resistenza>
- Sender: resistenza-owner at lists.riseup.net
Partito dei Comitati
di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC)
Via Tanaro, 7 - 20128 Milano - Tel/Fax 02.26306454
e-mail: resistenza at carc.it – sito: www.carc.it
Direzione Nazionale
Via Tanaro, 7 - 20128 Milano - Tel/Fax 02.26306454
e-mail: resistenza at carc.it – sito: www.carc.it
Direzione Nazionale
Milano 09.02.2012
Il processo contro la
carovana del (n)PCI
è una patata
bollente che il Tribunale di Bologna ha difficoltà a gestire!
La prima udienza si
ferma ai preliminari!
Ieri a Bologna il processo contro 12 compagni che fanno (o facevano)
parte del (nuovo)Partito comunista italiano, del Partito dei CARC e
dell’Associazione Solidarietà Proletaria accusati di
associazione sovversiva con finalità di terrorismo (art. 270 bis del c.p.) si è
fermato ai preliminari.
In aula
Subito dopo la costituzione delle
parti (l’elenco dei presenti e degli assenti), i nostri avvocati hanno
presentato una prima eccezione sulla validità del rinvio a giudizio deciso dal
GUP Gamberini perché non solo ci sono state diverse irregolarità procedurali,
ma soprattutto perché la sentenza era già scritta, nel vero senso della
parola. La comunicazione di rinvio a giudizio inviata ad alcuni imputati
recava dattiloscritta la data del 13 luglio, mentre ci sono state altre due
udienze (il 15 e il 21 settembre) durante le quali gli avvocati hanno
illustrato i motivi per cui non vi erano le basi per istruire un processo (così
come aveva già concluso il GUP Zaccariello nel 2008)… l’unico
accorgimento del GUP Gamberini è stato quello di aggiungere a mano la data del
21 settembre!
Il rinvio a giudizio fatto da
Gamberini, inoltre, è un taglia e incolla del rinvio a giudizio fatto nel 2007
da Giovagnoli, mentre la
Corte Cassazione (che aveva annullato il “non luogo a
procedere” deciso dal GUP Zaccariello) aveva dato mandato al nuovo GUP di
verificare se “l’organizzazione avesse effettivamente programmato,
in termini di concretezza e attualità, azioni violente” e di valutare
“in ogni caso se nella condotta emergente dagli atti sia comunque
configurabile altra ipotesi delittuosa, quale quella di cui all’art. 416
c.p.” (ndr: associazione a delinquere). Questi e altri fatti evidenziano
una manifesta parzialità del giudice Gamberini e un’evidente violazione
dei diritti degli imputati alla difesa (gli avvocati hanno sostanzialmente
parlato al vento nelle udienze del 15 e 21 settembre, il GUP aveva già preso la
sua decisione il 13 luglio).
In secondo luogo gli avvocati hanno
presentato un’eccezione sulla competenza del Tribunale di Bologna, visto
che nel rinvio a giudizio si parla di “reati commessi in Italia, a Modena
e altrove e in Francia, a Parigi”.
Sia l’avvocato dello Stato
Mario Zito sia il PM, che nel frattempo è cambiato, non è più Massimiliano
Rossi ma Antonio Gustapane, si sono opposti alle eccezioni sollevate dagli
avvocati. In particolare il PM ha detto che quella seguita dal GUP Gamberini è
prassi corrente (!!!), che il (n)PCI e il P.CARC sono organizzazioni
clandestine, quindi non è possibile stabilire dove operino e ha iniziato a
indicare gli imputati per nome e cognome affermando che erano clandestini e
quindi non si sapeva dov’erano… salvo fermarsi quando uno di essi
si è alzato dicendo che era presente in aula!
La Corte, presieduta dal
giudice Leonardo Grassi, dopo essersi ritirata in camera di consiglio ha
chiesto al PM di presentare i verbali di tutte le udienze preliminari, sia
quelle presiedute dal GUP Gamberini nel 2011 sia quelle presiedute dal GUP
Zaccariello nel 2008 e si è riservata di decidere in merito alle eccezioni
presentate dalla difesa in una nuova udienza che ha fissato tra tre mesi, il 2
maggio 2012 alle h. 10.00.
Alla fine dell’udienza abbiamo
assistito, come già successo in altre occasioni, al provocatorio atteggiamento
della Digos di Bologna: due agenti in borghese fermano due compagni per
“identificarli”, facendo vedere “al volo” i tesserini e
rifiutandosi di fornire il loro numero di matricola.
In piazza, a
Bologna
Vicino al Tribunale si è tenuto un
presidio di denuncia della persecuzione dei comunisti, degli oppositori
politici e di quanti lottano contro la crisi e i suoi effetti e di
solidarietà non solo con i compagni della carovana del (n)PCI sotto processo,
ma anche con gli attivisti NO TAV arrestati o messi agli arresti domiciliari il
26 gennaio.
Il presidio è stata anche
l’occasione per promuovere la partecipazione alla manifestazione nazionale
indetta per il 18 febbraio dalla FIOM, a quella del movimento NO TAV del 25
febbraio e a quella organizzata per marzo dal Coordinamento No Debito contro il
governo Monti, per chiamare al coordinamento e alla lotta per cacciare il
governo della mano libera ai Marchionne, della miseria delle masse popolari,
dell’eliminazione dei diritti dei lavoratori, dell’asservimento del
nostro paese alla comunità internazionale degli speculatori e per instaurare un
governo di emergenza delle organizzazioni operaie e popolari che abolisca il
debito pubblico, attui la parola d’ordine “un lavoro utile e
dignitoso per tutti” ed elimini almeno gli effetti più gravi della crisi
con misure d’emergenza, anche se vanno contro gli interessi e le regole
dei poteri forti italiani e internazionali. Così sarà possibile anche mettere
mano da subito al dissesto del territorio e alle “emergenze”
maltempo. Infatti a Bologna, come in altre zone del paese, erano ben visibili
le conseguenze dell’incuria delle Autorità centrali e locali: strade e
marciapiedi inagibili a diversi giorni dalla nevicata, marciapiedi pericolosi
per la presenza di lastre di ghiaccio o per rischio di caduta di grondaie e
pezzi di ghiaccio… e decine di poliziotti schierati contro i
“terroristi” anziché mobilitati per servizi utili alla
collettività!
Ringraziamo i compagni di
Fuoriluogo, dei Giovani Comunisti, dell’International Symposium Against
Torture and Isolation che sono venuti a portare il loro sostegno alla battaglia
contro la persecuzione giudiziaria e contro l’eliminazione delle
libertà di organizzazione e propaganda dei comunisti (e a partire dai comunisti di chiunque sia o
possa diventare centro di organizzazione e mobilitazione delle masse popolari)
conquistate con la vittoria della Resistenza contro il nazifascismo, i singoli
compagni, lavoratori e giovani che sono venuti a esprimerci la loro solidarietà e
quanti hanno firmato l’appello “No alla messa fuori legge dei
comunisti”!
Una delegazione di compagni si
è recata presso la sede bolognese de la
Repubblica per denunciare il silenzio mediatico intorno al processo
contro la carovana del (n)PCI, un silenzio che si traduce in complicità nella
violazione dei diritti politici e sindacali sancita dalla Costituzione e
alimenta la deriva reazionaria in corso nel paese.
Solidarietà
internazionale
L’8 febbraio a Bologna è stata
presente una compagna dell’International
Symposium Against Torture and Isolation, venuta dall’Austria.
Lo stesso giorno c’è stato un
presidio di protesta [vedi
le fotografie] di fronte all’Ambasciata italiana a Londra, cui hanno
preso parte una quindicina di persone, tra cui rappresentanti del blog Democracy and Class Struggle, della Casa
Editrice Second Wave Publication, dell’organismo
rappresentante degli immigrati africani a Londra Pan Afrikan Voice.
Democracy and Class Struggle (DCS)
ha promosso il presidio scrivendo:
“Il processo contro i compagni
a Bologna l’8 febbraio 2012 non è solo un attacco alla democrazia in
Italia. È un attacco alla resistenza in Europa! Cominciate a organizzare azioni
di protesta ora! La notizia del procedimento contro 12 membri di (n)PCI, CARC e
ASP l’8 febbraio 2012, parte di una rinnovata campagna contro il
comunismo in Italia dovrebbe fare rabbrividire tutti quelli che in Europa sono
impegnati nella resistenza ai programmi di austerità e agli attacchi alla
democrazia. Qui si tratta di nostri fratelli e sorelle nella lotta che sono
stati in prima linea nella resistenza in Italia. Democracy and Class Struggle
fa appello perché si facciano azioni di protesta in tutto il mondo l’8
febbraio e si faccia luce sulle sinistre attività dello Stato italiano. Non è
tempo di fare emergere differenze settarie da parte di chi non condividi il
programma del (n)PCI. È l’ora di esprimere e dimostrare solidarietà
pratica ai compagni sotto attacco.
Democracy and Class Struggle sarà
lieta di dare pubblicità a ogni azione di solidarietà con i compagni italiani
organizzata in qualsiasi parte del mondo”.
Sempre Democracy and Class Struggle
ha diffuso una bozza di lettera di protesta da inviare all’ambasciatore
italiano a Londra. La lettera nella versione definitiva è stata consegnata
all’ambasciatore l’8 febbraio.
L’appello di DCS è stato
pubblicizzato nel sito degli immigrati Tamil
a Londra.
Solidarietà è stata espressa dal Fronte di Azione Democratica dei Dalits, delle Donne e
delle Minoranze degli immigrati indiani a Londra.
Charlie Walsh e Gerry Downing hanno
espresso solidarietà a nome rispettivamente di Lotta Socialista e del Gruppo
di Sostegno dei Prigionieri Repubblicani Irlandesi.
Murray Jack Andrews a nome della Glasgow Defence Campaign che lotta
contro i tagli allo stato sociale ha scritto: “Anche i compagni di
Glasgow sono stati sotto attacco da parte dello Stato britannico - in questo
periodo di crisi profonda nel cuore dell’imperialismo, le classi
dominanti europee vogliono criminalizzare i comunisti e tutte le forze progressiste
(…). Bologna o Glasgow, una sola lotta!
Il Consiglio
di Coordinamento del Movimento Operaio dell’Ucraina (Azione Operaia) ha
tradotto in russo il materiale sulla persecuzione dei 12 membri del (n)PCI, del
P-CARC e dell’ASP invitando i lettori in Ucraina, Bielorussia, Kazakhtsan
e Russia a mandare lettere di protesta alle ambasciate nei loro paesi.
I testi tradotti in inglese dei
comunicati di P-CARC, ASP e SLL sono stati diffusi sulla mailing list MAOIST Revolution e su quella dell’International League of People’s
Struggles.
In Indymedia
della Gran Bretagna è stato scritto sul processo di alcuni membri
dei CARC, un partito maoista
italiano, per “associazione
sovversiva con finalità di terrorismo”, ricorrendo a leggi fasciste dei
tempi di Mussolini. Questa legge non ha come obiettivo solo i maoisti, ma anche
altri gruppi di estrema sinistra, compresi anarchici e autonomi per un verso o
per l’altro indipendenti dalla “sinistra ufficiale””.
L’autore invita a prendere parte alla dimostrazione davanti
all’Ambasciata italiana a Londra l’8 febbraio, e aggiunge che
“lo Stato italiano ha deciso di attaccare le forze che guidano la
resistenza contro le misure d’austerità in Italia e specialmente le forze
indipendenti dalla “sinistra ufficiale”, quelli che in Italia sono
chiamati “autonomi”, anarchici, maoisti (…) Questi attacchi
sono significativi perché l’Italia è un paese europeo e quello che accade
in Italia potrebbe essere bene un test per quello che accade qui, la
criminalizzazione della sinistra radicale indipendente dalla “sinistra
ufficiale” dei sindacati e del Partito Laburista”.
Infine, il messaggio dalla Organizzazione Marxista Leninista
dell’Afghanistan:
“Cari compagni, abbiamo
appreso delle vergognose manovre del governo italiano contro i comunisti e
contro il (n)PCI. Siamo consapevoli di cosa significhi la situazione
intollerabile dei compagni del (n)PCI e degli altri comunisti sottoposti a
persecuzione politica e repressione per la loro ideologia. Condanniamo le
azioni anticomuniste della borghesia imperialista italiana contro i nostri
compagni ed esprimiamo la nostra rabbia per il cosiddetto processo
dell’8 febbraio. Esprimiamo anche la nostra completa e calorosa
solidarietà in questo difficile periodo.
Saluti rivoluzionari.”
La lotta continua!!
Avanti con la
battaglia contro la messa fuorilegge dei comunisti!
Difendiamo le libertà di opinione, organizzazione e
propaganda conquistate con la vittoria della Resistenza contro il nazifascismo!
Solidarietà con le organizzazioni
e i compagni colpiti dalla repressione!
Libertà per gli
attivisti NO TAV incarcerati e agli arresti domiciliari!
Con la solidarietà proletaria e la lotta contro la repressione
trasformiamo le operazioni repressive in uno strumento per rafforzare movimento
contro la crisi e i suoi responsabili, per far avanzare la rinascita del
movimento comunista fino alla vittoria!
Monti,
Marchionne, Ratzinger e i loro compari non hanno una soluzione positiva per le
masse popolari al marasma economico, ambientale, culturale e morale che il loro
sistema ha creato. Possono solo aggravarlo, rendere più feroce lo sterminio di
massa già in atto e trascinarci verso nuove guerre tra Stati.
La
classe operaia e il resto delle masse popolari una soluzione positiva ce
l’hanno: possono riorganizzare le attività economiche e tutta la
vita sociale facendo a
meno di capitali e profitti, di prestiti e debiti, di banche e
istituzioni finanziarie. Organizziamoci per
vincere!
Allegato Rimosso
A norma di legge potete essere esclusi da questa lista di distribuzione, RISPONDENDO A QUESTO MESSAGGIO con la richiesta di CANCELLAZIONE Cordiali saluti dalla redazione di: RESISTENZA Dir. resp. G. Maj - Redazione c/o Centro Nazionale del P.CARC: via Tanaro 7 - 20128 Milano; tel./fax 02.26.30.64.54 Reg. Trib.MI n. 484/19.9.94 - stamp. in proprio il 31/05/11. Per abbonamenti nazionali ed esteri e sottoscrizioni: CCP 60973856 intestato a M. Maj Sito: www.carc.it
- Prev by Date: Un caso giudiziario esemplare: sei uomini accusati per l’uccisione di due Guarani
- Next by Date: GRAZIE
- Previous by thread: Un caso giudiziario esemplare: sei uomini accusati per l’uccisione di due Guarani
- Next by thread: GRAZIE
- Indice: