Libia: violenza brutale contro i dimostranti



Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110221it.html

Libia: violenza brutale contro i dimostranti
La Libia dovrebbe essere sospesa dal Consiglio per i diritti umani dell'ONU

Bolzano, Göttingen, 21 febbraio 2011

In seguito alla brutale violenza messa in atto dal regime libico contro i manifestanti, l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha chiesto la sospensione della Libia dal Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU. Non è accettabile che a partire dalla prossima settimana la Libia sieda nel Consiglio per i Diritti Umani a Ginevra per discutere delle violazioni dei diritti umani commessi nel mondo mentre il suo capo di stato Muammar Gheddafi fa sparare sui manifestanti nel proprio paese. Le Nazioni Unite non possono continuare a far finta di nulla di fronte ai racconti dei testimoni oculari che parlano di massacri e di una situazione simile alla guerra civile nelle strade libiche.
La Libia è uno dei 47 paesi membri del Consiglio dei Diritti Umani 
dell'ONU che il prossimo 18 febbraio inizierà la sua 16esima sessione di 
sedute. L'elezione della Libia al consiglio dei diritti umani, in cui 
sarà regolarmente rappresentata fino al 2013, è stata accompagnata da 
molteplici polemiche. Secondo le indicazioni date dalle Nazioni Unite, 
l'elezione di un paese nel Consiglio dovrebbe tenere conto della tutela 
e dell'impegno profuso per il rispetto dei diritti umani nel proprio 
paese. La sospensione di un paese membro può essere raggiunta unicamente 
con una maggioranza dei due terzi dell'Assemblea Generale dell'ONU nei 
casi in cui vengano commesse gravi e sistematiche violazioni dei diritti 
umani.
Un regime che fa massacrare la propria popolazione dalle forze di 
sicurezza e da mercenari stranieri dovrebbe aver perso il diritto di 
decidere sulle violazioni dei diritti umani in altri paesi. Poiché 
Muammar Gheddafi evidentemente non può più contare ciecamente sulle 
proprie forze di sicurezza, ora impiega mercenari provenienti dai vicini 
paesi africani per sedare la rivolta in casa propria. Solamente qualche 
settimana fa Gheddafi ha fatto deportare arbitrariamente e con ampio uso 
di violenza migliaia di migranti africani che in parte vivevano da anni 
in Libia.
Vedi anche in gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110217it.html | 
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110213it.html | 
www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100506it.html | 
www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050617it.html | 
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030620it.html | 
www.gfbv.it/3dossier/masiri/masiri.html
in www: http://it.wikipedia.org/wiki/Berberi | 
http://it.wikipedia.org/wiki/Libia | www.makabylie.org