Torino. Processo “Borghezio”. Report



Torino. Processo “Borghezio”. Report

Lunedì 14 febbraio. Alla terza udienza del processo contro due anarchici
accusati di aver diffamato e minacciato Borghezio, il PM Antonio Rinaudo,
in evidente difficoltà, ha chiesto ed ottenuto di presentare altri
testimoni. Alla faccia del diritto della difesa di conoscere tutti gli
elementi del processo prima e non durante il dibattimento!
I testimoni erano due poliziotti, chiamati sebbene non avessero nulla da
aggiungere alle deposizioni degli altri, per condire meglio un’accusa che
non regge. Uno dei due si è dato un gran daffare per infilare qua e là che
i due compagni erano molto noti, che erano stati inquisiti per altre
iniziative politiche.
Rinaudo ha chiamato un imbonitore dalla questura per meglio vendere la sua
tesi.
Il secondo testimone, un poliziotto con nozioni di informatica, si è
prodotto in un lavoro da vero hacker: ha copiato e incollato il post
comparso su indymedia nel quale si dava la notizia del Borghezio appeso in
effige di fronte alla sede della Lega in via Poggio!
Ha tuttavia dovuto riconoscere che non era in grado di dire chi avesse
pubblicato la notizia.
I due compagni hanno letto una dichiarazione spontanea nella quale hanno
ribadito la piena condivisione politica e morale delle iniziative svoltesi
in occasione del 25 aprile del 2009.
Ne riportiamo un paio di stralci.
“Noi siamo anarchici. Gli anarchici sono sempre stati in prima fila contro
il fascismo.
Oggi il fascismo è tornato. Guerra, razzismo, militari in strada, profughi
respinti in mare, campi di concentramento per gli indesiderabili.
La Lega Nord ne è l’emblema.
Siamo accusati di aver appeso un manichino con la faccia di Borghezio
davanti alla sede della Lega alla vigilia del 25 aprile.
Un gesto provocatorio per scuotere le coscienze, perché, alla vigilia del
giorno in cui si ricorda l’insurrezione contro il fascismo, la memoria
della gente di Torino tornasse a quei giorni. Quando nelle strade di
Torino i partigiani combattevano per la libertà, la giustizia sociale, la
solidarietà.
La Lega Nord promuove continue campagne di odio razzista e xenofobo.
Borghezio fa comizi con i neofascisti di Forza Nuova, gli stessi che in
questi giorni “festeggiano” in rete la morte di quattro bambini rom,
bruciati vivi in una baracca.
Borghezio ha dato fuoco ai ricoveri degli immigrati, ha spruzzato
l’insetticida addosso a povere ragazze africane, ha malmenato un bambino
marocchino che vendeva accendini.
Nessuno minaccia Borghezio. Borghezio è solo l’icona triste, che meglio
svela la ferocia delle politiche della Lega. Politiche che sono ben più
che una minaccia per chi vive in questo paese.

Siamo processati solo per aver espresso liberamente le nostre opinioni.
Difendiamo anche in quest’aula la libertà di esprimere le nostre idee.
La libertà di dire, oggi come nell’aprile del 2009, che il fascismo
colpisce ogni giorno.
La libertà di ricordare le ragioni di chi combatteva il fascismo, portando
in se il sogno di un’umanità senza stati né frontiere, solidale. Le
ragioni di chi lottava perché uguaglianza/libertà/solidarietà non fossero
solo parole ma il cuore stesso della nostra società. Queste ragioni sono
state dimenticate o gettate nel fango.
Oggi siamo in quest’aula per queste idee e non per altro.
Se ci condannate, ci condannate per queste idee e non per altro.”

La prossima udienza – per sentire un ultimo testimone della difesa – è
fissata il 15 aprile alle 12,30 in aula 82.
Quella successiva – con le arringhe e la sentenza - sarà il 20 maggio alle
ore 9 in aula 81

Per info e contatti:
Federazione Anarchica Torinese - FAI
Corso Palermo 46 – riunioni ogni giovedì dalle 21
fai_to at inrete.it - 338 6594361