Anarres su Radio Blackout



Anarres su Radio Blackout

Sulle libere frequenze di Radio Blackout parte domenica 5 febbraio (e poi
ogni domenica), dalle 14 alle 15,30, Anarres.

A Torino Blackout si sente sui 105.250FM.
La potete ascoltare in streaming da quest’indirizzo:
http://radioblackout.org/streaming/

Anarres come il pianeta immaginato da Ursula Le Guin, in “The
dispossessed. An ambigous utopia”.
Un posto dove c’è chi si sperimenta di volta in volta, senza mai dare per
assodato il terreno già arato, senza considerare sicure le via già
percorse, mettendosi di volta in volta in gioco.
Uno spazio di informazione libera e libertaria, un luogo dove dare parola
ai protagonisti delle lotte, a chi cerca di scavare le ragioni di quel che
accade. Senza lenti che orientino l’analisi ma con tanta voglia di capire
e raccontare.

Viviamo tempi terribili, tempi segnati dalla rassegnazione e dal rancore,
tempi di guerra ai poveri e di guerra tra poveri.
Viviamo in strade segnate dalla fatica di arrivare a fine mese, sotto gli
occhi indifferenti ed indagatori di centinaia di occhi elettronici.
Viviamo di lavori precari, pericolosi, malpagati.
Viviamo come quelli prima di noi non vivevano più.
Ma questo vivere non ci piace e proviamo a scavarcene un altro.
Nel deserto, tra quelli che continuano ad attraversarlo, tra quelli che
vogliono andare oltre, c’è lo spazio di chi pensa che un altro mondo sia
possibile. E che tocchi a ciascuno di noi costruirlo.
Liberiamo gli spazi e ci ri-prendiamo il tempo della libertà e
dell’autogestione. Senza illuderci che sia per sempre, sapendo che il
dominio morde chi lo nega, sapendo che non si può costruire che nel
conflitto. Sapendo che il conflitto senza la pratica quotidiana
dell’autogestione è mero esercizio retorico.

Occorre anche saper ascoltare.

Ascoltare le tante voci di chi – fuori e contro l’ordine folle imposto dal
capitalismo e dallo Stato – intraprende altre vie.
Le voci di chi si mette di mezzo quando vede un militare gettare per aria
le misere merci di un immigrato.
Di chi si mette di mezzo quando le leggi dicono che ci sono esseri umani
illegali.
Le voci di chi si mette di mezzo contro le ruspe che spianano per una
nuova discarica.
Le voci di chi si mette di mezzo quando buttano in strada una famiglia che
non paga l’affitto.
Le voci di chi si mette di mezzo quando un supertreno si vuole mangiare il
futuro di tutti.
Le voci di chi si mette di mezzo quando chi dice la propria viene
inquisito e processato.
Le voci di chi si mette di mezzo quando chiudono con la forza uno spazio
autogestito.
Le voci di chi si mette di mezzo davanti ad una base militare, una
caserma, un poligono di tiro.
Le voci di chi si mette di mezzo quando i preti di tutte le religioni
pretendono di decidere la vita di tutti.