Alba e tramonto: mutamento costante della vita






In Italia comincia ad avvenire questo:


"... sul Messaggero Veneto di oggi (con richiamo in prima pagina) la vicenda di tre dipendenti del comune di Paularo (due operai e un’addetta alle pulizie) messi in mobilità dal Comune. L’articolo spiega come il provvedimento sia l’anticamera del licenziamento e l’estensore del pezzo osserva come dalla Val d’Incarojo la notizia sia destinata a far vacillare il mito del posto fisso nelle amministrazioni pubbliche ..."

http://carnia.la/2010/08/27/27-08-messaggero-veneto-il-comune-di-paularo-licenzia-tre-dipendenti-vacilla-il-mito-del-posto-fisso/


e negli USA quest'altro:


"... Come sindaco di Indianapolis si è conquistato una fama nazionale realizzando un exploit. Ha licenziato il 40% dei dipendenti municipali: ma si è concentrato sui quadri medioalti della burocrazia, lasciando intatto il personale che veramente svolge un´attività di servizio al pubblico. Ha ridotto le tasse locali per ben quattro volte. Ed è riuscito a investire 1,2 miliardi nel miglioramento delle infrastrutture ..."

http://www.controlacrisi.org/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=8039&catid=35&Itemid=68&utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter



Per il momento contentiamoci. Ma non v'è dubbio che presto il 100% degli indebitamente assunti a vita in ruoli di proprietà collettiva dovranno restituire con tante scuse quello che avevano accaparrato. Ed a questo punto si compirà il prodigio: proprio loro, gli statali, diverranno all'improvviso i più grandi estimatori dell'equo impiego pubblico a rotazione!


Una volta estirpati dal pubblico terreno, saranno proprio gli statali ad invocare giustizia sociale, a chiedere si istituisca un lavoro minimo garantito di cui il settore pubblico debba farsi carico con tanto di reddito da cittadinanza tra un'assegnazione e la successiva. Saranno proprio coloro i quali fino a quel momento ridevano dicendo: Je m'en fiche! di tutti noi semplici, comuni, cittadini qualsiasi di nessun conto, costretti a vivere in un regime di finta democrazia, dove il potere esecutivo e funzionale è rimasto avulso da noi ed in mano loro ingiustamente per sei decenni, ed a sottostare quindi a leggi fatte che peggio non si poteva dai peggiori politici ciònonostante protetti dai fedelissimi statali, a gridare:

RO-TA-ZIO-NE!  RO-TA-ZIO-NE!  RO-TA-ZIO-NE! 

Saranno presto proprio gli statali ad avere motivo di issare cartelli con su scritto:

! ARMONICA ROTAZIONE SOCIALE !


Ed allora facciano attenzione oggi gli statali: nella vita vigono regole ben superiori a quelle concepite dai baroni nelle Università ancora finto pubbliche e poi passate ai politici per essere legiferate. Una regola dice che tutto è soggetto a cambiamento. E voi cambierete idea statali, in merito alla rotazione nel pubblico impiego. Oh se la cambierete! Ed un'altra regola dice: riavrete indietro ciò che avrete dato. A significare che quanto più avrete negato la legittimità di un:

HTTP://EQUO-IMPIEGO-PUBBLICO-A-ROTAZIONE.HYPERLINKER.ORG

tanto più ne patirete le conseguenze.


Quanto più avrete negato i due sacri principi della Democrazia:

1) quanto di pertinenza e proprietà della Collettività va condiviso,
2) quanto di pertinenza e proprietà della Persona va rispettato.

tanto più ne rimarrete esclusi e vivrete emarginati in una nuova casta creata apposta per voi.

"Chi è quello così ridotto?" qualcuno chiederà.
"Via via, andiamo via, quello era uno STATALE!" qualcun altro risponderà.


Una delle meraviglie del mondo è il passaggio dall'Alba al Tramonto: il mutamento costante della vita. Traiamone tutti insegnamento per vivere i giorni a venire con serenità.


Danilo D'Antonio