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Torino Primo Maggio. Anarchici in corteo
- Subject: Torino Primo Maggio. Anarchici in corteo
- From: "Federazione Anarchica Torinese - FAI" <fat at inrete.it>
- Date: Mon, 3 May 2010 15:11:05 +0200 (CEST)
- Importance: Normal
Torino Primo Maggio. Anarchici in corteo “Scherza con i santi ma lascia stare gli infanti”, questo striscione della Rete No Sindone era appeso al camion di apertura dello spezzone anarchico al corteo del Primo Maggio a Torino. Non per caso. Quest’anno piazza S. Carlo, dove tradizionalmente si concludono le manifestazioni della giornata dei lavoratori, è stata colonizzata dai cattolici che se ne sono appropriati per preparare la scenografia per la performance del loro boss il giorno successivo. Il corteo si è così concluso in piazza Castello. Qui qualche immagine: http://piemonte.indymedia.org/article/8575 Come ogni anno la Federazione Anarchica di Torino ha dato vita ad uno spezzone rosso e nero che, infischiandosene delle complesse alchimie di piazza del Primo Maggio torinese, si è collocato al centro del corteo con lo striscione “Azione Diretta contro lo Stato e il Capitale”. Gli studenti del Cast hanno sfilato con “Il lavoro salariato è per servire, l’autogestione è per vivere”. In bella vista sul camion anche lo striscione “Né CIE né Frontiere. Ribellarsi è giusto”. Presenti anche compagni e compagne dalla Val Susa, da Asti, da Cuneo, da Alessandria, che hanno dato vita ad un settore del corteo, che attraversando via Po nel momento del massimo affollamento, si è fermato più volte per comizi volanti. Lunghi applausi hanno accolto il passaggio degli anarchici, che parlavano dei temi che toccano la vita di tutti: la crisi che morde la vita dei lavoratori ma lascia intatti i profitti dei padroni, la guerra che continua in Afganistan, la solidarietà con i lavoratori migranti, la precarietà per legge. La critica verso l’invadenza clericale e l’enorme dispendio di denaro pubblico per le spese dell’ostensione ha suscitato ampio consenso, che si è fatto ovazione quando si è citata la resistenza dei lavoratori greci che, il quotidiano “La Stampa” ha descritto come ostinati nella difesa dei propri “privilegi”. A metà percorso il camion si è guastato, ma non ci siamo persi d’animo: olio di gomito ed un sorriso sulle labbra l’abbiamo spinto sino alla fine del corteo. In piazza Castello – dove la rete “No Sindone” aveva piazzato un enorme striscione che invitava alla piazza No Ratzinger del giorno successivo - ci siamo fermati a lungo al “cavallo”, di fronte ad una folla attenta e partecipe. L’invito all’autogestione delle lotte, al rifiuto della delega, alla necessità di una nuova resistenza ha concluso tra gli applausi il nostro intervento, in una piazza che i tristi istituzionali avevano già abbandonato da tempo. Purtroppo la lunga mattinata ha avuto un brutto epilogo. In fondo al corteo lo spezzone anticlericale è stato bloccato all’ingresso di piazza Castello da un cordone di carabinieri. La questura, ben decisa a tacitare i senza religione, non poteva tollerare una papessa assisa su una sedia gestatoria a forma di vagina gigante. Ne è seguito un parapiglia, nel quale il vicequestore Sertorio si è preso una bandierata in testa. Per questo fatto un anarchico è stato arrestato poco dopo e tradotto alle Vallette: lunedì, all’udienza di convalida, il giudice ha confermato l’arresto e disposto l’immediata scarcerazione. Sertorio, oggi a capo del commissariato di Dora Vanchiglia, è uno che tutti conoscono per le retate contro gli immigrati al tempo che comandava a Porta Palazzo. Indimenticabile per noi la sua “testimonianza” su un nostro compagno, nel processo contro gli antifascisti del 18 giugno 2005. La nostra giornata si è poi conclusa come sempre con il pranzo e la festa del Primo Maggio nella sede della Federazione Anarchica in corso Palermo 46. Per info e contatti: Federazione Anarchica – Torino Corso Palermo 46 – ogni giovedì dalle 21 338 6594361 – 338 6594361