Documento inviato alla Corte Europea dei Diritti Umani
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- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Wed, 3 Mar 2010 23:29:48 +0100
Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
come avete sentito, la Corte Europea dei Diritti Umani ha accettato il ricorso
italiano sulla presenza del Crocifisso nelle scuole e in altri pubblici uffici.
Il Movimento era pure intervenuto presso la Corte, dopo essere intervenuto
presso le autorità italiane con un documento simile a quello che voi
avete ricevuto e su cui si è discusso. La fondamentale ragione da noi addotta
era il rapporto tra stato e società civile, come nel documento è spiegato.
V'inviamo qui il testo come testimonianza.
Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Movimento per la Società di Giustizia e per la Speranza Lecce au Vice-président Christos Rozakis aux Juges Françoise Tulkens et Vladimiro
Zagrebelsky Présence du Crucifix et laïcité de l’État La
présence en Italie du crucifix dans les écoles et les bureaux publics, en
particulier dans les tribunaux, dans ces dernières années a été un objet de
conflits. En particulier dans le
mois de Novembre dernier la Cour de Strasbourg a condamné la présence du crucifix dans les
salles de classe italiennes ; elle l’a considéré comme contraire au droit des parents d´éduquer
leurs enfants selon leurs convictions et au droit des enfants à la liberté de
religion. Le Mouvement estime qu'il
convient de faire quelques considérations. L'État, cependant, est une
_expression_ de la société civile, avec son histoire, sa tradition, sa
foi. C’est pourquoi l'État italien reconnaît le dimanche comme un jour de
repos et de fête. Il reconnaît les fêtes
chrétiennes majeures, à commencer par Noël et Pâques. Il reconnaît à
l'Église une contribution
économique. Et la présence du
crucifix doit être placée dans ce contexte expressif d'une société
chrétienne, tandis qu’il constitue une présence de grande valeur humaine, qui
parle du rôle et de la puissance rédemptrice du sacrifice. C’est là sa valeur éducatrice et formative dans
l’école. Pour tout le monde. Sa présence ne contredit pas
l'État laïc, qui exprime et doit exprimer cette société ; ni elle est
offensant pour les autres religions et confessions minoritaires ou
marginales ; quand même leur esprit devrait les conduire à partager d’une
certaine façon la religion chrétienne et ses formes.
Elle n’offense pas les
esprits agnostiques et athées, qui sont plutôt tenus de respecter la religion
des autres ; comme le religieux doit respecter la conscience athée. Dans le
moderne esprit de tolérance et de
fraternité universelle de l'homme.
Pour le Mouvement son Responsable
Prof. Arrigo Colombo Arrigo
Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di
Lecce Via Monte
S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160 E-mail arribo at libero.it/ Pag web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia (testo
italiano) Presenza del
Crocifisso e laicità dello Stato La
presenza del Crocifisso nelle scuole e
nei pubblici uffici, in particolare nei tribunali, è stata negli ultimi anni
oggetto di contestazione. Nel 2003
il ricorso di Adel Smith; nel novembre scorso l’intervento della Corte di
Strasburgo; nei giorni scorsi il rifiuto del giudice Luigi
Tosti. Si
è detto che era contro la libertà di
religione, offensiva dei non
credenti, contraria alla laicità
dello Stato. Il
Movimento ritiene opportuno fare alcune considerazioni. Lo
Stato è laico in quanto il suo potere si
costituisce per una cessione di potere dei cittadini, non per un potere divino trasmessogli attraverso la
Chiesa; come la Chiesa stessa pretese per buona parte del secondo millennio
dell’era volgare (si vedano i testi di Gregorio VII, Innocenzo III, Bonifacio
VIII). Un potere, dunque, che non ha radici religiose ma è autonomo, e altro da ogni potere
religioso. Lo
Stato è però l’espressione di una
società civile, con la sua storia, la sua tradizione, la sua
fede. Così la società italiana è una società cristiano-cattolica, con frange
di altre confessioni e religioni, e
con uno strato agnostico-ateo che si aggira sul 5%. Perciò è una società cristiana nella sua stragrande
maggioranza, anche se la pratica rituale è più bassa, e le decisioni della
gerarchia sono talora contestate; in base alla libertà di
coscienza. Perciò lo Stato italiano riconosce come giorno di riposo e di festa
la domenica. Perciò riconosce le grandi feste cristiane a cominciare dal
Natale e dalla Pasqua. Perciò riconosce alla Chiesa un contributo economico. E la presenza del Crocifisso si colloca in
questo contesto espressivo di una
società cristiana, mentre costituisce una presenza di grande valore umano, che parla del
ruolo e della potenza redentrice del sacrificio. Non
contrasta la laicità dello Stato che esprime e deve esprimere quella
società; né è offensiva di altre religioni e confessioni minoritarie o
marginali; che anzi il loro spirito dovrebbe portarle a condividere in qualche
misura la religiosità cristiana e le sue forme. Né offende gli spiriti agnostici
ed atei che sono piuttosto tenuti al
rispetto della religiosità altrui; come il religioso al rispetto della
coscienza atea. Nel moderno spirito di
tolleranza e di universale
fraternità umana. Lecce, il 25 gennaio 2010 |
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