Sottomissione inconsapevole da rimuovere





Saluto tutti cordialmente chiedendo
analizziate il seguente comunicato:




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Innovare la Pubblica Amministrazione –  Politica e Management pubblico verso una nuova stagione di riforme e di modernizzazione organizzativa.
 
Energie Nuove e Cambiamentorganizzativo .com  presentano il libro curato da Antonino Leone e Mita Marra :  “ Frantumi da Ricomporre. Riforme legislative e innovazioni di management per migliorare la produttività delle organizzazioni pubbliche”
 
Napoli  - Istituto Italiano di Studi Filosofici – 10 Dicembre , ore 17, 30
 
Animeranno la discussione:
 
Antonino Leone , autore del libro -   dirigente  INPS , molto impegnato nel dibattito sulla
riforma del lavoro pubblico;
 
Mita Marra, autore del libro, esperta di cambiamento organizzativo del sistema pubblico ,
insegna analisi delle politiche pubbliche all' Università di Salerno;
 
Angela Cortese, già Assessore provinciale di Napoli alle politiche scolastiche e formative ed alle pari opportunità;
 
Bartolo Costanzo,  protagonista di processi di cambiamento organizzativo nel settore privato e nella Pubblica Amministrazione che è attualmente direttore del Consorzio per la ricerca applicata in agricoltura
.
Antonio Basile -  responsabile della pianificazione strategica dell' ARPA Campania
 
Giovanni  De Falco, grande esperto delle tematiche del lavoro, responsabile dell’ Ires Cgil di Napoli;
 
Vincenza Esposito  -  che ha  partecipato a numerose esperienze di innovazione
del lavoro amministrativo nella regione Campania ed insegna organizzazione
aziendale all' Università del Sannio;
 
Renato Mele  che dirige il Dipartimento  di Studi e ricerche aziendali all'
Università di Salerno;
 
Ernesto Paolozzi, docente di Storia della Filosofia Contemporanea presso l’Università Suor Orsola Benincasa, esponente di punta della tradizione liberale e progressista napoletana, già consigliere comunale a Napoli;
 
Andate a vedere il nuovo post su www.energie-nuove.com 

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Avete notato nulla? Chiediamoci: quanti, fra questi autorevoli signori e signore, sono degli STATALI? Degli assunti a vita nella Funzione Pubblica, nei ruoli del Bene Comune, della Res Publica?

La domanda da porci è: in tutti i Convegni e Seminari che si susseguono per la Penisola, al fine dichiarato di favorire un qualche miglioramento sociale, in quale, sempre comunque preponderante, percentuale può essere definita la presenza degli STATALI?

Se realmente il fine ultimo è il benessere del CITTADINO, per quale ragione NOI CITTADINI non veniamo coinvolti in prima persona? Che forse ci si prende per degli analfabeti? O degli incapaci di intendere e volere?


NOI CITTADINI è bene mettiamo finalmente da parte il contributo degli STATALI, che non può non risentire del loro voler mantenere il loro status (ed anomala presenza in una Repubblica) ad ogni costo, e prendiamo invece il comando della situazione. Pacificissimamente, legalissimamente, civilissimamente, s'intende.


Perché NOI CITTADINI dobbiamo subire quello che ci viene propinato dagli STATALI?

La SOVRANITA' a chi appartiene? Al POPOLO, ai CITTADINI od agli STATALI?

Lo stesso Renato Brunetta non è forse uno STATALE lui stesso?

E come può uno STATALE pretendere di mettere a posto l'APPARATO STATALE?


SOVRANITA' ai CITTADINI!

Noi semplici CITTADINI e PERSONE COMUNI dobbiamo occuparci in prima persona di ciò che ci riguarda.

Senza alcun intermediario. Men che meno l'ASSOCIAZIONISMO, che altro non è che una camuffata estensione politica dei partiti al fine di avvicinare il CITTADINO senza insospettirlo e truffarlo con maggiore facilità, comodità e durata.


O si è SEMPLICI CITTADINI, o ci si presenta come tali, alla pari con qualsiasi altra persona, o non si è dalla parte giusta.

Prendere coscienza della massiccia presenza degli STATALI in tutto ciò che riguarda l'andamento sociale. Prendere coscienza della nostra attuale situazione indebitamente loro sottomessa rispetto ad ogni cosa che pure riguarda la nostra vita, anche quella strettamente privata.

Questo è il passo avanti che necessita e preclude ad un cambiamento profondo della società.

Perchè a mantenere immobile la situazione di sofferenza locale e globale non sono tanto i politici ed i tycoon quanto soprattutto gli STATALI che fanno loro da costante ed onnipresente base, sostegno e protezione, nonché tutto l'APPARATO PARASTATALE fatto di lobby professionali ed associazioni.


Teniamo presente questo: una volta aborrita la violenza, se vogliamo agire pacificamente con successo, dobbiamo rivolgerci necessariamente verso gli STATALI. Contro i politici ed i ricconi da un punto di vista giuridico non possiamo nulla. Al contrario gli STATALI non hanno alcun diritto di accaparrare la Funzione Pubblica che, in una Repubblica, va periodicamente restituita al POPOLO, ai CITTADINI, ogni tot numero di anni.

Ed alternandoci nei ruoli pubblici come semplici cittadini, ci possiamo scommettere che tutto cambierà automaticamente nel giro di pochi anni senz'altro particolare impegno.


Mettiamoci dunque a lavorare su questa tesi ed avremo gettato le basi per una nuova vita davvero bella.

Nessun altro può fare questo lavoro al posto nostro.

Di sicuro non lo faranno gli STATALI.


Danilo D'Antonio