Torino, mercato di Porta Palazzo. Il gioco delle tre carte
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- Date: Mon, 15 Jun 2009 00:26:05 +0200
Torino, mercato di Porta
Palazzo. Il gioco delle tre carte All’ombra della Mole le
elezioni per la Provincia sono finite in pari. Così il 23 si gioca la bella con
il ballottaggio. Sicurezza e legalità tra i temi più gettonati della campagna:
pompati alla grande da destra, certo non disdegnati da un PD in salsa
Chiamparino che, in piena campagna elettorale ha licenziato il PRC dalla
maggioranza in comune, avviando trattative con l’UDC. Trattative che portano
oggi il candidato di PD e IDV, Antonio Saitta, a incamerare l’appoggio del
partito di Casini contro la candidata del PDL, Claudia
Porchietto. Domenica 14 giugno, ad una
settimana dalla seconda tornata per la Provincia, Chiamparino ha giocato la sua
carta su Porta Palazzo, dove da mesi e mesi, si combatte la guerra contro il
mercato domenicale abusivo degli immigrati della zona. Un mercato che, come dice
certa stampa, è sostenuto dagli anarchici. Il comune, in accordo con
l’Associazione per la rinascita di Porta Palazzo, ha organizzato una sorta di
festa del mercato. In altre parole ha promosso l’apertura domenicale dei banchi
che, di solito, occupano la grande piazza dal lunedì al sabato. In tal modo,
scrive TorinoCronacaqui, riferendo le affermazioni bellicose del presidente
dell’associazione, Giuseppe Bellia, “il mercatino abusivo non ci sarà,
altrimenti sarà guerra”. “Sarà, dice sempre Bellia,
una giornata di festa e commercio regolare. Per un ritorno alla normalità, non
altro. Dimostreremo come il quartiere possa (…) godere anche della propria
multietnicità, delle enormi differenze che rendono questo quartiere un grande
laboratorio di cittadinanza”. La guerra ai poveri in crosta antirazzista: una
ricetta targata PD. Domenica 14 intorno alle 8
e mezza del mattino la grande piazza è tutta un fervere di attività: gente che
piazza i banchi, altri che montano le giostre, altri ancora che si affollano
intorno ad un tizio con i numeri per farsi assegnare i posti rimasti
liberi. Un tale con fare da uomo di
panza alla fine affitta anche gli spazi “abusivi” dietro alla fermata del tre.
Chiede la licenza ma nemmeno la guarda mentre intasca venti euro per ogni
piazzola che disegna sul momento a terra. Agli angoli della piazza ci
sono camionette di polizia e uomini della digos con i numeri delle grandi
occasioni. Due tizi vicino all’edicola di corso Giulio, davanti alla vecchia
stazione della Cirié Lanzo, dicono “oggi c’è la guerra agli anarchici per i
posti del mercato”. Davanti alla tettoia
dell’orologio un vasto spiazzo è transennato: al centro c’è un gazebo elettorale
del PDL, che per l’intera mattinata sarà presidiato da macchine di polizia,
carabinieri, vigili urbani e alpini. E gli abusivi? Le donne che
vendono il pane e la menta, i ragazzi con i vestiti taroccati e quelli con la
roba cinese, quelli dei cellulari e quelli dei libri arabi, quelli delle
cassette di musica e film… Sulla destra, dietro la
tettoia dell’orologio, nella zona dove gli altri giorni sono i banchi dei
contadini, sin dal mattino presto compaiono i teli e le merci che, le altre
domeniche facevano mostra di se vicino al Palafuksas. Quelli di The Gate, la
sinistrissima associazione diessina che da sempre aspira alla ruolo di
mediatrice tra le istituzioni e gli immigrati che si arrangiano al mercato, ha
fatto la mediazione. Gli abusivi hanno un posto anche se “ufficialmente” non ci
sono, la guerra è rimandata al dopo elezioni. Tutti felici e contenti. Domani,
passata la festa e gabbato lo santo, si vedrà. Unici guastafeste, piazzati
appena fuori dalla tettoia dei contadini, antirazzisti e anarchici armati di
gazebo e banchetti. Due striscioni, uno in arabo e l’altro in italiano, appesi
all’esterno indicano con una freccia “mercato
abusivo”. Inutilmente i due di The
Gate provano a farli togliere. Uno, in brache rosse e sandalo da sinistro per
bene, argomenta “tu non sai chi sono…” poi corregge il tiro in un politicamente
corretto “tu non conosci la mia storia personale”. Intorno all’una un
microcampetto di calcio, disegnato a calce con tanto di porte, compare accanto
al “suk” illegale: accanto l’alpino barrato e la scritta “fuori gli alpini dalle
città”. Partono alcune partite di calcio: giocano i grandi e anche i bambini. È
l’ormai celebre “calcio all’alpino”, simbolo di resistenza e solidarietà tra
abusivi, clandestini, poveri, anarchici. Più tardi la polizia pressa
un po’ ma non si muove. Il mercato, quello legale con le piazzole e i caporali
di giornata, e quello abusivo, che c’è ma si fa finta che non ci sia, vanno
avanti uno accanto all’altro. C’è stato un tempo che a
Porta Palazzo comparivano fulminei quelli del gioco delle tre carte, molto
diffuso anche nella versione delle tre campanelle. Tutti sapevano che era una
truffa ma tanti giocavano lo stesso, convinti di essere più furbi dei furbi di
professione. Di solito ne uscivano cornuti e mazziati. Qualche rara volta un
amico ti dava la dritta giusta. Qualcuno, questa domenica
ha provato il gioco con il mercato degli abusivi. C’è ma non si vede: sollevi la
carta e non lo trovi. Qualche monello però ha
indicato con un dito impertinente la campanella
giusta. Game
over. Prossimi
appuntamenti: Martedì 16
giugno Dalle 18 alle
24 Punto info antirazzista sul
pacchetto sicurezza - in via Po 16 Il consueto incontro del
giovedì in corso Palermo è anticipato a martedì al punto info antirazzista
Giovedì 18
giugno saremo in piazza Madama
Cristina per la serata informativa sul pacchetto sicurezza promossa da Torino
Squatter. Appuntamento dalle 19.
Saranno presenti gli
avvocati Bisacca e Novaro. Venerdì 19
giugno Futuro
radioattivo Boccia Squat & FAI
Torinese organizzano “Futuro Radioattivo”, serata informativa sul nucleare.
Interverranno alcuni
esperti del settore. A seguire cena Bellavita,
proiezioni a tema, musica fino a notte inoltrata. Dalle 20 alla Boccia Squat
in via Giacomo Medici, 121. Lunedì 22
giugno Film antirazzista in
piazza CinePalermo46 si
trasferisce in strada. Dalle ore proiezione del film
“Il mondo nuovo” di
Crialese. Quando gli immigrati
brutti, sporchi, cattivi, ignoranti e sognatori eravamo
noi. Banchetto informativo sul
pacchetto sicurezza. Per info e
contatti: Federazione Anarchica
Torinese – FAI Corso Palermo 46 – la sede
è aperta ogni giovedì dalle 21 fai_to @inrete.it 338
6594361 |
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