Torino. Casa per tutti!
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- Date: Tue, 28 Apr 2009 01:26:55 +0200
Torino. Casa per
tutti! Martedì 28
aprile Punto info “casa per
tutti”. Le lotte per la casa di
rifugiati e baraccati, la repressione delle lotte, i soldi pubblici destinati a
preti e imam. Dalle Casa chiesa
moschea In questi giorni si fa un
gran parlare di moschee. Ha cominciato Mario Borghezio, quello che pochi anni fa
incendiava con la benzina gli immigrati a ponte Mosca. Lui, è chiaro, la moschea
non la vuole perché è un razzista. Subito fascisti e post fascisti vari si sono
accodati alla sua crociata. L’assessore
all’immigrazione, Ilda Curti, invece sostiene il progetto: le giunte di
centrosinistra sono solite appoggiarsi a preti ed imam perchè sono utili
strumenti di controllo degli immigrati. Non ci sono invece
contrasti in Sala Rossa sulla prossima ostensione della Sindone che verrà
finanziata da una montagna di soldi pubblici. Lo diciamo chiaro:
finanziare e sostenere iniziative islamiche o cattoliche è un affronto alla
libertà degli uomini e, soprattutto, delle donne che subiscono il giogo di
religioni maschiliste, autoritarie, gerarchiche che negano l’autonomia dei
singoli, mirando a modellare su di se l’intera vita sociale.
Gli Stati sostengono le
istituzioni religiose perché sono un robusto puntello per un ordine basato sul
dominio e la diseguaglianza. Invece per la povera gente,
quella che fa fatica ad arrivare a fine mese, quella dei lavori precari senza un
posto per vivere, le risorse non ci sono mai. Nel silenzio e
nell’indifferenza si consuma la vita delle migliaia e migliaia di uomini, donne
e bambini, italiani ed immigrati che vivono in strada, in baracche, roulotte,
tra le rovine delle fabbriche abbandonate. Per loro niente
indignazione e niente soldi. Destra e sinistra sono bipartisan.
Quelli che alzano la testa
e decidono di dare dignità e futuro a se ed ai propri figli trovano solo
manganelli e polizia. È successo la scorsa
settimana a Milano a 300 profughi del Corno d’Africa che avevano occupato un ex
albergo in estrema periferia. Sgomberati, più volte caricati e picchiati mentre
occupavano per protesta i binari della vicina ferrovia, poi blanditi con false
promesse dai soliti politici e infine lasciati in strada. Ad un compagno del
Comitato antirazzista, la cui presenza solidale non è mai mancata nelle lotte
dei senza casa di Milano, è stato consegnato un foglio di via dalla città. Anche
lui profugo in questo paese che accoglie a braccia chiuse e bastone levato chi
fugge la guerra, le persecuzioni, la fame. Come a Torino lo scorso
luglio. In via Germagnano, tra le baracche dei rom, i bambini giocavano nel
fango e tra i topi. Alcune famiglie, stanche di una miseria che aveva segnato
ogni momento delle loro vite, hanno occupato una palazzina dell’Enel in via
Pisa, vuota e abbandonata da anni. Le truppe dello Stato in
tenuta antisommossa hanno fatto irruzione nell’edificio il 15 luglio: i bambini,
spaventati, si sono svegliati urlando. Poi li hanno riportati alle baracche
semiallagate lungo la Stura. Due giorni dopo, in piazza
d’Armi, a parlare di “Paure metropolitane” c’era Ilda Curti.
Non potevano mancare gli
antirazzisti. Armati di striscione, volantini e megafono hanno raccontato a
Curti le paure di chi, giorno dopo giorno, vive ai margini di una città che
spende per giochi e luci d’artista ma permette che i bambini crescano senza una
casa. Curti non ha tollerato la
contestazione e se n’è andata gridando “E, io, che c’entro?” Le stesse parole di
Chiamparino di fronte ai bambini che lo inseguivano con lo striscione dove
campeggiava la scritta “casa per tutti”. Quattro antirazzisti,
accusati da Curti di “violenza privata”, “minacce” e “ingiurie”, sono sotto
inchiesta e rischiano sino a quattro anni di reclusione.
La dignità degli uomini
donne bambini di via Pisa è un forte, silente, atto di accusa contro chi, in
questa città, di fronte alla miseria, alle baracche, ai bimbi morsi dai topi
dice “E io che c’entro?”. Tranne poi sostenere chiese
e moschee per farli star buoni. Prossimi
appuntamenti Primo
maggio Saremo al corteo con uno
spezzone rosso e nero. Appuntamento alle
Seguirà il consueto pranzo
del Primo Maggio con canti e festa. Appuntamento dopo il corteo
in corso Palermo 46. Per prenotarsi per il
pranzo al 338 6594361; mail fai_to at inrete.it Martedì 12 maggio ore 21
in corso Ferrucci
65a Anarchici contro il Muro.
Incontro con l’anarchico
israeliano Ury Gordon Azioni dirette,
manifestazioni, solidarietà attiva ai palestinesi in lotta contro il muro
dell’apartheid. La resistenza ai
bombardamenti e all’occupazione di Gaza. Federazione Anarchica
Torinese – FAI Corso Palermo 46 Torino –
la sede è aperta ogni giovedì dalle 338
6594361 |
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