Torino. Presidio solidale con i rifugiati di Milano. Cala la serranda della sede della Lega



Torino. Presidio solidale con i rifugiati di Milano. Cala la serranda della sede della Lega

 

Nel pomeriggio di oggi – martedì 21 aprile – un gruppo di antirazzisti ha improvvisato un presidio itinerante per le vie da S. Salvario, dove numerosi sono gli immigrati provenienti dal Corno d’Africa. Uno striscione con la scritta “Solidarietà con i profughi in lotta” è stato aperto in via Berthollet angolo via Goito. Subito si sono avvicinati numerosi ragazzi africani che già sapevano dello sgombero e delle cariche all’ex albergo di via Senigallia a Milano, occupato da circa trecento profughi somali, sudanesi ed eritrei la scorsa settimana. Sentite le notizie di ulteriori cariche alla stazione di Bruzzano e nelle vie limitrofe, antirazzisti e ragazzi africani si sono mossi alla volta di largo Saluzzo, dove c’è una sede della Lega. Lo striscione è stato aperto davanti alla vetrina, mentre molti abitanti ascoltavano attenti gli interventi che ricordavano le storie di ordinaria follia degli ultimi giorni: dalla disumana odissea della Pinar, alle dichiarazioni di Maroni, alle violenze poliziesche di Milano.

Durante il passaggio degli antirazzisti qualcuno ha tirato giù la serranda della sede della Lega mostrando a tutti la scritta che da tempo vi campeggia “razzisti di merda”. Prima o poi quella serranda dovrà calare in modo definitivo.

Sono seguiti altri interventi in giro per il quartiere. La Digos, troppo impegnata dietro alla kermesse presidenziale, questa volta non è arrivata in tempo.

 

Di seguito il report sulle vicende milanesi già inviato stamane aggiornato alle 17,40.

 

Milano. Urla dai binari

Questa mattina intorno alle 7 all’ex albergo occupato di via Senigallia è arrivata la polizia in assetto antisommossa. Ricordiamo che la struttura era stata occupata la scorsa settimana da profughi e richiedenti asilo provenienti dal Corno d’Africa.

Questa mattina all’interno c’erano circa 120 persone. La Digos ha tentato lo sgombero “soft” promettendo soluzioni abitative alternative ai rifugiati presenti nell’edificio al momento dell’irruzione. Gli altri, quelli che non si trovavano nel gigantesco ex residence di Bruzzano, sono stati tenuti fuori ed esclusi da ogni possibile trattativa. In circa 150 hanno risposto alla provocazione occupando i binari della ferrovia che corre lì accanto.

Una decina di antirazzisti accorsi nel frattempo si sono uniti alla protesta. Intorno alle 10,45 polizia e i carabinieri hanno intimato per tre volte ai manifestanti di allontanarsi poi hanno cominciato a sollevare di peso i ragazzi che si erano stesi sui binari, prima alzando le mani, poi aggrappandosi con forza ai binari.

Le urla si sono levate alte.

Dopo qualche minuto i profughi cambiano tattica: in molti si alzano dirigendosi verso la vicina stazione di Bruzzano, a circa 500 metri da lì. Alla stazione arriva circa la metà dei manifestanti e non riesce ad occuparla; un ragazzo preso sui binari viene ammanettato ma poi subito liberato.

 

Intorno alle 13,30 la polizia ha caricato alla stazione di Bruzzano: alcuni profughi sono stati feriti.

In seguito i manifestanti hanno raggiunto in corteo via Litta Modigliani dove hanno improvvisato un presidio. I profughi rimasti nell'ex albergo sono usciti e si sono uniti agli altri. La polizia ha caricato altre tre volte con violenza. In questo momento i profughi ed i solidali si trovano al parco Pini e la situazione è un po' più calma: pare tuttavia che manchino all'appello 15 ragazzi forse fermati e portati via dalla polizia.

Seguiranno aggiornamenti...

 

Questo report è stato stilato sulla base delle informazioni fornite da due compagni del Comitato antirazzista milanese che hanno dato sin dal primo mattino solidarietà alle lotte degli immigrati.

 

Federazione Anarchica Torinese – FAI

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