Partecipazione alle mansioni e decisioni pubbliche






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Partecipazione alle mansioni e decisioni pubbliche
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In questi ultimi tempi si accumulano, giorno dopo giorno, sempre più numerosi annunci di convegni, seminari, incontri, appuntamenti dedicati alla PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA. Ebbene: colpisce il fatto che si aprano convinti spiragli di partecipazione alle DECISIONI PUBBLICHE quando ancora NON si vede nemmeno l'ombra di una possibilità di partecipazione alle MANSIONI PUBBLICHE.

Come mai illustri relatori, persone che dovrebbero essere mature, giungono ad invitare noi "persone comuni", per lo più prive di una qualche preliminare consapevolezza ed esperienza nell'ambito di ciò che è pubblico, a partecipare addirittura direttamente nella finale FASE DECISIONALE senza minimamente chiamarci ad una, per altro spesso necessaria e propedeutica, più modesta partecipazione in FASE OPERATIVA?


Ebbene, leggendo le locandine di questi inviti alla partecipazione vedremo che essi partono quasi sempre da professori e professoresse assunti a vita od aspiranti tali, da STATALI, i quali, annusando l'esponenziale crescita dell'insoddisfazione dei cittadini, offrono loro un veloce contentino verso l'ambito decisionale, in un estremo tentativo di evitare la perdita del loro posticino fisso ed indebito privilegio a vita nell'ambito delle pubbliche mansioni.

"Vi offriamo di partecipare alle decisioni pubbliche!" gridano a gran voce, sbandierando un lessico e nozionismo d'alto bordo e rapporti provenienti da tutto il mondo, anch'esso per ogni dove ancora succube dell'indegna CASTA degli STATALI. (Purché ci lasciate le nostre mansioni pubbliche!) pensano silenziosamente, ritenendo di poterla fare franca giungendo fino alla pensione senza che nel frattempo sia sopraggiunto alcun cambiamento nell'ordinamento del pubblico impiego.


Ebbene, emeriti professori e professoresse che vi fate belli e generosi contando sul fatto che al mondo non vi sia rimasta persona alcuna dotata di capacità di osservazione e raziocinio: è vero, avete in gran parte ragione, la maggior parte delle persone sa leggere e scrivere ma in quanto a buon senso è del tutto analfabeta e si lascia turlupinare in mille e mille modi diversi.

Sappiate però che siete stati infine scoperti, che siete ormai circondati dalle evidenze e che pertanto fareste bene ad uscire con le mani alto da quei pubblici uffici, in segno che avete ben compreso che l'epoca degli STATALI è definitivamente terminata! Dopo averci preso in giro tanto a lungo, ritrovate infine un po' di dignità e dichiaratevi favorevoli all'introduzione della rotazione nel pubblico impiego.


Dopo esservi tanto vantati di aver imparato a memoria le lezioncine che vi hanno somministrato altri come voi allo scopo di entrare a far parte di quel vostro chiuso circolo baronale, datevi ora da fare a studiare ciò che è una potente sintesi in grado di trasformare la peggiore delle società in una comunità di persone liete e fiere di far del loro meglio per stare, insieme e singolarmente, tutti meravigliosamente bene:


Lettera aperta ai Docenti Universitari
 in favore di uno Società Democratica

http://www.hyperlinker.com/ars/emeriti.htm


Signori Docenti, finora, senza Internet, è andata com'è andata. Vi siete goduta per sessant'anni una indebita situazione sopravvissuta, tutti sappiamo come, all'avvento della Res Publica. Vi siete divertiti con le migliaia di inutili convegni che avete fatto senz'altro scopo che accumulare credito nel vostro brutto ambiente. Ora è finita. Fate la cosa giusta: arrendetevi.



Danilo D'Antonio