Proibire il preservativo è un grave errore. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Subject: Proibire il preservativo è un grave errore. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Fri, 10 Apr 2009 02:18:18 +0200
Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
il Movimento ha preparato questo intervento contro la permanente
interdizione vaticana del preservativo e degli anticoncezionali, anche di fronte
al flagello dell'AIDS in Africa; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio
e nella diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio e anche mutato.
Gl'indirizzi:
Romano Pontefice Benedetto XVI, benedictxvi at vatican.va Card. Tarcisio Bertone, segreteria at sds.va Card. Angelo Bagnasco, sicei at chiesacattolica.it Card. Angelo Scola, postmaster at patriarcato.venezia.it Card. Dionigi Tettamanzi, info at diocesi.milano.it Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Movimento per la Società di Giustizia e per la Speranza
Lecce al Card. Tarcisio Bertone al Card. Angelo Bagnasco ai Card. Angelo Scola e Dionigi Tettamanzi Proibire il preservativo è un grave
errore Il papa insiste nella proibizione del preservativo, e l’episcopato lo asseconda (specie l’episcopato italiano); e lo si è visto in occasione del viaggio in Africa, in rapporto all’AIDS che flagella quel continente, e quasi lo distrugge. La condanna dell’anticoncezionale segue il principio di natura, quasi che l’essere umano non fosse persona, e non dovesse gestire razionalmente la propria sessualità in ordine anzitutto all’economia dell’unione amorosa e coniugale, e all’opportunità della procreazione, come in ordine al bene della persona, a cominciare dalla salute. Questa è la posizione, ad esempio, della Commissione teologica americana, incaricata a suo tempo da quell’episcopato di studiare con uno spirito nuovo e scevro i problemi della sessualità. Ed è anche la posizione della Commissione postconciliare, la quale ritenne che momento amativo e momento procreativo potessero essere disgiunti, in quanto il momento amativo è di sempre, mentre la procreazione può presentarsi solo poche volte in vita. Perciò la decisione di Papa Montini, il quale rifiutò la decisione di un corpo che rappresentava la chiesa intera, deve dirsi un atto di prevaricazione, di mancato rispetto per l’intero corpo ecclesiale, di hybris papale; deve considerarsi un errore. Né si può dire che fosse garantito dal principio d’infallibilità né personale né generale. Né sembra essere giusto, né
conforme ai principi evangelici di umiltà, di consapevolezza dei propri limiti,
di mitezza, che il papa non riconosca
gli errori dei suoi predecessori; quasi che ogni loro decisione fosse
garantita nella verità; mentre tutti sanno quanti errori i papi commisero lungo la
loro storia. E tanto meno che l’autoritarismo prevalga sull’amore fraterno, sulla pietà per coloro che soffrono. Che crei inutili difficoltà ai fedeli. Che provochi inutilmente la ripulsa e la condanna delle nazioni. Lecce, aprile 2009 per il Movimento il responsabile Prof. Arrigo Colombo Via Monte
S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160 |
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