R: Assemblea del Coordinamento Nazionale STOP RAZZISMO
- Subject: R: Assemblea del Coordinamento Nazionale STOP RAZZISMO
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- Date: Wed, 26 Nov 2008 14:08:18 +0100 (CET)
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Title: Roma 29 Novembre 2008 Il 29 novembre ci sarà la manifestazione per la palestina, indetta in primis dalle associazioni e dai gruppi di palestinesi in Italia, spero che gli impegni che si sovrappongono non impediscano una forte partecipazione. Eccovi di seguito l'appello:
Roma 29 Novembre 2008
Nè muri Nè silenzi
Pace giustizia e libertà in Palestina
Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 29 Novembre “Giornata di solidarietà internazionale con il popolo palestinese". Invitiamo tutti/e ad unirsi alla manifestazione nazionale di Roma insieme al Coordinamento delle comunità palestinesi in Italia e all'UDAP (Unione Democratica Arabo Palestinese).
Il popolo palestinese dopo 60 anni di espropri, vessazioni e violenze, ha visto negli anni della seconda Intifada ridurre progressivamente il suo spazio di rappresentanza e prospettiva politica nei Territori Occupati, in Israele e nel resto del mondo. Le esecuzioni mirate e gli arresti arbitrari del governo israeliano hanno decapitato la leadership delle forze politiche palestinesi, il resto lo ha fatto la comunità internazionale delegittimando i principali dirigenti politici palestinesi di ogni ispirazione, cominciando da quelli laici e pragmatici.
Intanto la frammentazione del territorio determinata dalla costruzione del muro e dalla crescita indiscriminata delle colonie, e le sempre maggiori difficoltà di circolazione per merci e persone all’interno dei territori occupati, hanno messo in ginocchio l’economia palestinese.
Quello palestinese è un popolo tenace e coraggioso che ha le stesse necessità di ogni altro popolo; necessità materiali: lavoro, istruzione, sanità accesso ai mercati e ai beni primari e necessità ideali: bisogno di progettare il futuro, diritto di scegliere liberamente i propri rappresentanti politici, diritto all’autodeterminazione. E' un popolo che ha dimostrato più volte di sapere accettare compromessi anche dolorosi e di saper fare scelte pragmatiche: le reiterate offerte di tregua da parte di Hamas, l’iniziativa di pace della Lega Araba, gli accordi della Mecca, e la riflessione sullo stato unico avviata in larga parte della società palestinese testimoniano una volontà di superare l'esistente. Una volontà che è stata sistematicamente ignorata dal governo israeliano e da gran parte della comunità internazionale, producendo nel popolo palestinese una sensazione di accerchiamento e di impotenza i cui risultati vediamo oggi.
La popolazione civile, schiacciata tra l’occupazione militare israeliana e lo scontro armato tra le opposte fazioni, si è trovata come sempre a pagare il prezzo più alto, in termini di perdita di vite umane e di peggioramento delle condizioni economiche.
L'occupazione israeliana della Palestina è scintilla che accende tutti i conflitti in Medioriente; è lievito che da anni fa crescere lo scontro con la civiltà arabo-musulmana, è strumento nelle mani di molti governi e poteri dell’area che la usano per perseguire i propri fini.
La pace va cercata nella giustizia, nel diritto internazionale e nella verità, non in una normalizzazione che metta a tacere le legittime aspirazioni di libertà e di dignità del popolo palestinese.
L’assedio israeliano imposto alla Striscia di Gaza, e l’irresponsabile embargo della comunità internazionale al governo di Hamas hanno dato il colpo di grazia ad un’economia già traballante, e impediscono a 1.500.000 di persone, di cui il 51% bambini e adolescenti, di avere libero accesso ai servizi di base quali sanità, educazione, rifornimenti energetici. L’assedio di Gaza costituisce una grave violazione dei diritti umani, e ha prodotto una crisi umanitaria denunciata più volte anche dalle Nazioni Unite.
Chiediamo agli uomini e alle donne di ogni età, ai compagni e alle compagne dei partiti, dei sindacati, delle associazioni e dei movimenti, che in questi anni sono stati al nostro fianco nella ricerca di una pace giusta in Palestina/Israele di unirsi a noi nella denuncia dell’assedio di Gaza.
Chiediamo che le Nazioni Unite si impegnino a far rispettare le tutte le risoluzioni ignorate o violate dallo Stato di Israele, e continuiamo a chiedere al Governo Italiano, e all’Unione Europea quello che chiediamo da anni:
- la fine dell’occupazione israeliana della Palestina
- uno stato palestinese sovrano con Gerusalemme Est capitale
- il diritto al ritorno per i rifugiati palestinesi, come previsto dalla risoluzione Onu 184
- la liberazione di tutti i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane
- lo smantellamento del regime di apartheid determinato dal Muro e dalle colonie israeliane
- la fine dell'assedio imposto alla Striscia di Gaza
- la revoca degli accordi di cooperazione militare Italia – Israele e il ritiro delle truppe dai vari teatri di guerra.
Appuntamento alle 15 in Piazza della Repubblica (fronte chiesa S. Maria degli Angeli) dietro lo striscione “stop all’assedio di Gaza”
Per adesioni:
assopace.nazionale at assopace.org
Firme e adesioni:Associazione per la Pace
----Messaggio originale----
Da: info at helptochange.org
Data: 25/11/2008 14.49
A: <nonviolenza at peacelink.it>, <pace at peacelink.it>, <volontariato at peacelink.it>, <dirittiglobali at peacelink.it>
Ogg: Assemblea del Coordinamento Nazionale STOP RAZZISMO
*Il giorno 29 novembre alle ore 11:00 in v.Caffaro,10 - Roma (zona
Garbatella) presso il Centro Socio Culturale Garbatella si terrà la prima
assemblea del Coordinamento Nazionale STOP RAZZISMO.*
Il Coordinamento nasce a seguito della Manifestazione Nazionale Antirazzista
del 4 ottobre.
Nella prossima Assemblea del Coordinamento Nazionale di Stop Razzismo si
prenderanno in considerazione le attività e le forme di mobilitazione che
Stop Razzismo porterà avanti, con l'intento di promuovere la sensibilità
antirazzista ed opporsi all'atteggiamento razzista che si manifesta nella
quotidianità e nelle scelte politiche dei governi europei, in particolar
modo del governo Berlusconi, come di molte amministrazioni comunali, tra le
quali alcune, cosiddette di "sinistra".
Martin Luther King diceva: "La cosa peggiore non è la violenza dei malvagi
ma il silenzio degli uomini onesti"
--
Non Osiamo Perché Le Cose Sono Difficili; Le Cose Sono Difficili Perché Non
Osiamo. - Seneca
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