Re: La soluzione del problema dei Rom è la stanzialità



Il sig. Colombo farebbe bene a mettere un po' di ordine nelle sue considerazioni: alcune sono corrette e condivisibili, altre contrastano apertamente anche con il buon senso. La stanzialita' sorretta da politiche sociali del comune in cui si intende soggiornare aiuterebbe tantissimo, cosi' come i corsi di formazione professionale per i piu' giovani. Ma in fondo e' quello che chiedono gli stessi interessati nella stragrande maggioranza dei casi: un lavoro, una sistemazione dignitosa, la scuola per i prorpi figli. L'emarginazione produce emarginazione e rende impossibile la soluzione dei problemi pratici che Rom e Sinti devono affrontare. I campi sono la perfetta espressione del circolo vizioso in cui siamo tutti intrappolati: non li vuole nessuno eppure sono li' a produrre i loro danni. Ma alcune famiglie non sono pronte a vivere in un appartamento (quando cio' sia possibile) e preferirebbero una soluzione di gran lunga piu' economica e cioe' un luogo all'aperto e attrezzato con luce e acqua con relativamente poche unita' abitative (microcampi possibilmente non a ridosso di discariche o in autostrada). La convivenza di entrambe le soluzioni e' possibilissima e rispetterebbe le scelte personali dei singoli. Termini come parassitismo, microcriminalità, furto, traffici ambigui, turbativa dell’ordine sociale fa male vederli applicati a un gruppo in toto: normalmente questo atteggiamento viene definito razzismo.
Saluti
MAuro di Vieste
Associazione per i popoli minacciati

Arrigo Colombo ha scritto:
Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
il Movimento ha preparato questo documento sulla stanzializzazione dei Rom; per il quale chiede il vostro aiuto.
Un saluto fraterno da Arrigo Colombo

Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza

/Lecce/

Al Ministro dell’Interno Roberto Maroni

e p.c. al premier Silvio Berlusconi

*La soluzione del problema dei Rom è la stanzialità*

* *

Il problema dei Rom dev essere *affrontato con decisione*, e certo in termini di equità e di solidarietà; ma la sua soluzione è la stanzialità, l’uscita dal nomadismo.

Il nomadismo* oggi non ha più senso* in quanto i lavori che un tempo l’accompagnavano – di calderai, allevatori e commercianti di cavalli, artigiani, musicisti – si sono estinti; sì che essi sono ridotti a vivere di *parassitismo e microcriminalità*: furto, accattonaggio (cui costringono i bambini), traffici ambigui e illeciti. Ciò contrasta *la loro stessa dignità di persone umane*, e costituisce *turbativa dell’ordine sociale.*

* *

Perciò *non può essere ulteriormente tollerato*. La *costruzione di campi non serve*, non fa altro che perpetuare questa situazione.

La soluzione è la *stanzialità*, che già molti di essi hanno scelto, e non costituisce quindi un’idea astratta e irreale. A questo scopo *i Comuni devono avviare trattative* con *serie proposte di lavoro e di alloggio.*

Il Rom, o qualunque altro nomade, dev’essere *messo di fronte all’alternativa*: o *accetta la proposta di stabilirsi in un Comune*, che lo aiuta nella ricerca del lavoro e dell’alloggio, con la scuola e la formazione professionale dei figli, con l’uscita dalla precarietà e dalla criminalità, e l’ingresso in una società eticamente e giuridicamente ordinata, ch’egli s’impegna a rispettare; o altrimenti viene *espulso con espulsione amministrativa* cioè immediata, viene rinviato al suo paese di origine dove potrà condurre la sua vita nomade e microcriminale.

Molti rom *hanno già scelto in passato la stanzialità* e non costituiscono più un problema per la società in cui vivono. La figura romantica dello zingaro, del gitano appartiene ad altri tempi, la sua condizione d’oggi è ambigua e asociale.

Lecce, novembre 2008

per il Movimento, il responsabile Prof. Arrigo Colombo

Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce

Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel. 0832-314160

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