[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
CCNL Ministeri: perchè la RdB/CUB non firma.
- Subject: CCNL Ministeri: perchè la RdB/CUB non firma.
- From: "RdB CUB MEF" <info at tesoro.rdbcub.it>
- Date: Fri, 14 Nov 2008 06:32:58 +0100
Contratto dei ministeri: rispedito
al mittente.
La RdB/CUB non firma e abbandona il tavolo di trattativa. A fronte di una crisi economica mai
vista e di un impoverimento progressivo dei salari dei lavoratori, il Governo
risponde con 8 euro medi lordi, pari alla sola indennità di vacanza contrattuale
per il 2008, e a 70 euro medi lordi a decorrere dal 2009!
70 euro (comprensivi degli 8 euro della vacanza contrattuale) tutti sul tabellare, dove sono confluiti, quindi, anche i 10 euro che il protocollo d’intesa siglato a Palazzo Chigi il 30 ottobre 2008 aveva destinato alla produttività: è questa la grande conquista di CISL, UIL e Confsal (UNSA) per salvaguardare il potere d’acquisto dei dipendenti pubblici. La parte normativa (artt. 2 e 3), introdotta d’imperio in un contratto biennale che dovrebbe essere esclusivamente economico, riprende, estremizzandoli, come se fosse una circolare ministeriale, i contenuti del memorandum: maggiore produttività, valutazione dei risultati ottenuti, coinvolgimento dell’utenza nella misurazione delle attività e delle prestazioni. Il tutto in assenza completa di un
reale e necessario confronto sindacale su materie che avranno pesanti
ripercussioni sulle condizioni lavorative ed economiche dei lavoratori del
comparto.
Del resto, tutto perfettamente in
linea con i contenuti del testo di riforma del d. lgs. 165/2001 (atto Senato
847), oggi in discussione al Senato, che conferisce maggiori poteri alla
dirigenza, sottrae materie alla contrattazione e spinge sull’introduzione di
sistemi discrezionali di valutazione ai fini del riconoscimento dei trattamenti
accessori.
Sul fronte del recupero delle somme relative al salario accessorio rubate ai lavoratori attraverso i contenuti della legge 133/2008 (ex DL 112/08), il contratto rimanda ad una successiva integrazione "sulla base di specifiche disposizioni di legge". Il generico impegno contenuto nel
protocollo d’intesa si tramuta, quindi, in un altrettanto fumoso e generico
rinvio a disposizioni di legge: niente di certo sul piano dei tempi rispetto
all’annullamento dell’effetto dell’abrogazione delle leggi speciali né su
quello dell’entità delle risorse da recuperare.
Ma non è solo questo il punto: il
recupero incerto e fumoso di risorse dei lavoratori, può essere spacciato come
conquista di un rinnovo contrattuale?
E, a quale prezzo verranno, forse,
reintegrate le risorse?
Maggiore produttività, interventi di modifica sull’orario di lavoro e, soprattutto, ulteriori tagli attraverso i quali reperire, forse, le risorse ma che contribuiranno, certamente, a dare un’ulteriore spallata alla Pubblica Amministrazione. Questo, mentre proprio ieri è stato
pubblicato il Conto annuale del Dipartimento della Ragioneria Generale
dello Stato che evidenzia come, nel 2007, la spesa per i dipendenti
pubblici si riduce di 6,5 miliardi di euro e il numero dei lavoratori diminuisce
di 26.068 unità.
Ma, sicuramente, il prezzo più caro che dovranno pagare i lavoratori sarà quello della modifica dell’assetto contrattuale a partire dalla triennalizzazione, già inserita in questo contratto attraverso la tabella relativa agli importi della sola vacanza contrattuale per gli anni 2010 e 2011. Un contratto triennale, quindi, che
già si prefigura pagato interamente dai lavoratori.
E’ evidente che la posizione delle RdB/CUB non può che essere quella di non firmare il contratto dei Ministeri, il primo di una serie di contratti a perdere per tutti i dipendenti pubblici e chiamare i lavoratori, a nuove ed incisive iniziative di lotta. Le numerose
mobilitazioni messe in campo dalle RdB/CUB, lo sciopero generale del
sindacalismo di base del 17 ottobre 2008, hanno individuato, con chiarezza, che
la strada da percorrere è quella del conflitto sociale, unica possibilità per
bloccare le politiche antisociali, la distruzione di garanzie e dei diritti
collettivi, lo smantellamento della pubblica amministrazione e la
privatizzazione dei suoi servizi. Le iniziative di lotta e le
mobilitazioni non si fermano! MARTEDI’ 18 NOVEMBRE 2008 presidio dalle ore 11.00 MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE VIA XX SETTEMBRE, 97 - ROMA DIFENDIAMO, INSIEME, I NOSTRI SALARI !
|
- Prev by Date: Re: La soluzione del problema dei Rom è la stanzialità. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Next by Date: Re: La soluzione del problema dei Rom è la stanzialità
- Previous by thread: Re: La soluzione del problema dei Rom è la stanzialità
- Next by thread: Fwd:i criminali della polizia...se toccasse a vostro figlio/a??
- Indice: