Non distruggere ma costruire la scuola. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Subject: Non distruggere ma costruire la scuola. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Sat, 13 Sep 2008 01:35:31 +0200
Cari amici,
il Movimento ha fatto questo interevento sui problemi della scuola, per il quale
chiede il vostro aiuto. Gl'indirizzi:
Ministro Maria Stella Gelmini, urp at istruzione.it Premier Silvio
Berlusconi, urpdie at governo.it Un saluto fraterno da Arrigo Colombo Movimento per la Società di Giustizia e per la
Speranza Lecce Al Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini e p.c. al Premier Silvio Berlusconi al Segretario del PD Walter Veltroni Non distruggere ma costruire la
scuola Ciò che stupisce è che ogni nuovo ministro, invece di continuare il lavoro del collega che l’ha preceduto, preferisca distruggere per costruire di “suo”; ciò specialmente nella scuola e nell’università; una forma di narcisismo e di odio di parte. Vogliamo invece una politica costruttiva, una politica di continuità nella costruzione. Perciò i tre insegnanti nella scuola primaria non si possono toccare; perché furono introdotti per una necessità storica, e cioè la maggiore maturità e ampiezza di conoscenza del bambino, nella società dei media in cui le fonti di conoscenza sono molteplici e continue, e il bambino vi cresce. Per cui l’insegnante unico non basta più e ritornarvi sarebbe frustrare il bambino e la sua crescita. Né si può addurre una ragione economica e di bilancio. La scuola italiana, a questo punto, ha bisogno di grandi mezzi, altrimenti la sua decadenza continuerà. Si guardi a ciò che avviene nelle altre maggiori nazioni europee. Si considerino solo alcuni punti di arretratezza strutturale: lo stipendio degl’insegnanti; il reclutamento, continuamente cambiato da questa politica insensata; ora si aboliscono anche i SSIS; il numero di studenti per classe, dove 15 è ritenuto il massimo per una formazione personale; il tempo pieno, che dev’essere generalizzato, anziché assegnato eternamente alla sperimentazione di alcune scuole; la scuola materna, per lo più assente; per non parlare del “nido”. Che sono poi anche punti essenziali per l’aiuto alla famiglia e al lavoro della donna. Si veda l’esempio della Francia. I tagli di bilancio devono essere fatti altrove, là dove si consumano gli enormi sprechi che la polemica di questi anni ha additato, suscitando lo sdegno della gente. A cominciare dalla politica e dalla pubblica amministrazione. Un altro punto concerne il rigore formativo, dopo decenni di lassismo: quindi anche il voto, gli esami di riparazione, la bocciatura, il controllo del bullismo. E però anche la valutazione degl’insegnanti, che il ministro Berlinguer tentò d’introdurre, e che gl’insegnanti tanto avversarono; e perché poi? ogni tipo di lavoro dev’essere valutato, dal momento che è un servizio alla società, di cui alla società si deve rispondere. Lecce, settembre 2008 per il Movimento il responsabile Prof. Arrigo Colombo Via Monte
S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160
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