Verona. Strappare le radici dell'odio
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- Date: Fri, 9 May 2008 12:41:45 +0200
| Verona. Strappare le radici dell'odio Sabato 17 maggio corteo antifascista a Verona. 
Appuntamento alle 15 alla stazione di Verona Porta 
Nuova. Di seguito il 
comunicato/appello dei compagni della CdC della Federazione Anarchica 
Italiana Strappare le radici 
dell'odio Vogliamo esprimere il 
nostro dolore e la nostra rabbia per la morte di Nicola Tommasoli, ammazzato da 
una squadraccia di cinque neonazisti veronesi. Questa aggressione feroce e 
brutale non va considerata né un episodio isolato, né un incidente di percorso. 
Si tratta, invece, del naturale frutto dell'odio che oggi il paese raccoglie 
dopo decenni in cui sono stati cosparsi a piene mani i semi avvelenati del 
razzismo, dell'intolleranza, della discriminazione, del revisionismo 
antiresistenziale, dell'attacco ai valori dell'antifascismo e della 
libertà. Questi giovani nazisti 
veronesi - così come fanno i loro omologhi in tutto il paese - erano soliti 
picchiare e intimidire immigrati, omosessuali, trans, lesbiche, attivisti 
antifascisti o anche solo cittadini comuni identificati come di sinistra o 
"diversi" per il modo di vestire o per l'accento meridionale. La violenza che ha 
stroncato la vita del giovane Tommasoli è stata lucidamente perpetrata da noti 
picchiatori, figli della borghesia veronese e abituali frequentatori di ambienti 
ascrivibili al neofascismo veneto, un ambiente nutrito, cresciuto e protetto in 
un contesto sociale e politico in cui le parole d'ordine di odio nei confronti 
delle minoranze sono pane quotidiano.  Verona, città storicamente 
infestata dalla peste bruna e asfissiata dall'integralismo cattolico, è 
amministrata dal leghista Tosi, un personaggio che oggi stigmatizza 
maldestramente quanto avvenuto ma che è assolutamente noto non solo per le sue 
continue dichiarazioni razziste ma anche per aver partecipato alle adunate 
anti-immigrazione dei nazifascisti venendo da questi appoggiato durante la 
campagna elettorale. D'altra parte, Verona è ormai una città blindata dove le 
politiche dell'amministrazione comunale sono improntate alla repressione della 
libera fruizione degli spazi urbani o alla criminalizzazione degli stili di vita 
non omologati al punto che si può finire in galera se si beve una birra per 
strada. E dove non intervengono le forze dell'ordine, il testimone securitario 
passa alle ronde padane e agli squadristi 
tricolori. Riguardo all'omicidio di 
Verona, il mondo dei partiti si è distinto, ancora una volta, per dichiarazioni 
di maniera che - in alcuni casi - hanno tradito una malafede inequivocabile: ad 
esempio, il commento di Gianfranco Fini - neopresidente della Camera dei 
deputati - secondo il quale le contestazioni alla Fiera del libro di Torino 
sarebbero più gravi dell'omicidio di Verona, dimostra la naturale tendenza dei 
fascisti in doppiopetto a minimizzare e condonare le azioni assassine della loro 
manovalanza distraendo l'opinione pubblica dal merito delle 
questioni. Questo vile massacro 
costituisce, invece, un richiamo essenziale a tutti gli antifascisti e a tutti 
coloro i quali credono nella libertà e nell'uguaglianza. Il dilagare della 
violenza squadrista in tutto il paese e la crescita esponenziale di formazioni 
fasciste sono tutti fenomeni che osserviamo e contrastiamo da tempo ma che oggi 
paiono oltre modo insopportabili e pericolose.  È di vitale importanza 
riconquistare la sicurezza e la libertà di poter vivere in città in cui non si 
abbia paura di essere aggrediti dai razzisti: è necessario riconquistare le 
scuole, i quartieri, i luoghi di lavoro e aggregazione contrastando - metro per 
metro - la sottocultura dell'odio fascista e rilanciando pratiche concrete di 
solidarietà, di recupero dei valori autentici dell'antifascismo in maniera 
chiara, senza compromessi e ambiguità, rimettendo in circolo le tante energie 
positive che in tutto il paese nascono dalle lotte per la libertà e i diritti, 
contro ogni sopraffazione, contro l'arroganza del potere, contro la falsità dei 
vigliacchi che vorrebbero farci tornare indietro nel buio della 
storia. È per questo che facciamo 
appello a tutti i libertari per sostenere e partecipare al corteo che le realtà 
antifasciste, antirazziste e antisessiste della città di Verona stanno 
organizzando per il prossimo 17 maggio per ribadire che non c'è e non deve 
esserci alcuna agibilità per chi si fa portatore di ideologie e pratiche 
assassine e totalitarie come quelle nazifasciste. Commissione di 
corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana - FAI | 
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