autore:
Dounia Ettaib
(Impiegata)
La notizia è passata abbastanza inosservata, ma si tratta di un episodio che
dovrebbe far riflettere. I genitori musulmani di alcuni bambini che frequentano
la scuola elementare di Via dei Narcisi a Milano hanno chiesto l'allontanamento
del mediatore culturale Mouchen Bendoaud, in quanto troppo ''laico'': una delle
sue colpe era quello di educare al rispetto della Costituzione Italiana.
La
notizia viene riportata da ''La Repubblica'' di domenica scorsa, in un articolo
a firma di Zita Dazzi. I genitori si sono lamentati della laicità
dell'insegnante. Ma dovremmo riflettere su cosa intendono questi genitori in
rivolta per ''laicità''.
Ad esempio, semtiamo che dei genitori si lamentano
perchè Bendaoud avrebbe fatto suonare a scuola ai bambini degli strumenti
musicali. Alcuni di questi genitori sostengono che non va bene, perchè nel
Corano è scritto che gli strumenti musicali sarrebbero proibiti. Bendaoud ha
ribattuto, e a ragione, che nel Corano non si trova scritto nulla di simile.
Dico a ragione perchè neppure io ho trovato nel Corano niente che proibisca la
musica. Certo, vi sono state scuole rigoriste che sono arrivate a proibire
musica, pittura e quasi ogni attività artistica, ma queste sono deviazioni
totalitarie comuni a tutte le religioni, ma che spesso non hanno nulla a che
fare col testo originario. Stando a quanto sostengono questi fanatici, allora
bisognerebbe censurare anche la musica araba di Umm Kulthum o la miniatura
islamica!
Ma molti leggono nel Corano quello che vogliono loro. Un mio amico
che insegna mi ha raccontato di un suo allievo che sostiene che nel Corano ci
sarebbe scritto che il petrolio non si esaurirà mai in Arabia Saudita. Sfido
chiunque a trovarmi il versetto.
Ma la protesta dei genitori musulmani assume
anche una piega più preoccupante: tale Jafar, organizzatore di pellegrinaggi
alla Mecca per conto della moschea di Viale Jenner (più volte inquisita per
fatti inerenti al terrorismo) sostiene che Bendaoud indottrinerebbe i bambini.
Ma a cosa? Semplicemente a mettere la Costituzione Italiana davanti al Corano.
Cioè, secondo la sua interpretazione estremista, davanti alla sharia. Per la
sottoscritta il Corano è una guida sprituale ed etica, non giuridica o politica.
Per molti fra costoro invece il Corano è una guida giuridica e politica. E
qualora, secondo loro, qualcosa della loro interpretazione coranica
politicizzata contrasti con la Legge del paese ospite, bisogna disobbedire alle
leggi del Paese.
La dichiarazione di questo signore è potenzialmente
pericolosa, e non va passata sotto silenzio: accusare un musulmano integrato,
che svolge il suo lavoro di mediatore culturale, di ''indottrinare'' i bambini
al rispetto della Costituzione è molto grave. Vuol dire che questo signore, e le
persone che lo seguono, non ritengono sufficientemente degna di rispetto la
Costituzione del nostro Paese.
E' ora di finirla di proteggere, per
convenienza o per buonismo, chi dice cose di questo genere. Inoltre è ora
davvero di prendere le parti di quei musulmani, come Mouchrn Bendaoud, che
desiderano seriamente lavorare onestamente nel rispetto sia degli italiani
onesti che degli stranieri onesti. Bisogna prendere le difese di questa persona
che lavora affinchè i bambini stranieri si integrino nel tessuto della società
italiana. Purtroppo chi indottrina sono colorio che lo accusano: uomini e donne
malati di fanatismo, che non vogliono accettare la società in cui vivono e che
vorrebbero che i loro bambini crescessero privi di rispetto per gli italiani, la
loro cultura e la loro Costituzione.
Dulcis in fundo, ovviamente Bendaoud è
stato anche accusato di essere un ebreo. Perchè il suo nome, in arabo, significa
''figlio di Davide'' (che poi Davide sia un profeta citato a più riprese anche
nel Corano, e i suoi Salmi citati come Libro Sacro come la Torah e il Vangelo
ecco, questo non tange. In questi casi il Corano, chissà perchè, viene lasciato
da parte). Eccola, sempre in agguato, l'accusa strisciante di ''apostasia'' di
''nifaq'' e cose simili.
Io spero che prima o poi i musulmani che lavorano
meritevolmente affinchè le future generazioni si integrino in Italia e che
strappano molti bambini ad un indottrinamento all'odio possano vivere con
tranquillità, senza più dover sottostare alle minacce dei
fanatici.