Riflessioni sulla sconfitta del Centrosinistra



Cari amici,
                 il Movimento ha preparato queste riflessioni sulla vicenda elettorale, diretta al PD e alla Sinistra; per le quali chiede il vostro aiuto.
Un saluto fraterno da Arrigo Colombo

 

Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza

Lecce

 

Al leader del Partito democratico Walter Veltroni

al Vicesegretario  Dario Franceschini

al leader della Sinistra Fausto Bertinotti

ai Segretari Franco Giordano, Oliviero Diliberto, Fabio Mussi

 

Riflessioni sulla sconfitta del Centrosinistra

 

Il PD non ha voluto con sé la Sinistra. Ha pensato che per attingere al grande granaio di voti che sono i “moderati”, e così vincere, bisognava disfarsi della Sinistra che i moderati non accettano.

Ma chi sono i “moderati”? Sono quelli che non vogliono il mutamento radicale del sistema, ma solo qualche moderata correzione. Il sistema è ingiusto, ma non importa loro che resti tale; gli bastano alcune correzioni che li aiutino a vivere meglio, pensano: sui salari, sulle pensioni, sul precariato. E non riflettono che se il sistema resta ingiusto quelle correzioni non si potranno fare o non dureranno.

Il PD ha scelto il moderatismo, ha scelto di lasciare intatto il sistema ingiusto, lasciare che l’umanità continui a vivere e soffrire nell’ingiustizia. E però ha perso.

 

La Sinistra è rimasta fedele ai grandi e inderogabili principi, alla costruzione di una società di radicale giustizia, al rifiuto del capitalismo che di questa ingiustizia è la causa precipua.

Ma è divisa in quattro, cinque, sette otto partiti. Il grande scandalo, la grande sciagura: che coloro che amano e cercano la giustizia siano in conflitto tra loro; siano divisi in partiti e partitelli, e quindi piccoli, deboli, impari alla lotta.

Divisi da una pretesa di purezza ideologica; divisi da mortali nostalgie staliniste o trockiste; divisi dall’ambizione dei capi.

Divisi dal feticismo dei simboli, quella falce e martello che sono certo un simbolo glorioso ma che oggi hanno perso il loro senso: oggi che il lavoro contadino è  solo una piccola quota, e neppure usa la falce ma piuttosto la falciatrice; e anche il lavoro operaio  è una minoranza. Il lavoro essendosi spostato nel settore terziario.

L’obiettivo più urgente è l’unità della Sinistra.

 

È intervenuto infine l’astensionismo, il 20% dei voti perduti dicono le prime analisi, cioè circa mezzo milione, se il totale della perdita è di 2.400.000. L’astensionismo degl’individualisti, dei presuntuosi, degli estremisti, degli scettici, dei disfattisti.

La Sinistra deve resistere, deve ricompattarsi, deve ritrovare quell’unità che l’ha resa grande in passato.

Lecce, il 15 aprile 2005

                                                                      per il Movimento, il Responsabile

                                                                             Prof. Arrigo Colombo

 

 Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce

Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

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