Migliorare la democrazia. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Subject: Migliorare la democrazia. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Thu, 6 Mar 2008 12:07:10 +0100
Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
Il Movimento ha preparato questo intervento di proposta per l'esercizio della
sovranità popolare; per il quale chiede il vostro aiuto. Gl'indirizzi:
Pres. PD Romano Prodi urpdie at governo.it Segr. Walter Veltroni ld.gabinetto at comune.roma.it Vicesegr. Dario Franceschini franceschini_d at camera.it Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Movimento per la Società di Giustizia e per la
Speranza Lecce Al Presidente del PD Romano Prodi Al Segretario Walter Veltroni Al Vicesegretario Dario Franceschini Migliorare la democrazia Tutti sanno che il modello democratico nel quale viviamo è molto imperfetto, oltre che affetto da vizi numerosi come la partitocrazia, l’abuso di potere, il clientelismo, il populismo. Ma il punto chiave della disfunzione è la restrizione della sovranità popolare, ridotta al voto ogni quattro cinque anni per candidati designati dai partiti, che sono sì suoi rappresentanti ma nei riguardi dei quali, e della loro attività in parlamento, non può nulla. Ciò contribuisce a quella disaffezione, a quel disinteresse, o anche a quel disprezzo per l’attività politica di cui tanto si parla. Il Movimento pensa che due fondamentali passi si possono compiere. Il primo prevede delle vere elezioni primarie, nelle quali il popolo designa i candidati al parlamento, sulla base di liste proposte dai partiti, o anche al di fuori di esse. Ma candidati saranno quelli da lui designati. Per legge si dovrà stabilire cha la metà dovranno essere donne, che nessuno si potrà presentare in più collegi, che tra loro non ci potranno essere indiziati di reato; e altre misure opportune affinché il parlamento sia equo nelle sua composizione, e fatto di gente intatta nei riguardi della legge.. Il secondo passo concerne il “mandato imperativo”, che ora è escluso dalla Costituzione, la quale all’art. 67 dice che “ogni membro del parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Noi diciamo che rappresenta sì la Nazione, ma attraverso il collegio che l’ha eletto, al quale è responsabile. Perché c’è un problema di responsabilità, perché spesso il parlamentare, non essendo concretamente responsabile a nessuno, cade in comportamenti irresponsabili: è assente, non presenta proposte di legge, non interviene nella discussione, ha col collegio un prevalente rapporto clientelare. Il problema di un controllo dell’attività parlamentare era stato affacciato in Francia da Ségolène Royal durante la passata campagna elettorale. Il parlamentare dev’essere reso responsabile al suo collegio: dal quale riceve all’inizio un programma, concernente problemi nazionali come problemi locali; al quale rende conto mensilmente del lavoro fatto; dal quale viene giudicato a fine mandato. Ciò aumenterà il quoziente di esercizio della sovranità popolare; e aumenterà l’interesse e la partecipazione popolare alla vita politica. Lecce, il 4 marzo 2008 per il Movimento, il responsabile
Prof. Arrigo Colombo Via Monte
S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160
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