Re: «Il martirio è quello che noi desideriamo»



Ecco il perchè il 34% delle vittime che sono state uccise dagli israeliani sono bambini, non dimenticare i bambini palestininesi nelle carceri israeliane, i bambini che sono stati schiaffeggiati e picchiati dai soldati israeliani sul checkpoint davanti ai loro genitori. Questo spiega anche il perchè dell'alta percentuale di neonati morti mentre nascevano senza assistenza sul checkpoint bloccati dai democratici e civili soldati israeliani. Probabilmente è il motivo della raccolta da tutto il mondo di tutti questi bastardi assassini messi in Palestina a scapito del popolo palestinese. Ora l'esercito israeliano è proprio giustificato, può uccidere bambini. E' veramente una vergogna per tutta l'umanità quando viene scambiata la preda con il predatore e l'assassinato con l'assassino.  
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Sent: Tuesday, February 26, 2008 11:28 AM
Subject: «Il martirio è quello che noi desideriamo»

«Il martirio è quello che noi desideriamo»

Propaganda in stile cartoon in un programma tv per ragazzi palestinesi. «Uccidiamo chi ha offeso il profeta»

Un frame del video «per bambini» con la propaganda a favore del martirio
WASHINGTON (Stati Uniti) – Il movimento palestinese Hamas continua ad usare personaggi dei cartoni animati per indottrinare i minori e allevarli alla cultura del martirio. Il 22 febbraio nella nuova puntata dello show tv «I pionieri del domani», condotto da una bambina, Saraas, e da un attore travestito da coniglio, gli integralisti minacciano di morte il vignettista danese che ha offeso il Profeta con i disegni satirici. Inoltre gli spettatori sono invitati a boicottare i prodotti danesi e israeliani (■ Guarda il video).

«LI UCCIDEREMO» - Il pupazzo di nome Assud, riferendosi ai disegni, dice alla bimba: «Se lo faranno di nuovo noi li uccideremo. Li morderò e li mangerò». Il «coniglio» e la piccola presentatrice discutono poi di come liberare i territori palestinesi occupati dagli israeliani ma anche città come Jaffa e Haifa che oggi sono parte di Israele. Questo perché Hamas non riconosce il diritto all’esistenza dello stato ebraico.

IL MARTIRE E LA TIGRE - «Se io sarò martire – aggiunge il pupazzo – sarà una tigre a prendere il mio posto». Una battuta seguita dal seguente dialogo sotto l’occhio delle telecamere e tradotto dall’istituto Memri, che segue da tempo i mass media dei paesi arabi.

Coniglio: «Se diventerai martire chi guiderà questo show in tv? Ci saranno centomila Saraas che prenderanno il tuo posto?».
Saraas: «Con la volontà di Dio».
Coniglio: «Le prenderemo dai “Pionieri del domani”».
Saraas: «Ci sono migliaia di soldati dei “Pionieri del domani”».
Coniglio: «Il martirio è quello che noi desideriamo, giusto?»
Saraas: «Esatto».

Guido Olimpio
26 febbraio 2008


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