Ritratti a mano libera con Renato Curcio



Martedì 26 Febbraio.

Presso PUNTO SAN PRECARIO (Viale Monza 255 MM1 Precotto MI) - Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa
ORE 21.00

RITRATTI A MANO LIBERA.

Renato Curcio, percorrerà il filo conduttore che lega gli ultimi cinque lavori da lui curati. Cinque cantieri di ricerca e analisi, accurate e taglienti descrizioni accompagnate dalla prorompenza delle voci "autonarranti" squarciano il velo di Maya che avvolge molteplici aspetti della nostra società, dalla messa al lavoro del consumo e del consumatore alla pieghe anche non troppe nascoste dove il razzismo si annida e trova fertile capo di coltura/cultura.

Com'è nel nostro stile l'incontro sarà aperto al dibattito.
Non una lezione frontale bensì uno stimolo per intraprendere nuove interazioni, nuove relazioni e nuovi modi di approcciarci al mutamento del reale.



L’AZIENDA TOTALE: Dispositivi totalizzanti e risorse di sopravvivenza nelle grandi aziende della distribuzione


IL DOMINIO FLESSIBILE: Individualizzazione, precarizzazione e insicurezza nell’azienda totale.


IL CONSUMATORE LAVORATO:Il libro si snoda intorno ad alcuni assi portanti:
La caccia, l’inseguimento e la cattura del cliente.
La caccia etica e la caccia del lavoro futuro.
L’osservazione e il controllo del cliente.
L’interazione programmata cliente-lavoratore.
La fidelizzazione, ovvero, l’impresa criminosa.


LA TRAPPOLA ETICA: Questo libro, costruito a partire dalle voci narranti di lavoratrici e lavoratori della grande distribuzione organizzata, passa in rassegna ciò che Carrefour, Auchan e Ipercoop dicono e fanno al riguardo della Responsabilità Sociale d’impresa. E mostra l’ambiguità degli approcci etici in assenza di precisi vincoli giuridici e d’istituzioni di diritto capaci d’imporre alle aziende regole chiare.

I DANNATI DEL LAVORO: I migranti fanno parte di quelle moltitudini di esclusi che Frantz Fanon definì i ‘dannati della terra’ e che in quest’epoca sono i nuovi ‘dannati del lavoro’. Questa ricerca, svolta con lavoratrici e lavoratori migranti, mette in luce le discriminazioni che i migranti subiscono nel mondo del lavoro, i dispositivi del razzismo culturale e quelli delle leggi che regolano il ‘circuito di Schengen’.