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NE' DIO NE' STATO NE' SERVI NE' PADRONI
- Subject: NE' DIO NE' STATO NE' SERVI NE' PADRONI
- From: "camillo.coppola at tin.it" <camillo.coppola at tin.it>
- Date: Fri, 18 Jan 2008 14:11:53 +0100 (GMT+01:00)
----Messaggio originale---- Da: olivavittoria at virgilio.it Data: 18-gen- 2008 7.53 A: <no-ogm-ra at yahoogroups.com>, <ferrovierinlotta@yahoogroups. com>, <NetworkcontroG8 at yahoogroups.com>, <noomc-it at yahoogroups.com>, <aa-forum at yahoogroups.com> Ogg: [NetworkcontroG8] NE' DIO NE' STATO NE' SERVI NE' PADRONI Doveva venire e non è venuto. Poco ci interessa. Le questioni che contano rimangono e non si risolveranno con lettere di qualche barbuto professore o la sfilata di nane e ballerini. La Chiesa cattolica, come tutte le confessioni religiose, non è solo il solito baluardo dell'oscurantismo, della superstizione, del dogma e dell'ignoranza, non è solo l'espressione originaria e sincera della misoginia, dell'omofobia e dell'intolleranza, non è solo, purtroppo, la pattumiera della Storia. È un'organizzazione viva, radicata e potente che solo a Roma ha un controllo di quasi metà del patrimonio immobiliare e delle rendite. L'università e il mondo della ricerca con la giustificazione dell'autonomia e delle scarse risorse finanziarie e di spazi, è oramai connivente con questi poteri forti, non solo con le aziende e i padroni, come nei collegi e i dipartimenti universitari del nord Italia, ma anche con la proprietà privata clericale. Tor Vergata in un senso (rapporto diretto ed esplicito), Roma 3 in un altro ("riqualificazione" dell'area Marconi-Mattatoio), hanno da anni ormai spregiudicamente avviato questo intreccio fra speculazione edilizia, investimenti finanziari e subalternità etica, accelerando il processo di trasformazione del sistema universitario in mero opificio della conoscenza, dove la Chiesa sembra essere l'unica autorità ancora investita di un qualsivoglia valore morale e sociale. La Sapienza deve ora recuperare. La penetrazione della Chiesa e la riconquista di spazi urbani, impensabili fino a qualche anno fa, sono figlie di questa espansione economica, favorita chiaramente da feudali privilegi, come l'esenzione fiscale o l'otto per mille (moderna forma di decima in una società di massa). La Chiesa trova legittimità nell'accademia al di là della volontà o meno dei suoi protagonisti di rendere pubblica questa connivenza. La legittimità è nel fatto economico e morale, economico per quanto citato sopra, morale perché la democrazia totalitaria ha necessità di delegare la custodia delle anime di consumatori e produttori. Non saremo noi a insistere sulle difficoltà della ricerca scientifica a svolgersi senza quei vischiosi quotidiani impedimenti di ambienti clericali e affini o della violenza morale che ogni giorno subiscono donne e uomini di ogni orientamento sessuale. Gruppi organizzati, singoli individui, liberi pensatori e liberi amatori ne sanno e ne dicono più di noi e certo con maggiore competenza. Quel che è certo è che se oggi Ratzinger, mente più lucida a guida di questo processo di offensiva totale e nociva, adeguata al terzo millennio ma radicata nel tradizionalismo medievale, è rimasto fuori dall'università, è però presente e legittimato in tutti gli altri giorni dell'anno dallo Stato dei padroni. Ratzinger ha fatto pace con il Capitale e il Tempio è entrato in casa dei mercanti. Ratzinger boia! Veltroni boia! Guarino boia! Mussi boia! Il nostro anticlericalismo è la lotta di classe! Comitato cittadino per l'Autonomia di Classe - Roma gennaio 2008
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